Saggistica

La non-scuola di Marco Martinelli. Tracce e voci intorno ad Aristofane a Pompei, di Francesca Saturnino

Se si chiama non-scuola vuol dire che non ha maestri? Semplice, a dirla così. Ma nei fatti il discorso si fa magnificamente complesso. La non-scuola di Marco Martinelli è un progetto modulare che da decenni, prima a Ravenna e poi in molti altri luoghi, raccoglie gruppi di ragazzi e ragazze di una comunità, ne interpreta i bisogni più profondi, veicola i segnali già esistenti in un nuovo sviluppo di società e lo fa attraverso il teatro. Che succede se tale esperienza, nata in seno al Teatro delle Albe con Ermanna Montanari, prende vita in un territorio come il Parco Archeologico di Pompei? Lo racconta Francesca Saturnino – giornalista e, fondamentale: insegnante di scuola – in questo omonimo libro per Luca Sossella Editore, lo racconta dall’interno di una partecipazione al progetto Sogno di volare che ha coinvolto giovani partecipanti attorno a una “strapazzatura” dei classici, in primo luogo Aristofane, per tirarne fuori forse un succo spremuto, qualcosa che lì dentro parli proprio di chi, nei classici, vi entra. Ecco perché si tratta di una non-scuola, perché maestro di sé stesso si fa chi decide di intraprendere la strada, assecondare certi slanci istintivi, trovare le parole per dare senso all’urlo nascosto di ciascuno. Per Martinelli il progetto, che risale al 2021, è in realtà un ritorno in Campania, dopo aver guidato nel 2005 il progetto Arrevuoto che aveva dato vita alla compagnia Punta Corsara; ora a Pompei il lavoro sui classici, “messi in vita”, è un tentativo di appropriarsi di quei testi allo stesso modo che dei luoghi, spesso considerati per esclusiva compresenza turistica, così che ognuno possa appropriarsi, finalmente, di quella parte di sé inconosciuta e urgente. Saturnino governa un libro ricco, bellissimo, dà conto della propria “esperienza di esperienze”, potremmo chiamarla, chiedendo a osservatori – artisti, critici, studiosi come Linda Dalisi, Davide Iodice, Franco Lorenzoni, con una toccante intervista al compianto Enzo Moscato cui il libro è dedicato – di allacciarvi la propria, cucire insieme un racconto fatto di spinte e ostacoli, accensioni e vuoti, fino a che in ognuno appaia quel teatro da sempre presente, sopito e che ora esplode, un non-teatro, cioè la vita. La non-scuola di Marco Martinelli. Tracce e voci intorno ad Aristofane a Pompei, di Francesca Saturnino, Luca Sossella Editore, 2024

La rivoluzione artistica di Francesco. Un teatro che non è stato e forse sarà, di Antonio Attisani

In poco più di ottanta pagine Antonio Attisani ci racconta un teatro che non è stato, la scena inesplosa di una storia bucata, ma non per questo non riconsegnabile al futuro dei nostri studî, in tutto il suo potenziale rivoluzionario. Le storiografie del teatro sono distratte, spesso inattaccabili, bulimiche nel ripetere con pigrizia discorsi già noti, le cronologie già acquisite, in forme appena appena spolverate. In queste, Francesco è un fantasma. Attisani non punta a una contro-storia, ma a una liberazione di idee e di pensieri, per lui lo studio di un’intera vita, che potrebbero alimentare la scena di oggi o di domani, come già in parte e a diversi gradi di consapevolezza quella del Novecento (da Steiner a Grotwski, da Bene a Tanguy). In questo libro si parla dunque di san Francesco, il «giullare di Dio» e della novità culturale che non viene raccolta e trasformata in una ipotesi performativa, perché portatrice di protocolli etici assai distanti dalle peculiarità della rappresentazione necessarie all’affermarsi della prima modernità. Sono il corpo grottesco, il protocollo giullaresco, la predicazione cantata o silenziosa, adottati però in chiave povera. Come rovesciamento dell’impostura inaccettabile della corruzione e della infedeltà spirituale, dell’epoca di Francesco, cui il santo risponde vivendo l’obbedienza come una performance capace invece di generare fisicamente la comprensione della verità, lo smascheramento dell’impostura. Una tecnica di recitazione a tutti gli effetti, come accesso a «uno stato di libertà e felicità senza possesso, vale a dire il modo d’essere scaturito dalla povertà». La rivoluzione artistica di Francesco. Un teatro che non è stato e forse sarà, di Antonio Attisani, Cronopio, 2025

Teatrino dei Fondi. Una fantastica sinfonia teatrale, di Massimo Marino

È scritto nel DNA della storia teatrale italiana un carattere specifico - lo ritroviamo tornando indietro nei secoli fino alle corti rinascimentali - che ha a che fare con la forza propulsiva della provincia. Così il professionismo teatrale nel nostro paese è stato in grado di produrre una geografia scenica spesso disegnata lontano dalle grandi città eppure in grado di strutturarsi in storie di successo. In Toscana ad esempio dal 1993 è attivo il progetto del Teatrino di Fondi, «un intreccio articolato complesso e multidisciplinare» (come lo chiama nella premessa il direttore Enrico Falaschi) che si muove tra San Miniato, Fucecchio, Montalcino, Capannoli e da tempi recenti anche Firenze. La complessità e l’articolazione del lavoro di questa compagine più che trentennale le ritroviamo proprio nella varietà dei percorsi: il Teatrino dei Fondi si occupa infatti di residenze artistiche, produzioni, audience development, programmazione, ma anche di editoria attraverso Titivillus. E infatti è proprio la storica casa editrice a pubblicare il volume curato da Massimo Marino "Teatrino dei Fondi. Una fantastica sinfonia teatrale". Il volume si presenta con un formato quadrato che valorizza le tante immagini: di spettacoli ed eventi in bianco e nero dagli anni ‘90, quelle a colori successive, le performance urbane, le locandine, le foto dei teatri gestiti, gli articoli di giornali in cui vengono raccontate le storiche riaperture del Teatro Quaranthana e del Pacini. Marino ricostruisce la tela degli eventi che costituisce l'avventura del Teatrino di Fondi, mettendo le mani in una storia fatta di bandi, territori, spazi da gestire in piccoli borghi medievali e rinascimentali; lo fa anche grazie all’accompagnamento di Enrico Falaschi, all’archivio di Andrea Mancini e alla robusta documentazione. Poi ci sono gli spettacoli prodotti e coprodotti, la pandemia di Covid 19 e il ritorno del pubblico, come nel caso del teatro Nuovo Pacini che riapriva con una versione in toscano di Muratori di Edoardo Erba. Teatrino dei Fondi. