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Being Norwegian, donne che amano gli uomini (e anche sé stesse)

Being norvegian di David Greig, andato in scena al Teatro in Scatola con la regia di Roberto Rustioni, è prima di tutto un fenomeno ottico sull’essere, nell’incontro, donna e uomo. Chi decide cosa poter essere, e quale ruolo voler giocare. Lo spettacolo è una lunghissima notte polare durante la quale Sean e Lisa (Roberto Rustioni e Elena Arvigo) giocano e rompono, finalmente, i propri interruttori.

Babilonia Teatri. La società dei vivi morenti

Babilonia Teatri presenta David è morto al Teatro Goldoni di Venezia. Recensione David. David è morto. E con lui è morta una generazione, con lui...

Teatrosofia #28. Lucrezio, la maschera e la paura della morte

Teatrosofia esplora il modo in cui i filosofi antichi guardavano al teatro. Ultimo appuntamento dedicato a Lucrezio e alla paura della morte...

Robert Lepage: “non distruggerete mai la poesia”

Robert Lepage mette in evidenza la necessità del teatro, un atto di resistenza nella Francia degli attacchi terroristici Lione è ancora scossa dagli attentati terroristici di Parigi...

Teatro delle Albe. Quanto dura l’amore, quanto è dura l’anarchia

Una lezione di storia, di teatro, un allestimento scenico fatto d’inchiostro, uno sguardo sull’amore, sull'anarchia, uno spettacolo che estende la sua durata e il suo spazio nella ricreazione della lettura; questo è il libro curato da Cristina Valenti e edito da Titivillus.

Cuisine & Confessions, nella cucina del nouveau cirque

Les 7 doigs de la main, con Cuisine & Confessions presentato in Italia in occasione del Romaeuropa Festival 2015, affondano la mano nel circo e ne tirano fuori una drammaturgia da gourmet che insiste, se ancora ce ne fosse bisogno, sull’identità autoriale del nouveau cirque.

I numeri dell’anima. Le virtù della Compagnia del Sole

Flavio Albanese dirige e interpreta un adattamento dal celebre dialogo Menone di Platone. Recensione Che cos'è la virtù? Come potremmo definirla? Che forma ha? Come...

Hyperion. L’orchestra fantasma di Muta Imago

Hyperion, Iperione. In greco significa proprio “colui che sta in alto”: simbolo di tutta l’umanità, desidera costantemente qualcosa. Ma non la trova, non ci arriva. Questa volontà frustrata s’incarna nella fisicità del danzatore Jonathan Schatz, intrappolato dentro a un cerchio il cui spazio si stringe sempre più a causa di un flusso continuo di parole che lui stesso scrive freneticamente, in un vortice esasperato.

Odissea: un’avventura contemporanea

Il mare è uno stomaco che divora, ingloba ciò che lo vorrebbe dominare, è accecante blu che reclama i propri tributi i cui stessi nomi si consegnano a quell’appartenenza. Nel pronunciare Odisseo, racconta una Atena schermitrice...

Intervista a Francesco Ventriglia. Direttore del Royal New Zealand Ballet

"La danza è delicata perché vive, si sviluppa, si nutre oppure regredisce e muore attraverso l’essere umano". Intervista a Francesco Ventriglia. È stato direttore di Maggiodanza, coreografo per il Bolshoi, ora alla guida del Royal New Zealand Ballet...

La catabasi nella memoria. L’«Esodo» di Diego Runko

Diego Runko porta il suo Esodo al Teatro Verdi di Milano. Recensione Nell’Epistola ai Romani (10.7) Paolo di Tarso commentava le parole di Mosè riportate...

Un nano di nome Egidio, maestro di parodia e comicità

siamo all'interno di in una realtà allucinata nella quale un grande classico della narrativa televisiva, il poliziesco, è visto attraverso un filtro fanta-demenziale nel quale personaggi dei fumetti collaborano con nani da giardino e pupazzi vari per svelare o annodare intrighi di cui solo l'integerrimo poliziotto buono può venire a capo, l'ispettore Batman....

Taccuino critico. Shenzhen significa inferno, Letizia Forever, Echoes

Taccuino critico con Shenzhen significa inferno di Stefano Massimi , Letizia Forever di Teatrino controverso e Echoes della Compagni Marabutti. Osservare, testimoniare, dar conto dell’espressione pura, del piccolo e grande teatro…

MusellaMazzarelli: Strategie Fatali tra Shakespeare e Baudrillard

Vogliamo raccontare il contemporaneo, tutto ciò che appartiene all’oggi come il terrorismo, la violenza e la pornografia, consapevoli che ciò che facciamo (la drammaturgia contemporanea) in Italia non è riconosciuto...

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PROSPERO | Aprile 2025 La rivoluzione artistica di Francesco. Un teatro che non è stato e forse sarà, di Antonio Attisani, Cronopio (2025) La distribuzione degli...