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Paso Doble – Torino Fringe. Se una città diventa teatro

Due articoli che raccontano con modalità diverse altrettanti aspetti del festival torinese: gli spazi abitati dal Fringe e alcuni degli spettacoli in programma.

Il multiforme panorama teatrale del Fringe Festival torinese

Può una generazione sotto scacco, ribaltare per dieci giorni all'anno le sorti della propria influenza sulla società? A Torino un manipolo di giovani ha lasciato un segno, ha tracciato una linea dietro la quale non si torna: il Fringe è una riscossa generazionale, è la possibilità di svegliare una città e la sua cultura teatrale dominante...

Cartolina da Torino Fringe Festival: Ma voi siete quelli del gas?

«Ma voi siete quelli del gas?». Questa frase, pronunciata da un signore sul marciapiedi lungo la Via Francesco Cigna che attraversa la Dora e porta verso il centro, accoglie nuovo Torino Fringe Festival, alla sua prima edizione in una città con grandi tradizioni borghesi e che tutti pensavano (e pensano) inadatta alle rivoluzioni...

Family Tree. Nelle immagini, il vissuto del corpo

Family Tree, che raccoglie le performance HALLWAY, Volta e EPILOGO, si articola in modo da condurre lo sguardo come davanti a un trittico di tavole dipinte; lo spazio ampio delimitato da un labirintico circuito di abat-jour disseminate a terra che diffonde un magro bagliore...

Fabrizio Arcuri in bilico tra vero e falso

Tanti sono gli epicentri attorno cui ruota Taking care of baby, testo dell'inglese Dennis Kelly che l’Accademia degli Artefatti continua ad esplorare andando sempre più a fondo nella propria indagine. Con Isabella Ragonese e Francesca Mazza, Fabrizio Arcuri dirige una piéce tra vero e falso..

Atlante XXIX – Quel che resta o la parola in teatro

«Chi può mai sapere come arrivano sulla scena certe parole...». Già, come arrivano sulla scena le parole? Pascal Rambert, autore francese approdato in Italia grazie alla lungimiranza del progetto Face à Face di PAV e attualmente impegnato nella versione italiana del suo Clôture de l’amour...

Il Ratto d’Europa. Per una drammaturgia delle coscienze

Il Ratto d'Europa di Claudio Longhi ha debuttato al Teatro Storchi di Modena il 9 maggio 2013, sarà a Roma al Teatro Argentina nel 2014. Sui Quaderni del Teatro di Roma un articolo di riflessione sul concetto d'Europa e sulle modalità d'indagine usate da Longhi nelle scuole e nei quartieri...

È andata così, senza troppe sorprese…

La regia di Claudio Boccaccini incapsula la drammaturgia nei ritmi televisivi, poche le concessioni a un eventuale autonomia del linguaggio teatrale: la scansione delle scene ripropone i tempi di una lunga sit-com dove i numerosi stacchi di buio sezionano i passaggi temporali senza sorprese...

Ne(x)twork: cronaca di una scena notturna dal Teatro Orologio

Vince Dionisi Compagnia Teatrale. Ma al di là del concorso è importante scattare una fotografia d'insieme: vedreste un teatro che eccezionalmente fa le ore piccole e un pubblico vivo, pronto a commentare e a confrontarsi con le possibilità della genesi e con il rischio direttamente connesso...

Tra scienza e poesia, l’uomo è un oggetto quantistico

Può la fisica quantistica contribuire a risolvere i nostri problemi quotidiani e a vincere gli eventi tragici della vita? È possibile raggiungere un connubio tra scienza e poesia?Queste sono solo alcune delle domande che sorgono dopo la visione de Il principio dell’incertezza, lo spettacolo dell’attore Andrea Brunello...

L’arma di Duccio Camerini: l’uomo in rivolta

Nel racconto del mondo la successione che lega i padri ai figli è di forza determinante. Dell'anno passato è un film straordinario del trentenne esordiente Benh Zeitlin: Beasts of the Southern Wild, malamente tradotto in italiano con Re della terra selvaggia; in una terra-mondo oltre i confini della civiltà riconosciuta...

L’irriverenza che scardina il potere. L’Italia s’è desta sulla scena dei diritti

Nascosto agli occhi dei più, dentro la Casa dello Studente di via de Lollis c’è un piccolo teatro dedicato a Pasolini. Lì, quasi per caso, consigliati da un amico, ci siamo ritrovati a riflettere protesi verso un ideale etico e artistico allo stesso tempo. Queste sono le premesse di Diritti in scena...

Indigenous: come un lamento martellante

Bisogna farci i conti da subito: Indigenous, la nuova produzione di Barokthegreat, il duo composto dalla coreografa e danzatrice Sonia Brunelli e dalla musicista Leila Gharib, rifiuta qualsiasi tipo di lettura iconografica o, ancor peggio semiotica; rifiuta, a dirla tutta, lo sguardo dello spettatore teatrale...

Educazione alla mortalità di Teatrincorso

Se col precedente spettacolo Marino si era occupata di distruggere gli stereotipi sociali (vecchio, giovane, maturo, ecc.) che impediscono di accettare il processo di invecchiamento e di intenderlo come un cammino verso la serenità, nel nuovo lavoro ella si è scagliata contro i miti dell’eterna giovinezza...

ULTIMI ARTICOLI

Il contemporaneo è ancora il futuro

Un viaggio nel festival dedicato alle nuove generazioni diretto da Fabrizio Pallara e programmato dal Teatro di Roma negli spazi di Torlonia e India. IL...