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Cos’è la performance? Un gioco, da ragazzi

Perform! è il nuovo format video pensato da Centrale Fies che unisce formazione e performance art in sette video lezioni pensate per i più piccoli, fruibili online e gratuitamente sul canale Youtube

Centrale Fies_PERFORM! Josef e Grete_Still da video_Roberta Segata_

È arrivato alla fine del 2020, durante le feste natalizie, con gradita sorpresa sia degli addetti ai lavori che dei bambini, come fosse un regalo sotto l’albero: è Perform! il progetto di Centrale Fies suddiviso in sette video lezioni che racconta ai più piccoli, in modo giocoso e accattivante, la storia di alcuni dei protagonisti della performance art. Come pillole di gioco fruibili sul canale YouTube di Centrale Fies, ciascun video è dedicato rispettivamente a un’opera degli artisti Tom Marioni, Alighiero Boetti, Gilbert&George, Jerome Bel, Dennis Oppenheim, Orlan, Trisha Brown.

Centrale Fies_PERFORM! Hannes Egger e Valeria Marchi_Still da video_Roberta Segata_

A partire da una breve introduzione della mediatrice culturale Valeria Marchi insieme all’artista e ideatore del progetto Hannes Egger che ha per sfondo gli scenografici e immersivi spazi di Centrale Fies, scelti dallo sguardo di Virginia Sommadossi – responsabile Comunicazione e identità visiva – il video prosegue con il re-enactment di ogni opera interpretato dai due bambini performers Grete e Josef Sommadossi Loner di 10 anni. Questa “video opera in gioco” – la cui regia è firmata da Roberta Segata – entra poi nelle case dei fruitori attraverso la spiegazione del kit di strumenti grazie ai quali ciascun bambino/a può reinterpretarla, come un fai-da-te artistico. Basta una matita, un foglio, una serie di magliette, un metro e altri reperibili oggetti, per spiegare il legame, strettissimo e scevro da qualsiasi sovrastruttura, che unisce la performance art con la vita, la relazione con gli altri, la diversità e il contatto tra i corpi. L’ultima parte di ogni video, dalla durata media di circa cinque minuti, è poi affidata all’approfondimento del curatore Denis Isaia che colloca l’opera degli artisti in un contesto storico di riferimento.

Centrale Fies_PERFORM! Denis Isaia_Still da video_Roberta Segata_

«Perché non mettiamo in gioco il corpo?» è proprio una delle domande che si sono posti all’inizio l’artista Hannes Egger, la cui attività artistica possiede una tensione spiccatamente didattica, e il curatore Denis Isaia: «l’ideazione di Perform! risale al 2012 quando invitai Hannes a una mostra da me organizzata dal titolo Panorama, e a fronte della pratica di Hannes, ci inventammo un dispositivo che fosse al tempo stesso ludico e serio». Perform!, ha continuato a spiegare Isaia, è nato come un gioco di carte per un pubblico adulto avente la finalità di divulgare la storia della performance art nel modo più accessibile. Dopo l’edizione inglese del gioco di carte, gli ideatori hanno avuto la necessità di sperimentarlo e così sono entrati in contatto con la progettualità visionaria di Centrale Fies provando il gioco in un primo appuntamento durante il festival estivo e in un secondo momento all’interno di Enfant Terrible. Anche per Valeria Marchi Perform! ha rappresentato una «sfida e scintilla per la produttività, una modalità preveggente di curare una cultura del pubblico futuro», inscrivendosi all’interno del progetto annuale Enfant Terrible che porta lo studio teorico della performance art storica all’intero ciclo delle elementari del territorio, attraverso un laboratorio di tre ore per le scuole di Dro e di Pietramurata. «Nel 2020, ancora prima del lockdown, si ragionava proprio sulle modalità attraverso le quali poter portare avanti il laboratorio in presenza, poiché lo scopo principe di questa attività è il lavoro sul tempo e i corpi», ha specificato Marchi.

