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Dall’Australia: il teatro italiano su YouTube

Elvira Frosini e Daniele Timpano sono stati chiamati a curare Play-Back,  rassegna di spettacoli promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne. Un’opera al mese in visione su YouTube.

Se le questioni relative al teatro a distanza e al teatro in video ormai pagano la polarizzazione di un dibattito che ha gioco facile ad arroccarsi dietro la vanificazione di qualsiasi tentativo non  legato al “qui ed ora”, è però indubbia la necessità di lasciare una traccia (ne parlavamo qui), di mantenere una testimonianza che possa storicizzare il dato effimero della rappresentazione. Al centro delle discussioni dovrebbe esserci anche la cultura teatrale, purtroppo assente dai programmi scolastici e dalla società tutta; anche per questo motivo le iniziative in grado di contribuire ad alimentare la conoscenza della scena contemporanea (o del passato) sono tra quei segni che dovremo essere in grado di conservare quando torneremo a teatro e la pandemia comincerà ad essere un ricordo.

Elvira Frosini e Daniele Timpano avevano già dimostrato il proprio attivismo per la cultura teatrale contemporanea durante il primo lockdown quando con il progetto IN DIFFERITA letteralmente inventarono una modalità di intervento per infrangere lo stallo di quelle settimane. Si fecero promotori di un lavoro di scavo tra reperti video degli ultimi anni, selezionando e pubblicando spettacoli su YouTube. Autori, registi e interpreti (per citare solo le loro creazioni più recenti, Gli Sposi, Acqua di Colonia, Carne, Zombitudine, Aldo Morto), i due artisti romani, parlavano di quelle testimonianze video chiamandole, con il solito gusto cinico che ormai sembra però molto realistico, “ciò che resta del teatro”.

Ora l’attivismo di Frosini/Timpano ha fatto il giro del mondo: da un’idea della direttrice Laura Napolitano (ispirata proprio da IN DIFFERITA), l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne ha affidato la cura ai due artisti di un palinsesto tutto digitale di teatro contemporaneo italiano; insomma un festival dedicato alla nostra scena che si svolge interamente sul canale YouTube dell’Istituto. In cartellone è possibile trovare Anagoor, C & C Company / Carlo Massari, lacasadargilla, Compagnia Vetrano / Randisi, Blue Desk / Simone Amendola + Valerio Malorni, Fabiana Iacozzilli / CranPi, Quotidiana.com, Aldes / Giselda Ranieri, Compagnia Carullo / Minasi, Opera Bianco; ogni opera rimarrà visibile gratuitamente per un mese, in questo momento è “in scena” Socrate il sopravvissuto di Anagoor. A chi si rivolge una programmazione del genere? Lo abbiamo chiesto ai curatori, i quali hanno risposto con tre target di spettatori possibili: «Play-back è rivolta anzitutto agli spettatori anglofoni dell’emisfero australe che fossero incuriositi dalla cultura italiana, in piena sintonia con i compiti istituzionali degli Istituti Italiani di Cultura all’estero. Tutti i video sono sottotitolati in inglese e vengono segnalati nella newsletter dell’istituto. Una agenzia di stampa esterna cura la promozione del lancio dell’iniziativa. Si rivolge a normali spettatori che molto probabilmente hanno avuto pochissime occasioni di entrare in contatto col lavoro delle compagnie programmate – il terzo obiettivo segnalato da Frosini/Timpano è altrettanto importante e ambisce a far conoscere le opere proprio al circuito del paese ospitante – soprattutto ad un pubblico di operatori e direttori di teatri e di festival australiani, per contribuire a far conoscere il teatro contemporaneo italiano a chi potrebbe davvero, si spera, acquistare delle repliche dal vivo a fine pandemia».

Il programma colpisce per la varietà e la capacità di mostrare una serie di fotografie della ricchezza del panorama teatrale italiano, un cartellone «il più possibile transgenerazionale, con molta drammaturgia italiana, ma anche regia, danza, tutti spettacoli ancora in repertorio e quindi teoricamente ‘distribuibili’ in Italia e per il mondo, prima o poi». Le idee con cui si è sviluppata la direzione artistica sono state molteplici e la scelta è stata indirizzata verso «compagnie che hanno avuto sinora meno occasioni di riconoscimento internazionale o che in questo momento così difficile stanno lavorando poco – vale a dire non chi sta già debuttando su Rai5 o è già coinvolto in progetti di Teatri Nazionali o Tric etc – per offrire così anche un piccolo sostegno, una luce nella tenebra dei teatri chiusi e delle soluzioni da inventare, o aspettare, per sopravvivere. Abbiamo tenuto presenti gli argomenti dei lavori, è ovvio, ma abbiamo cercato anche di non dare una idea banalizzante e turistica di questo paese scegliendo solo lavori che ci sembrassero nascere già con una vocazione “international”. Compatibilmente col numero massimo possibile di 10 e con la qualità dei video – in quanto si tratta di video di lavoro prodotti dalle stesse compagnie ma a differenza di INDIFFERITA qui abbiamo cercato di scegliere sempre video di ottima qualità»

I due curatori inoltre ribadiscono che gli spettacoli presentati attraverso i video non sono una sostituzione delle repliche dal vivo, ma anzi vogliono aiutare proprio la possibilità di una futura distribuzione. Bisognerà riaccendere i meccanismi di un intero settore, ricreare relazioni, preparare il pubblico e farlo velocemente, perché, affermano ancora Elvira Frosini e Daniele Timpano, «la situazione attuale non è delle migliori. C’è una certa blindatura del sistema che non pensa a lungo termine, che non sostiene la creazione, che non pensa in generale alla possibilità di mettere a frutto in maniera sistemica gli sforzi degli artisti che in questo momento stanno cercando di creare, anche con percorsi alternativi, tentando di attraversare il guado di questi mesi lunghi di quasi abbandono. Si fanno molte cose, iniziative anche belle, ma è tutto troppo frammentario, lasciato alla buona volontà di singole istituzioni».

Andrea Pocosgnich

Qui il info e link i video degli spettacoli

Altri articoli riflessioni su Teatro e Coronavirus

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TUTTI GLI SPETTACOLI IN PROGRAMMA A PLAY-BACK 2021

Febbraio
Socrate il sopravvissuto. Come le foglie [RECENSIONE]

Anagoor (Castelfranco Veneto)

Marzo
Beast without Beauty

C & C Company / Carlo Massari (Bologna)

Aprile
When the Rain Stops Falling [RECENSIONE]

lacasadargilla (Roma)

Maggio
Totò e Vicè [RECENSIONE]

Compagnia Vetrano / Randisi (Imola)

Giugno
L’uomo nel diluvio [RECENSIONE]

Blue Desk / Simone Amendola + Valerio Malorni (Roma)

Luglio
La classe – un docupuppets per marionette e uomini [RECENSIONE]

Fabiana Iacozzilli / CranPi (Roma)

Agosto
L’anarchico non è fotogenico [RECENSIONE]

Quotidiana.com (Rimini)

Settembre
T.I.N.A.

Aldes / Giselda Ranieri (Lucca)

Ottobre
Due passi sono [RECENSIONE]

Compagnia Carullo / Minasi (Messina)

Novembre
Jump!

Opera Bianco (Terni)

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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