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Hyperion. L’orchestra fantasma di Muta Imago

Hyperion, Iperione. In greco significa proprio “colui che sta in alto”: simbolo di tutta l’umanità, desidera costantemente qualcosa. Ma non la trova, non ci arriva. Questa volontà frustrata s’incarna nella fisicità del danzatore Jonathan Schatz, intrappolato dentro a un cerchio il cui spazio si stringe sempre più a causa di un flusso continuo di parole che lui stesso scrive freneticamente, in un vortice esasperato.

Odissea: un’avventura contemporanea

Il mare è uno stomaco che divora, ingloba ciò che lo vorrebbe dominare, è accecante blu che reclama i propri tributi i cui stessi nomi si consegnano a quell’appartenenza. Nel pronunciare Odisseo, racconta una Atena schermitrice...

Intervista a Francesco Ventriglia. Direttore del Royal New Zealand Ballet

"La danza è delicata perché vive, si sviluppa, si nutre oppure regredisce e muore attraverso l’essere umano". Intervista a Francesco Ventriglia. È stato direttore di Maggiodanza, coreografo per il Bolshoi, ora alla guida del Royal New Zealand Ballet...

La catabasi nella memoria. L’«Esodo» di Diego Runko

Diego Runko porta il suo Esodo al Teatro Verdi di Milano. Recensione Nell’Epistola ai Romani (10.7) Paolo di Tarso commentava le parole di Mosè riportate...

Un nano di nome Egidio, maestro di parodia e comicità

siamo all'interno di in una realtà allucinata nella quale un grande classico della narrativa televisiva, il poliziesco, è visto attraverso un filtro fanta-demenziale nel quale personaggi dei fumetti collaborano con nani da giardino e pupazzi vari per svelare o annodare intrighi di cui solo l'integerrimo poliziotto buono può venire a capo, l'ispettore Batman....

Taccuino critico. Shenzhen significa inferno, Letizia Forever, Echoes

Taccuino critico con Shenzhen significa inferno di Stefano Massimi , Letizia Forever di Teatrino controverso e Echoes della Compagni Marabutti. Osservare, testimoniare, dar conto dell’espressione pura, del piccolo e grande teatro…

MusellaMazzarelli: Strategie Fatali tra Shakespeare e Baudrillard

Vogliamo raccontare il contemporaneo, tutto ciò che appartiene all’oggi come il terrorismo, la violenza e la pornografia, consapevoli che ciò che facciamo (la drammaturgia contemporanea) in Italia non è riconosciuto...

Da Ravel al rito della ripetizione: il Bolero Effect di Cristina Rizzo

«Tessuti orchestrali senza musica», così Maurice Ravel definiva nel 1928 il suo Boléro, destinato a diventare uno dei più famosi di sempre, anche e soprattutto per la capacità di radicarsi nella memoria dell'ascoltatore. Nel 2014 Cristina Rizzo produce Bolero Effect...

Father and Son: Claudio Bisio, Michele Serra e gli sdraiati

Teatro Argentina è pieno e offre a padri e figli di affacciarsi sullo stesso spettacolo, che poi è il loro; le risate dei ragazzi che rispondono confermando la veridicità dell`ironia sulle loro abitudini da nativi digitali, e le risate degli adulti...

Aurélien Bory per Stéphanie Fuster. Danza elevata a potenza

Torna a Romaeuropa Festival Aurélien Bory, con un ritratto della danzatrice di flamenco Stéphanie Fuster. Ritrarre una personalità attraverso il corpo è ciò che fa ogni artista che lavori attraverso la propria presenza. Si insinua tra le pieghe di una gestualità...

DNA a Romaeuropa. La danza che (r)esiste

Uno sguardo sulla rassegna DNA nell'ambito di Romaeuropa Festival 30. Su Annamaria Ajmone, Chiara Frigo, Aoife McAtamney e Jan Martens. Vogliamo analizzare la persistenza di quella molteplicità, a scapito di altri rimasti invece ancora intrappolati in ingranaggi...

Gender Bender Festival: abitare Bologna tra danza e performance

Sotto la direzione di Daniele Del Pozzo, la rassegna prodotta da Il Cassero LGBT Center costruisce e porta avanti un progetto ordito con una volontà di coerenza tale da farne una camera di concrezione per questioni oggi sempre più incisive non più soltanto nel dibattito sociale ...

Tomi Janezic: costruiamo in teatro come costruiamo nella vita

Tomi Janezic, una delle voci più autorevoli della nuova generazione di artisti dei Balcani è nelle nomination per la miglior regia e la miglior produzione su larga scala; il regista sloveno è noto al pubblico italiano per il suo sorprendente Gabbiano (produzione Teatro Nazionale di Belgrado) presentato con enorme successo di critica a Fabbrica Europa un anno fa...

Marosi di Mutezza 2015. Di esodi in migrazioni

Un doppio anniversario. Compie dieci anni Marosi di Mutezza, rassegna teatrale sassarese. E festeggia vent'anni di vita Meridiano Zero, compagnia che ha ideato e che organizza la rassegna. Nel 2015 si torna ad abitare gli spazi del Teatro Ferroviario...

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SAIGON: l’esilio, racconto di lacrime e radici

Recensione. Al Piccolo Teatro Strehler di Milano, all’interno della rassegna Milano Porta Europa con cui il Piccolo rinnova l’intento di aprirsi al dialogo e...