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HomeComunicatiPremi Ubu 2023. Vincitori e vincitrici della 45° edizione

Premi Ubu 2023. Vincitori e vincitrici della 45° edizione

Premi Ubu 2023. Le premiazioni sono avvenute il 18 dicembre al Teatro Arena del Sole di Bologna, con la conduzione di Graziano Graziani e Gioia Salvatori. Ecco tutti i nomi delle artiste, degli artisti, degli spettacoli che hanno vinto la 45° edizione dei premi, con i link alle nostre recensioni.

Leggi l’articolo di commento a questa edizione: I premi Ubu, il modello lacasadargilla e la centralità del Piccolo di Milano

Le terne finaliste per il 2022

Vincitori e finalisti anni precedenti

18 dicembre 2023: in diretta streaming dalle 21 e in diretta Radio Tre dalle 22,45, sono stati annunciati da Graziano Graziani e Gioia Salvatori (e dalle 22,45 da Laura Palmieri) i vincitori e le vincitrici dei Premi Ubu per la stagione 2022/2023. Il premio ideato dal critico e giornalista Franco Quadri è arrivato alla 45° edizione.

AGGIORNEREMO QUESTA PAGINA IN TEMPO REALE DURANTE LA SERATA 

PREMI UBU 2023

TUTTI I VINCITORI E LE VINCITRICI

Spettacolo dell’anno

Anatomia di un suicidio (un progetto di lacasadargilla, regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni) [recensione]


Migliore spettacolo di danza

Gli anni (di Marco D’Agostin) [recensione]


Migliore regia

Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni per Anatomia di un suicidio [recensione] e Il ministero della solitudine [recensione]


Miglior attrice o performer 

Marta Ciappina (Gli anni) [recensione]


Migliore attore o performer

Francesco Villano (Anatomia di un suicidio e Il Ministero della Solitudine)


Migliore attrice o performer Under 35

Petra Valentini


Miglior attore o performer Under 35

Alberto Boubakar Malanchino [recensione di Sid. Fin qui tutto bene]


Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica

Via del popolo di Saverio La Ruina [recensione]


Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica

Anatomia di un suicidio di Alice Birch (lacasadargilla)


Miglior spettacolo straniero presentato in Italia

Caridad di Angélica Liddel [intervista]


Scenografia

Margerita Palli (Romeo e Giulietta) [recensione]


Costumi

Federica Del Gaudio (Natale in casa Cupiello / Spettacolo per attore cum figuris)


Disegno luci

Cesare Accetta (La Cupa) [recensione]


Progetto sonoro o musiche originali

GUP Alcaro (Lazarus) [recensione]


PREMIO UBU ALLA CARRIERA

Danio Manfredini [intervista del 2019] [tutti gli articoli su Danio Manfredini]


PREMI SPECIALI

Kepler-452 per l’attività di ricerca sul campo alla ex-GKN per lo spettacolo Il Capitale. Un libro che non abbiamo ancora letto. Il teatro di Kepler-452 è una “riscrittura della realtà”. Fin dalla nascita, nel 2017, la compagnia bolognese ha scelto di spostare il processo di lavoro teatrale “fuori”, raccogliendo le storie delle persone mentre queste si stanno svolgendo. Nata subito dopo la pandemia, la ricerca attorno al Capitale di Marx ha presto incontrato la vertenza della ex-GKN, scoppiata nell’estate del 2021 dopo il licenziamento via mail di oltre 400 operai. Mesi di interviste e notti passate al presidio insieme al Collettivo di Fabbrica hanno accompagnato la lotta, dando forma a uno spettacolo che muta con il passare dei mesi. Raccontando e trasfigurando la realtà, fra inchiesta e narrazione, il teatro documentario di Kepler-452 interroga, discute e riafferma il ruolo dell’arte nella società e nel tempo presente. [recensione]

Franco Scaldati. Teatro, a cura di Valentina Valentini e Viviana RacitiUn colossale lavoro di ricostruzione e sistemazione dell’opera omnia teatrale di uno dei maestri della drammaturgia del secondo Novecento. Il progetto editoriale, realizzato in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e pubblicato dalla veneziana Marsilio, è suddiviso in otto volumi che riprendono cronologicamente, a partire dagli anni Settanta, tutta la produzione di Scaldati per le scene. Il vernacolo, fonte inesauribile di espressività per l’autore palermitano, è sempre accompagnato dalla traduzione italiana, per permettere a tutti di fruire dell’immensa gamma di espressioni, sintagmi e perle preziose di una lingua strabordante e magmatica, che era già stata molti anni prima riconosciuta e valorizzata in più volumi dalla Ubulibri di Franco Quadri. Ora, grazie all’infaticabile lavoro delle due studiose, si può cogliere anche diacronicamente l’evoluzione di un linguaggio intrinsecamente teatrale. [articolo]

