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Mantova. Seminario di danza e teatro a cura di Claudia Castellucci e Alessandro Bedosti. #sponsor

Stagione 2018/2019 | PNP_Pubblico Non Privato
a cura di Teatro Magro e Zero Beat in collaborazione con Fondazione Palazzo Te
Esercitazioni ritmiche a Mantova
Seminario di danza e teatro a cura di
Claudia Castellucci/Socìetas e Alessandro Bedosti/insegnante coreografo

Dal 13 al 22 giugno 2019 con presentazione del ballo 23 giugno 2019
(iscrizione entro 26 Aprile 2019)
presso Palazzo Te

All’interno della rassegna 2018/2019 dell’ormai consolidato progetto sul territorio mantovano PNP_Pubblico Non Privato verrà ospitato a Mantova il seminario di danza “Esercitazioni ritmiche” condotto da Claudia Castellucci, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, e da Alessandro Bedosti, insegnate e coreografo, presso i prestigiosi spazi di Palazzo Te. Dal 13 a 22 giugno, per dieci giorni, per sette ore di lavoro quotidiano, si propone un modo di affrontare la danza basato su una partizione ritmica del tempo che riproduce il procedimento scolastico di Claudia Castellucci. La ginnastica, gli esercizi sulla percezione della durata, la teoria del tempo ritmico, la pausa e la danza concorrono a comporre un ballo di 30 minuti che sarà presentato al pubblico domenica 23 giugno. La ricerca di Claudia Castellucci si orienta sul senso del ritmo e sulla struttura ritmica del movimento, prestando attenzione soprattutto alle pause, nel tentativo di abitare il tempo di passaggio tra un gesto e l’altro, per mantenere la stessa intensità lungo tutta la durata della danza. Essa, in questo senso, è una disciplina dell’accadere reale del movimento, come l’atletica, e non la rappresentazione di una pantomima espressiva. La corporeità è esclusivamente orientata da schemi coreografici che si incaricano di una funzione narrativa ed espressiva e la danza diventa rivelazione della presenza individuale di ogni danzatore, che si staglia dal – e grazie al – movimento corale. Un ballo che insegue e riproduce l’affiorare consecutivo di immagini in modo astratto ed essenziale; deambulazione corale costruita su alcuni canoni ispirati alla metrica della poesia greca arcaica e al movimento dei cavalli, che deve la sua origine propulsiva alla musica.

Il seminario è rivolto a danzatori, attori e performer (professionisti e non) con età massima 35 anni. È possibile candidarsi entro Venerdì 26 Aprile 2019 inviando una mail a organizzazioneclaudiacastellucci@societas.es. Seguirà una prova di ammissione per accedere al seminario Sabato 11 Maggio 2019 presso HOME di Teatro Magro (via Brescia 2C, Mantova). L’esito del seminario, titolato “Verso la specie” verrà presentato Domenica 23 Giugno 2019 alle ore 20.30 e alle ore 22.00 presso Palazzo Te. Per informazioni è possibile scrivere a pubblicononprivato@gmail.com
costo laboratorio | 250 €
Questi i temi principali di studio e di esercizio:
– la ginnastica, come momento di ricognizione del proprio posto sulla terra, si compie in circolo, seguendo una musica creata appositamente.
– la solitudine che esprime la danza, in senso singolare e corale.
– il circolo, quale movimento che stabilisce un fronteggiare continuo e anti-spaziale.
– la cadenza, tratta dalla metrica dell’antica poesia greca.
– la psicologia della durata, cioè fare accadere nell’immediato l’azione da compiere, senza alcuna preparazione. Una serie di esercizi che hanno lo scopo di mettere a fuoco il concetto specifico di “interpretazione”, proprio della danza, tra fisicità reale e mimesi.
– la danza “trapassante”, che tratta l’intervallo e la pausa musicali nel passaggio tra una posizione appena lasciata e quella che sarà assunta. Il tentativo è quello di sostanziare il tempo di passaggio, tra un gesto e l’altro, per vivere completamente la durata del movimento.
Le Esercitazioni Ritmiche sono passate per Atene, 2014 – Cagliari, 2015 – Ravenna, 2015 – Roma, 2015 – Tehran, 24- 28 Maggio 2015 – Venezia, 2015 – Beirut, 2016 – Mosca, 2016 – Rio de Janeiro, 2016 – Venezia, 2016 – Lecce, 2017 – Roma, 2018 – Forlì, 2018.
– – –

Claudia Castellucci, durante gli anni della sua formazione scolastica a indirizzo artistico (Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti a Bologna), nel 1981 fonda la Socìetas Raffaello Sanzio assieme al fratello Romeo, a Chiara Guidi e altri. Da allora ha continuato a lavorare nella Compagnia, occupandosi di drammaturgia, di teoria del dramma e di didattica. Ha avviato la “Scuola teatrica della discesa”, un’esperienza di filosofia e prassi del teatro incominciata nel 1989 e terminata dieci anni più tardi. Nel 2003 ha fondato la Stoa, una scuola sul movimento ritmico che ha diretto fino al 2008. Con la “Stoa” ha composto diversi Balli metronomici e stocastici. Nel 2009 ha fondato la compagnia di ballo Mòra, con cui ha realizzato Homo Turbae e La seconda Neanderthal, esperienza abbandonata per passare alla ripresa della scuola di movimento ritmico, che ha mantenuto lo stesso nome fino a oggi. Claudia Castellucci ha scritto diversi testi, tra cui: Il teatro della Socìetas Raffaello Sanzio, dal teatro iconoclasta alla super-icona, Ubulibri, Milano, 1992. Uovo di bocca. Scritti lirici e drammatici, Bollati Boringhieri, Torino, 2000. Epopea della polvere, Ubulibri, Milano, 2001. Les Pèlerins de la matière, théorie et praxis du théâtre, Les Solitaires Intempestifs, 2001. The Theatre of Socìetas Raffaello Sanzio, Routledge, London and New York, 2007. Setta. Scuola di tecnica drammatica, Quodlibet 2015.

Alessandro Bedosti è attore e danzatore. Ha lavorato con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Monica Francia e per la coreografa Paola Bianchi. Nel 2003 ha partecipato al VI episodio del progetto Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffaello Sanzio e nel 2009 ha seguito la creazione di Homo turbae con Mòra – Compagnia di Ballo Socìetas Raffaello Sanzio. Ha creato brevi ritratti danzati: Senza titolo (2009) e Quando vedremo un tuo ballo? (2010) nei quali il lavoro di composizione – spesso inscritto in uno spazio ristretto e limitato – si è fatto man mano sempre più spoglio e arreso, A cui segue il duo con Antonella Oggiano, Das Spiel (2015) con cui prosegue la sua interrogazione sul tema della vergogna e del mistero di essere attore.

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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