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Frosini/Timpano: Siamo tutti Sordi

Elvira Frosini e Daniele Timpano debuttano con Tanti Sordi alla Sala Umberto di Roma per Romaeuropa Festival, progetto dedicato alla figura di Alberto Sordi...

Sasha Waltz: la libertà è una bandiera senza colore

Beethoven 7 di Sasha Waltz & Guests e Diego Noguera sulla musica della Sinfonia n.7 in La maggiore Op.92 di Ludwig van Beethoven, in...

La critica tra passato e futuro. Autorevolezza, etica e dibattito

Una riflessione sullo stato della critica teatrale e sulla generazione nata su internet, dall'inizio degli anni 2000 ai nostri giorni, prima e dopo l'affermarsi...

Ecologia e sciamanesimo. Una cronaca groenlandese di Fabio Cherstich

Recensione. Abbiamo visto Lo sciamano di ghiaccio a Transart Festival, in una fabbrica di trinciatrici. Lo spettacolo di Fabio Cherstich è andato in scena...

La libertà non è una parola d’ordine ma miele selvatico: Emanuel Gat e la coreografia in forma di sonata

Ha aperto la programmazione di Torinodanza il nuovo lavoro coreografico di Emanel Gat, che combina in modo intenso e pensoso la musica dell’infrequentabile Kanye...

L’Ilva di Usine Baug e Fratelli Maniglio. La realtà è una favola nera

Recensione. Usine Baug e Fratelli Maniglio hanno portato a Hystrio Festival Ilva a Football Club, spettacolo vincitore del bando Cura 2022 e prodotto da...

La grazia in gocce. Gaetano Palermo e Michele Petrosino

Recensione. Un corpo seduto su una panchina sotto un albero, un mare d’acqua stillato addosso in un tempo lunghissimo, e un intero parco come...

La living retrospective di Manon Santkin nel solo di Mette Ingvartsen

C’è sempre qualcosa di commovente quando un artista ripercorre il proprio percorso: teatro e vita coincidono quando al palcoscenico si dona l’esistenza. In Molière,...

El Conde de Torrefiel.«Il vero palcoscenico è nella testa dello spettatore»

Intervista a Tanya Beyeler, regista e drammaturga di El Conde de Torrefiel. La compagnia di Barcellona è presente a Roma con un focus dedicato...

 | Cordelia | settembre 2024

Ecco il nuovo numero mensile di Cordelia, qui troverete le nuove recensioni da festival e teatri

Mycelium di Papadopoulos. Il movimento segreto della natura

Recensione. Romaeuropa Festival 2024 è cominciato. La 39° edizione è partita dal Teatro dell'Opera di Roma con un programma del Ballet dell' Opéra de...

Atlantis. La lingua del bianco e del nero

La Compagnia della Fortezza ha presentato Atlantis - Capitolo 2, nuova indagine firmata da Armando Punzo con i detenuti del carcere di Volterra dedicata...

BE POPULAR 2024

Quale sia il ruolo del teatro nelle città, come questo debba relazionarsi con la cittadinanza e fare da termometro della contraddizioni riuscendo però ad intrattenere il pubblico: i festival spesse volte tentano di rispondere a queste domande e forse ci riescono soprattutto quando trovano casa nei piccoli centri, nelle tante periferie artistiche ormai diventate tradizione della spettacolarità diffusa italiana. Più difficile quando l’idea ruota attorno a un centro cittadino. Vicenza con i suoi centomila abitanti e più è la quarta città del Veneto per numero di abitanti, ma mantiene le dimensioni di un centro storico raccolto: qui Stivalaccio Teatro - di cui avevamo già parlato a proposito dello splendido Arlecchino muto per spavento - organizza da otto anni Be Popular, manifestazione nella quale cerca di tradurre le qualità popolari del proprio teatro anche all’interno di una programmazione cittadina che quest’anno si compone di ben due settimane. Ed è stata una piacevole scoperta trovare, nonostante il caldo che non lasciava scampo, le platee piene di un pubblico cittadino appassionato, tra parate di buffoni liberi di esprimere anche i pensieri più malvagi della nostra società (o i desiderata politici i qualcuno), presentazioni di libri, spettacoli e concerti. Niente teatri nella geografia di Be Popular, Stivalaccio ha scelto due luoghi all’aperto ma circoscritti, Palazzo Thiene e Palazzo da Schio, il cortile del secondo è più contenuto ma stupisce con i balconcini traboccanti di verdi glicini. Proprietà della famiglia da cui prende il nome e al quale è abbinata un’ottima cantina di vini biologici, lo spazio accoglie per la quarta volta gli artisti di Be Popular in una dimensione intima e che potrebbe fare pensare a quei cortili delle locande così importanti per il teatro elisabettiano o del Siglo de Oro. Qui gli spettacoli si svolgono su piccoli palcoscenici di legno, alla bisogna scenografati con vecchie assi colorate. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare due allestimenti sorprendenti, due generi agli antipodi ma che ben raccolgono l’attitudine popular del festival e di Stivalaccio. (Andrea Pocosgnich)

Gombola, cronache dal silenzio

Abbiamo fatto ritorno nel piccolo borgo di Gombola per Trasparenze, il Festival di Teatro dei Venti tra cittadinanza attiva e natura. Abbiamo visto un'installazione...

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