AMAtI – Archivio Multimediale degli Attori Italiani direzione di Siro Ferrone e Francesca Simoncini, Università di Firenze Il progetto è stato fondato oltre 25 anni fa da Siro Ferrone, studioso riconosciuto a livello internazionale per aver messo in evidenza il genio attoriale italiano, percorrendone la storia dal Rinascimento all’età contemporanea. AMAtI è così diventato, oggi, uno strumento prezioso e unico per l’intera comunità teatrale. Attualmente contiene 316.498 record recanti informazioni su spettacoli, compagnie e interpretazioni e 715 voci biografiche originali collegate a file multimediali (immagini, testi, brani audio e video). L’attore, corpo del teatro, è indagato in ogni sfaccettatura, in un reticolo di dati, approfondimenti e analisi che fanno di questo immenso archivio multimediale fruibile in rete una fonte irrinunciabile cui studiose, studiosi e appassionati possono attingere.

Is Mascareddas Per gli oltre 40 anni di lavoro nel teatro di figura, che Tonino Murru e Donatella Pau hanno sempre pensato – fra tradizione e innovazione – al pari e al crocevia degli altri linguaggi performativi e artistici, diffondendo tale visione scenica tout public a partire dalla Sardegna, in tutta Italia e nel mondo attraverso progetti via via più sperimentali. Per il loro spazio-museo, che custodisce una biblioteca sul teatro d’animazione fra le più significative in Europa e una straordinaria collezione di marionette e burattini, nel 2022 posta sotto tutela dalla Soprintendenza. Soprattutto, per l’impegno politico e di pensiero, oltre che poetico e artistico, e per la tenacia della resistenza portata avanti in condizioni non sempre facili dal 1980 dentro e fuori il palcoscenico.

La Bottega dello Sguardo, progetto, spazio, biblioteca e archivio teatrale fondati da Renata Molinari La Bottega dello Sguardo di Bagnacavallo (RA) è l’archivio personale di Renata Molinari, divenuto però anche biblioteca e mediateca pubblica con oltre 4000 titoli. Dal 2016 il patrimonio è catalogato nel Servizio Bibliotecario Nazionale ed è sede dell’omonima associazione culturale, dedita alla diffusione della cultura teatrale e del territorio. Negli ultimi anni la Bottega ha proposto numerosi laboratori di canto e di autobiografia, fra gli altri, ma anche incontri, seminari e convegni di caratura nazionale, riflettendo su attrici e attori, sulla scrittura e sulla trasmissione, alimentando una memoria collettiva con al centro il teatro.

Premio Franco Quadri 2023 a Eugenio Barba L’ottavo Premio Franco Quadri viene assegnato a Eugenio Barba, ottantasettenne maestro di riflessione teorica, creazione pratica, trasmissione della memoria e studio dell’attore di etnie diverse, con tradizione dell’impossibile. Nel 2024 ricorreranno sessant’anni dalla nascita del suo Odin Teatret, ispirato a Grotowski, a viaggi nel mondo, all’adozione del baratto. Oggi esiste la Fondazione Eugenio Barba e Julia Varley, eretta su fatti rivoluzionari: l’Odin è stato un modello di vita attraverso il teatro, s’è imposto come cultura, come “terzo teatro”, differenziato dal “primo”, tradizionale, e dal “secondo”, di avanguardia. Il Premio va a un pioniere che ha operato in un angolo per rivolgersi agli angoli. A un uomo cresciuto nel teatrino polacco di Opole condiretto da Jerzy Grotowski, istituendo quindi a Oslo l’Odin, trapiantato poi a Holstebro in Danimarca. Va a chi ha iniziato un percorso con degli “esclusi”, avvalendosi di una comunicazione fisica. Ottanta lavori, venticinque libri. Scrivendo di lui, Quadri dice «Barba è una persona, prima che un artista». E Barba lo ricambia nel PANTA Quadri del 2014, ristampando tre lettere “vere” tra loro: due di Quadri, una sua. Un epistolario che spiega il Premio.


Le terne finaliste per il 2023

Vincitori e finalisti anni precedenti

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