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HomeArticoliFestival: reportage e articoliDanae Festival 2011: qualità ed internazionalità per resistere

Danae Festival 2011: qualità ed internazionalità per resistere

Al via ieri, 26 Marzo, la tredicesima edizione del Danae Festival, spregiudicato e trasversale appuntamento milanese con la danza e le arti performative, a cura del Teatro delle Moire, che si protrarrà fino al 4 Aprile.
Il tema, che attraversa trasversalmente tutti i lavori presentati nella programmazione di questa edizione è l’autobiografia. Soggetto che non è frutto di direttive artistiche, ma partorito da una necessità che si manifesta comune: riconoscere lo stato delle proprie storie personali, che diventano biografia di un’epoca.
Ad aprire le danze è Cinzia Delorenzi, (dal 1989 collaboratrice di Giorgio Rossi, Raffaella Giordano e Roberto Castello) che presenterà in prima assoluta Take This Waltz, una performance urbana in cui saranno coinvolti gli anziani ballerini dell’Arci Corvetto per un valzer intergenerazionale.
Cristina Rizzo, co-fondatrice del collettivo Kinkaleri e figura di spicco della danza contemporanea italiana, presenterà all’interno di una monografia a lei dedicata, le sue ultime tre produzioni: Dance N°3, Ex/Porno e Invisible Piece – contemplation piece – involving piece – dead piece (prima nazionale).
Quando vedremo un tuo ballo è il titolo della performance di Alessandro Bedosti che, dopo l’esperienza con grandi coreografi della scena contemporanea – da Abbondanza Bretoni a Claudia Castellucci – presenta a Danae un suo “ballo” sui generis. Un lavoro breve e scarno che, tramite buio e prolungato silenzio, provoca la percezione dello spettatore, chiedendogli abbandono e slancio totali.
Atteso il ritorno del francese Jonathan Capdevielle in prima nazionale con Adishatz/Adieu, un lavoro in bilico tra auto-fiction e autoritratto. Hit interpretate a cappella, tra canto e imitazione esplorano territori ambigui, miscugli di cultura locale e internazionale, di determinazione e vulnerabilità.
Tante le novità della tredicesima edizione di Danae, a partire dalla sua stessa struttura. Il festival, che al meglio interpreta ed ha interpretato le istanze del contemporaneo, di questa accezione oggi ne riscontra anche gli aspetti negativi, ovvero la mancanza di fondi dovuti ai tagli subiti dal FUS. Eppure passione ed urgenza divengono personale risposta dei direttori artistici a questo momento di crisi, un motivo per trasformare i limiti in punti di forza.

“Raccogliamo ogni muscolo per una prova più dura e resistiamo. Siamo sotto le macerie della cultura, respiriamo a fatica, ma respiriamo e lanciamo segnali.
Ci sentite?
Abbiamo bisogno che ci rispondiate, che rispondiate forte all’appello.
Non lasciamo. Anzi raddoppiamo.”

Intento dei curatori è, infatti, quello di sfidare i tagli del FUS dividendo il festival in due momenti, uno primaverile ed uno autunnale, per raggruppare più spettacoli in un breve lasso di tempo e permettere così una visione completa anche ad un pubblico internazionale. Ecco allora che Danae proseguirà anche in autunno, in una seconda parte che si svolgerà dal 3 al 5 Novembre.
Significativa, infine, l’entrata del festival all’interno del progetto Open Latitudes, per realtà della scena contemporanea e fuori dai circuiti istituzionali, che conferma ancora una volta la vocazione europea e internazionale di un festival sempre caratterizzato da coraggio e determinazione.

Chiara Pirri

Vai al calendario degli spettacoli autunnali (3/5 novembre 2011)

per info e programma: www.danaefestival.com

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