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HomeComunicatiPremi Ubu 2018. I finalisti

Premi Ubu 2018. I finalisti

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Premi Ubu 2018. Le premiazioni avverranno il 7 gennaio 2019. Qui le nomination. Pubblicate le terne finaliste. Ecco tutti i nomi degli artisti e degli spettacoli più votati dai giurati

 

AGGIORNAMENTO: LEGGI I VINCITORI


Risultati della prima votazione – I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)

(ai link gli articoli di Teatro e Critica inerenti agli artisti selezionati)

PREMI UBU 2018

Risultati della prima votazione

I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)

Spettacolo dell’anno

Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace (regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani); produzione Teatro dell’Elfo, Emilia Romagna Teatro Fondazione [RECENSIONE 1 parte]

La cupa. Fabbula di un omo che divinne un albero di Mimmo Borrelli (regia di Mimmo Borrelli): produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale [RECENSIONE]

Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini (regia di Federico Tiezzi); produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa [RECENSIONE]

Overload di Daniele Villa, Sara Bonaventura, Claudio Cirri (regia di Sotterraneo); produzione Sotterraneo [RECENSIONE]

Migliore spettacolo di danza

Avalanche ideazione e coreografia di Marco D’Agostin; produzione Associazione Culturale VAN [RECENSIONE]

Bermudas ideazione e coreografia di Michele Di Stefano; produzione mk 2018

Euforia ideazione e regia di Silvia Rampelli; produzione Habillé d’eau [RECENSIONE]

Migliore curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice

Francesca Corona (Short Theatre)

Daniele Del Pozzo (Gender Bender)

Maura Teofili (Carrozzerie n.o.t)

Migliore regia

Mimmo Borrelli per La cupa [RECENSIONE]

Enrico Casagrande e Daniela Nicolò per Panorama [RECENSIONE]

Claudia Castellucci e Chiara Guidi per Il regno profondo. Perché sei qui? [RECENSIONE]

Roberto Latini per Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi? [RECENSIONE] e Il teatro comico [ARTICOLO]

Armando Punzo per Beatitudo

Federico Tiezzi per Freud o l’interpretazione dei sogni [RECENSIONE]

Miglior allestimento scenico

Alessandro Marzetti, Armando Punzo, Silvia Bertoni, Emanuela Dall’Aglio (Beatitudo)

Marco Rossi e Gianluca Sbicca (scene e costumi di Freud o l’interpretazione dei sogni)

Paola Villani (Curon/Graun)

Miglior progetto sonoro o musiche originali

Vittoria Burattini, Vincenzo Scorza e Mauro Sommavilla (Ateliersi, In your Face)

Collettivo Angelo Mai (Settimo Cielo) [RECENSIONE]

Andrea Salvadori (Beatitudo)

Lorenzo Scuda (Calcinculo) [RECENSIONE]

Migliore attore o performer

Gianfranco Berardi (Amleto Take Away)

Tindaro Granata (La bisbetica domata)

Lino Guanciale (La classe operaia va in paradiso) [RECENSIONE]

Lino Musella (Ritratto di una nazione) [RECENSIONE]

Marco Sgrosso (Il teatro comico) [RECENSIONE]

Migliore attrice o performer

Elena Bucci (Il teatro comico) [RECENSIONE]

Alessandra Cristiani (Clorofilla e Euforia)

Monica Demuru (Belve) [RECENSIONE]

Ermanna Montanari (Va pensiero [ARTICOLO] e Fedeli d’amore)

Paola Tintinelli (Folliar)

Miglior attore o performer Under 35

Riccardo Buffonin

Marco D’Agostin

PierGiuseppe Di Tanno

Miglior attrice o performer Under 35

Chiara Bersani [RECENSIONE]

Alice Raffaelli

Matilde Vigna

Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica

Calcinculo di Enrico Castellani [RECENSIONE]

La cupa di Mimmo Borrelli [RECENSIONE]caste

Il regno profondo. Perché sei qui? di Claudia Castellucci [RECENSIONE]

Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica

Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace

Disgraced di Ayad Akhtak [RECENSIONE]

Gioie e dolori nella vita delle giraffe di Tiago Rodriguez

Settimo cielo di Caryl Churchill

Premio Ubu alla carriera

Giovanna Daddi e Dario Marconcini

Giancarlo Ilari

Enzo Moscato

Miglior spettacolo straniero presentato in Italia

Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov (regia di Lev Dodin; produzione Maly Drama Theatre – Theatre of Europe, Saint-Petersburg, con il sostegno di Ministero della Cultura della Federazione russa, Fondazione dell’arte, della scienza e dello sport, e l’aiuto personale di Alisher Usmanov, sponsor principale del Maly Drama Theatre – Teatro d’Europa KINEF)

Nachlass di Rimini Protokoll (Stefan Kaegi / Dominic Huber; produzione Theatre de Vidy, Losanna; coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus Zurich, Bonlieu Scene nationale Annecy e la Batie-Festival de Geneve all’interno del programma INTERREG France-Suisse 2014-2020 Maillon, Theatre de Strasbourg-3 scene europeenne, Stadsschouwburg Amsterdam, Staatsschauspiel Dresden, Carolina Performing Arts) [ARTICOLO]

Les Trois Soeurs da Anton Čechov (regia di Simon Stone; produzione Odeon – Theatre de l’Europe, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale)

Premi speciali

Aldes per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici, e per aver dato vita a un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista.

Andrea Cosentino per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni.

La possibilità della gioia. Pippo Delbono di Gianni Manzella (edizioni Clichy, Firenze). Per un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi.

Progetto LiveWorks di Centrale Fies Un ambiente dinamico e rischioso, in grado di radunare creatività da tutto il mondo e racchiuderle in un alveare controverso.

Teatro dell’Acquario – Centro RAT di Cosenza per avere nel corso degli ultimi quarantadue anni creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza.

Antonio Viganò e Accademia Arte della diversità per l’alta qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità.

AGGIORNAMENTO: LEGGI I VINCITORI

Vincitori e finalisti anni precedenti

 

 

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