Centrale Fies_PERFORM!_Still da video_Roberta Segata_

Centrale Fies non è affatto un luogo confinato ma ai confini, è un centro di scambi in cui la geografia culturale italiana incontra quella europea e internazionale, dove i linguaggi performativi si ibridano e le lingue del territorio si incontrano: ricordiamo infatti che le lezioni di Enfant Terrible, come anche i video di Perform!, sono in italiano e in tedesco, lingua praticata in Trentino Alto Adige, vicina agli studi dei bambini e delle bambine del luogo e ai partner d’oltralpe della rete internazionale APAP – Advancing Performing Arts Project – di cui Centrale Fies è membro dal 2011. E con Perform!, Centrale Fies si conferma culturalmente e socialmente attiva sul territorio durante tutto il periodo dell’anno perseguendo XL, la «programmazione esplosa» che ha scelto di intraprendere sul finire del primo lockdown. Di questi giorni è la notizia, comunicata sui canali social dell’art work space trentino, che dal mese di maggio riapriranno non solo gli spazi della centrale ma riprenderanno le residenze artistiche, il format di divulgazione della performance art per bambine e bambini, il workshop sulla comunicazione politica e territoriale, una serie di progetti e rassegne live, online e onlife per aprire al pubblico gli esiti e i processi del centro. Si legge che «ogni cosa sarà agita con la ferma intenzione di promuovere e garantire il lavoro di artisti e artiste esclusi dagli ammortizzatori sociali, oltre che dai meccanismi di tutela previsti dal governo nei decreti messi in campo post pandemia». Sia Denis Isaia che Valeria Marchi desidererebbero infatti un’ulteriore e continuativa sperimentazione di questo format che potrebbe aprirsi agli adolescenti e farsi conoscere in altre scuole.

Centrale Fies_PERFORM! Josef e Grete_Still da video_Roberta Segata_

«Gioco nato per gioco che funziona perché è divertente!». Nell’attesa di un’ulteriore pianificazione futura e della possibilità di finanziare, oltre a quella inglese, l’edizione italiana del gioco di carte, ci auguriamo intanto che le lezioni video possano essere viste e esperite da più persone e bambini/e possibili. Nella struttura del concept video, nelle tematiche affrontate e nella scelta degli artisti, Perform! accorcia le distanze tra arte e vita, tra gioco e realtà, veicolando l’essenza dell’opera degli artisti scelti e spogliandola di ogni sovrastruttura concettuale. Semplicità e divertimento sono le caratteristiche principali di questo “pensiero” rivolto ai più piccoli e proprio in un momento di grande offerta di contenuti in streaming, Centrale Fies guarda con la giusta serietà e rispetto al mondo dei ragazzi, ora tenuto poco in considerazione dall’agenda governativa. Al termine di questo periodo dominato dall’emergenza sanitaria, laboratori come questo meriterebbero di essere reintrodotti all’interno delle scuole con maggiore e necessaria sistematizzazione affinché i corpi e la relazione tra essi tornino a mettersi in gioco sia dal punto di vista politico che culturale.

Lucia Medri

Perform! È un progetto di Centrale Fies

Video – Roberta Segata

Performer – Grete e Josef Sommadossi Loner

con – Hannes Egger, Denis Isaia, Valeria Marchi

Art Direction – Virginia Sommadossi

Musiche – “Pas de Bourrée” di wowawiwa. Producers Dehendrik Lechat Willekens e Alma Söderberg

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Lucia Medri
Lucia Medri
Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Regione Lazio, laureata al DAMS presso l’Università degli Studi di Roma Tre con una tesi magistrale in Antropologia Sociale. Dopo la formazione editoriale in contesti quali agenzie letterarie e case editrici (Einaudi) si specializza in web editing e social media management svolgendo come freelance attività di redazione, ghostwriting e consulenza presso agenzie di comunicazione, testate giornalistiche, e per realtà promotrici in ambito culturale (Fondazione Cinema per Roma). Nel 2018, vince il Premio Nico Garrone come "critica sensibile al teatro che muta".

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