Teatro in video

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L’istruttoria. In ricordo di Gigi Dall’Aglio

Teatro in Video. Dedichiamo il 63° episodio della nostra rubrica alla memoria di Gigi Dall'Aglio e alla storia trentennale della sua Istruttoria con il...

Rossella Falk: «non ho mai ricevuto dai personaggi niente di aiuto per la mia vita privata»

Teatro in Video 62° appuntamento. Avrebbe compiuto novantaquattro anni lo scorso dieci novembre. Fra le più conosciute e riconosciute interpreti del Novecento teatrale italiano,...

Ferdinando Taviani. Raccontare il teatro come un territorio ignoto

Episodio speciale di Teatro In Video, n°62: un ricordo di Ferdinando Taviani, un'esplorazione del suo lavoro per accompagnare un video dall'archivio dell'Odin Teatret nel...

1976, A me gli occhi, please. Proietti stregone al Teatro Tenda

Teatro in video: l'episodio n°61 non poteva che essere dedicato allo spettacolo più popolare e fortunato di di Gigi Proietti, A me gli occhi...

Franca Valeri. Il tempo, il comico e l’assurdo

Un episodio, il 60°, di Teatro in Video dedicato a Franca Valeri, scomparsa il 9 agosto del 2020. Qui la visione de La cantatrice...

Teatro in video. Antigone, Living Theatre

Il 59° appuntamento di Teatro in video è dedicato ad Antigone del Living Theatre, che ha debuttato nel 1967 in Germania. Qui il video integrale di...

Teatro in video. Wielopole, Wielopole di Tadeusz Kantor

Il 23 giugno 1980 a Firenze debuttava Wielopole, Wielopole, nuova creazione di Tadeusz Kantor dopo La classe morta. Qui il video completo. In Kantor a...

Teatro in Video. I Piccoli di Podrecca, il miracolo della marionetta

Nella Giornata Mondiale del Teatro, torniamo all'artigianato e vi parliamo della sede del Centro Internazionale Vittorio Podrecca, dove sono conservate le marionette della famiglia...

Teatro in video. Bene e Gassman si leggono a vicenda

Teatro in Video. Nel giorno del Dantedì, dedichiamo il 56° episodio della nostra rubrica ai due maggiori interpreti di Dante del secondo Novecento: Carmelo Bene e Vittorio Gassman, andando ad analizzare quanto di teatrale sia emerso, involontariamente, il giorno del loro scontro più aspro, in un seminario al Teatro Argentina di Roma nel gennaio 1984

Teatro in video. Film di Samuel Beckett

Film, unico contributo di Samuel Beckett al cinema, è un cortometraggio del 1964, regia di Alan Schnider, con interprete principale Buster Keaton. Fu...

Il teatro in streaming, un inutile passatempo?

Teatro e Coronavirus: a fronte della chiusura dei luoghi di cultura per le disposizioni da contenimento del virus, fioriscono diverse esperienze di condivisione teatrale...

Flavio Bucci, fu Cotrone nei Giganti. Teatro in video

Teatro in Video. Dedichiamo il 54° episodio della nostra rubrica a Flavio Bucci, recentemente scomparso, attore potente e geniale sia nelle prove cinematografiche che...

Teatro in video. Cats, il musical

Teatro in video 53° appuntamento. Mentre nelle sale americane è uscita la nuova versione cinematografica del celebre musical, diretta da Tom Hooper, proponiamo un...

E crollava il Muro… a Berlino, a Palermo con Pina Bausch

Teatro in video. In occasione del trentennale dalla caduta del Muro di Berlino, presentiamo il video integrale della coreografia di Pina Bausch Palermo Palermo...

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SANTARCANGELO FESTIVAL 2025

I soliti sold-out, la colorata comunità nomade di artist* che abita il borgo romagnolo per un paio di settimane: c’è aria di festa in città, nonostante i risultati ministeriali. Anche perchè qui siamo in Emilia Romagna: e gli enti locali hanno risposto con una dimostrazione di forza, facendone ancora di più una questione politica, il Presidente della regione De Pascale ha preso parola proprio all’apertura in difesa del Festival e il direttore artistico Tomasz Kireńczuk si è fatto stampare la scheda con i punteggi ministeriali su una maglietta, quasi a rivendicare quel -12 come frutto di un'alterità culturale e politica. D’altronde la destra vorrebbe un altro Santarcangelo, lo sappiamo bene, basta andarsi a cercare le affermazioni di chi siede in parlamento con Lega o Fdi o dei politici degli enti locali. Vorrebbero un festival non “divisivo”, depoliticizzato, non schierato insomma. Certo le critiche in questi anni sono arrivate anche da parte di osservatori e giornalisti (ma sempre nel merito dei contenuti artistici) e se è vero che come tutte le espressioni radicali Santarcangelo rischia di essere una bolla rispetto al mondo circostante - la cui porosità va detto può e deve migliorare (in termini di apertura e dialogo) - è pur vero che se c’è un luogo che di quella radicalità ha fatto la propria natura questo è proprio Santarcangelo. Gli spettacoli visti qui devono spostare lo sguardo verso un altrove, devono essere divisivi, di festival che mettono d'accordo tutti ce ne sono in abbondanza, qui si viene a fare esperienza del limite, sui corpi, sulle asimmetrie sociali, sulle minoranze e sulla possibilità di indagare dunque la nostra posizione nel mondo. Quest’anno tra le tante visioni intercettate nei due giorni in cui abbiamo girato per le venues santarcangiolesi ne selezioniamo alcune per un racconto tra diversi linguaggi e idee. Il corpo continua ad essere elemento politico, per il suo colore, la sua origine geografica, oppure per l’uso strumentale, come oggetto di lavoro e servizio per l’Occidente benestante, ma può essere anche un corpo sul quale rimangono impronte sociali e addirittura religiose e corpo auto-sessualizzato in una sorta di sacrificio al piacere.