HomeCordelia - le RecensioniD’ORO. Il SESTO SENSO PARTIGIANO (regia di Giorgina Pi)

D’ORO. Il SESTO SENSO PARTIGIANO (regia di Giorgina Pi)

Questa recensione fa parte di Cordelia di aprile 25

Foto Federico Pitto

Il regno della memoria e quello dei sogni sono prossimi: in entrambi, le immagini, sottoposte a imperterriti frazionamenti e montaggi, mascherano o suggeriscono speranze, delusioni, paure del passato. A loro, per la stessa ragione, è assimilabile anche il regno del teatro. Deve essere stata questa l’intuizione di Giorgina Pi nel far iniziare D’oro. Il sesto senso partigiano con quattro giovani ragazzi addormentati a cui, in sogno, si presentano otto partigiani e partigiane realmente attivi durante gli anni della Resistenza. Una dopo l’altra, le figure si susseguono sul palco accompagnate da una leggera nebbia e da un oggetto di scena ogni volta diverso (una bicicletta, un forno elettrico, una scrivania…), raccontando le origini e le conseguenze della loro scelta di lotta, le loro avventure, i sacrifici, le violenze, i timori. Gli e le interpreti non sembrano seguire una precisa direzione registica per, piuttosto, affidarsi alle personali competenze e abilità: lo spettacolo assume, quindi, un fare a volte enfatico, dolente e retorico (Francesco Patanè e Aurora Peres), altre volte uno più mobile, ora sarcastico, ora sornione, altezzoso o popolare (Valentino Mannias e, soprattutto, Monica Demuru). Non è disorganico, invece, il modello memoriale proposto da Giorgina Pi, che ricalca quello tradizionalmente inteso nelle tribune politiche e nei monumenti ai caduti: una serie di sepolcri dedicati a personalità eccezionali, oltreumane, degne di indicare un eroico e intatto passato alle giovani ed entusiaste generazioni. Non c’è spazio per le sfumature: le gesta dei patrioti appaiono oleograficamente astratte e imprendibili come in un sogno. Forse non è un caso, allora, che i quattro ragazzi addormentati (attori e attrici non professionisti) piano piano prendano confidenza con la scena e con i suoi protagonisti, vi dialoghino brevemente, si vestano infine da partigiani, con tanto di moschetto e fazzoletto rosso al colo, ma non si sveglino mai, definitivamente intrappolati in un mondo di immagini idealizzate lontano dalla loro contemporaneità. (Matteo Valentini)

Visto al Teatro Nazionale di Genova da un’idea di Gad Lerner e Laura Gnocchi Produzione Teatro Nazionale di Genova Direzione artistica Davide Livermore Drammaturgia, regia e video Giorgina Pi Interpreti Monica Demuru, Valentino Mannias, Francesco Patanè, Aurora Peres
e con Silvia Filza, Pietro Muzzini, Mouhamed Ndiaye, Khadija Seye con la partecipazione del Coro di Nuove Partigiane e Partigiani e di Cittadine e di Cittadini, guidato da Mercedes Martini:
Diego Francesco Cerami, Lorenzo Corsi, Michael Gift David, Gaia De Giorgi, Alvi Dema, Luciana Eni, Chiara Gallo, Marta Garofano, Simone Huber, Matteo Ippolito, Marta Parpinel, Nicolò Giacomo Pinna, Giulia Poloniato Massimo Marco Bonfanti, Mattia Borsadoli, Oleg Lorenzo Bruno, Roger Casulli, Alessandra Cunietti, Isabella Durbiano, Lucrezia Lamazza, Sara Marini, Sara Pecoraro, Pietro Poggi, Margherita Spalla, Edoardo Tomatis, Sara Verteramo Sara Antonellini, Giulia Baiardo, Niccolò Bellotta, Ilaria Maria Borzone, Modestina Caputo, Alessandro Castrovillari, Edoardo De Laurentiis, Andrea Fiorese, Emma Fresia, Veronica Laffi, Francesca Lugo, Camilla Maiocchi, Beatrice Morando, Filippo Nigro, Benedetta Pastorino, Daniel Sean Francis Rapallini Rizzo, Margherita Robbiano, Olga Rui Marchiò, Vincenzo Ruoppolo, Gabriele Russo, Federico Salvadori, Vittoria Maria Solari Musiche Valerio Vigliar e Cristiano De Fabritiis Ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai Luci Andrea Gallo Scene Teatro Nazionale di Genova Costumi Giorgina Pi Cinematografia Bluemotion Videoideazione Con l’amichevole partecipazione di D-Wok Assistenza alla regia e drammaturgia del movimento Ambra Chiarello Cast tecnico direzione di scena Erika Sambiase capo macchinista Raffaele Giacobino macchinista Nicola Pighetti elettricista Andrea Gallo fonici Cristiano De Fabritiis, Stefano Gualtieri trucco e parrucco Elena Greco assistenza sartoria Annalisa Recchioni

Cordelia, aprile 2025

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