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Contemporanea Festival 2011, un atto d’amore che grida l’emergenza

Simone Cristicchi – foto Sara Quattrini

Qualcuno di noi è quasi in viaggio per Bassano del Grappa o Andria, qualcun altro lo sarà verso Forlì, chi scrive a breve se ne tornerà nella capitale. Per chi a fine agosto avesse già voglia di un po’ di buon teatro che faccia respirare, ha a disposizione l’ottimo programma di Contemporanea Festival. Basta riempire una macchina di gente e benzina e puntarla verso sud. Tre alternative: via Tuscolana, via Casilina o via Latina. Vanno tutte bene per raggiungere Colleferro e Segni, i due comuni in cui si svolge il festival.
Dopo un prefestival a cura di Lunaif per i borghi di Carpineto Romano, Segni, Palestrina, Colleferro e Anagni, si parte il 26 a Segni con Contrakkolpo Teatro in collaborazione con PatriamuertA (Cile) e lo spettacolo N.N., tra fiabesco e surreale; il 27 l’interattivo Juke-box spaziale di Immobile Paziente porterà il pubblico ad scegliere “spuntini performativi” a bordo di un’astronave; Simone Cristicchi replica il suo ormai popolare Li romani in Russia [leggi la recensione], recital sulla campagna d’invasione del 1941-43 arriva invece il 28.
Si riprende poi il 1° settembre con il capolavoro di Babilonia Teatri Made in Italy [leggi la recensione]; apre la serata successiva il Virus di Capotrave, in cui Luca Ricci dirige Simone Faloppa e Pietro Naglieri nel buio di un’epidemia; tocca poi a Teatro Deluxe, che fa un viaggio fino alla decadente spiaggia atlantica di Brooklyn con Coney Island, degradata terra di mare e divertimenti…e al sempre notevole InvisibilMente di Menoventi. Conclude la serata il vincitore del Premio Scenario 2011, Infactory di Matteo Latino, che è in scena con Fortunato Leccese in una cupa parabola dell’uomo “che diviene vitello”.
Il 3 settembre, nel Piazzale della Piscina Comunale di Colleferro c’è poi l’evento forse più atteso, quello in cui Ulderico Pesce va a denunciare, con lo spettacolo Asso di Monnezza (parte di Storie di Scorie) i clan della Camorra e le finte ditte di fertilizzante per l’agricoltura. Proprio in un paese in cui la presenza di inceneritori e discariche scopre il fianco alle ecomafie. Si torna a Segni con le Sincronie di errori non prevedibili di Santasangre, nello stesso Capanno Culturale dove il giorno seguente Margine Operativo chiude la rassegna con Omicidi, Jazz e Black Power, liberamente tratto dal romanzo New Thing di Wu Ming 1 sulla vicenda di Sonia Langmut, giovane giornalista scomparsa dopo aver indagato sulla repressione del movimento degli afroamericani a New York.
Il progetto del fecondissimo Kollatino Underground di Roma (in collaborazione con Atelier di Scenografia ArdisLab – Ravenna  e con il contributo della Regione Lazio) riparte da alcuni punti saldi, prospettive etiche e di militanza che valgono come boe nel mare della crisi. Innanzitutto c’è da lanciare nuovamente l’allarme, alzando al massimo il volume della sirena, mentre certe attività ancora attendono i saldi dei contributi 2010; c’è il gusto di concludere l’estate a spasso per il fresco di città storiche, fuori dal caos delle grandi città ma, ancor più importante, lontano dai riflettori del teatro commerciale; c’è l’“atto d’amore” verso un teatro che vuole tornare ad essere “terapeutico, sociale, educativo, generando strumenti di critica all’esistente”.

Sergio Lo Gatto

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https://www.teatroecritica.net/2011/07/programma-festival-castel-dei-mondi-2011-26-agosto-4-settembre-andria/

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Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto, PhD è giornalista, critico teatrale e docente universitario. È stato consulente alla direzione artistica per Emilia Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale dal 2019 al 2022. Attualmente è ricercatore presso l'Università degli Studi Link di Roma. Ha insegnato all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, alla Sapienza Università di Roma e insegna al Master di Critica giornalistica e di Drammaturgia dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma. Collabora alle attività culturali del Teatro di Roma Teatro Nazionale. Si occupa di arti performative su Teatro e Critica e collabora con Rai Radio3, dove cura e conduce la trasmissione "Teatri in Prova". Ha fatto parte della redazione del mensile Quaderni del Teatro di Roma, ha scritto per La Falena, Il Fatto Quotidiano e Pubblico Giornale, ha collaborato con Hystrio (IT), Critical Stages (Internazionale), Tanz (DE), Left, con Plays International & Europe (UK) e Exeunt Magazine (UK). Ha partecipato e curato diversi progetti europei di networking e mobilità sulla critica delle arti performative, è co-fondatore del progetto transnazionale di scrittura collettiva WritingShop. Ha partecipato al progetto triennale Conflict Zones promosso dall'Union des Théâtres de l'Europe, dove ha diretto la rivista online Conflict Zones Reviews. Insieme a Debora Pietrobono, è curatore della collana LINEA per Luca Sossella Editore e ERT. Tra le pubblicazioni, ha firmato Abitare la battaglia. Critica teatrale e comunità virtuali (Bulzoni Editore, 2022); con Matteo Antonaci ha curato il volume Iperscene 3 (Editoria&Spettacolo, 2018), con Graziano Graziani La scena contemporanea a Roma (Provincia di Roma, 2013), oltre a diversi saggi e articoli scientifici su teatro e arti performative.

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