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SHORT STORIES (Michele Merola)

Questa recensione fa parte di Cordelia di novembre 24

La scrittrice americana Edith Wharton sosteneva che ad ogni soggetto corrispondesse una forma precisa, che era già implicita nel soggetto stesso. Bontà sua, non è sempre così semplice. Short Stories è uno dei dittici che compongono la prima serata della rassegna curata dallo Spazio Körper, ed è l’elaborazione di momenti emozionali astratti. Nella coreografia di Michele Merola, l’agire del movimento è una combinazione casuale delle emozioni, senza un’effettiva direzione che le identifichi con chiarezza, poiché delega quella direzione all’intuizione dell’occhio dello spettatore. I momenti si susseguono tra assoli e coralità, separati nettamente da pause che però non impediscono una continuità riconoscibile nelle variazioni. Lo spazio di definizione del movimento è quello direttamente perimetrale ai corpi serpentinati, quello che è possibile riempire con delle profonde curve della schiena o affondi che accarezzano il pavimento. È un’azione decisamente muscolare e tesa, per quanto si propaghi, vibrando, tra i danzatori, offrendo una suggestione di morbidezza. La suggestione è ulteriormente favorita dalla voce della compositrice Natalia Abbascia, che accompagna le immagini col violino. È una sensualità che può con essere intesa come erotica, ma è alla sensibilità dello spettatore districarsi tra le proprie emozioni. È un’operazione che però lascia perplessi: la fluidità che dovrebbe intercorrere tra pubblico e palcoscenico, così come dichiarano le note di regia, in realtà è fittizia, se non del tutto assente. Il voler sviluppare in assoluto l’emozionalità senza una scrittura solida che vada oltre la semplice idea, ha prodotto immagini fredde e vuote, decisamente distanti, per quanto belle e vagamente allusive: l’espressività sensuale dei sei corpi in scena non è sufficiente. Esattamente come non può essere sufficiente demandare lo sforzo immaginativo a qualcosa di indefinibile che è al di fuori della scrittura, soprattutto se quella scrittura ha bisogno di essere ulteriormente affinata.

Visto a Teatro Nuovo. Crediti: Coreografia Michele Merola; Musica Composta ed eseguita dal vivo da Natalia Abbascia; Costumi Nuvia Valestri; Danzatori Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa; Assistente alla coreografia Paolo Lauri; Produzione MM Contemporary Dance Company

Cordelia, novembre 2024

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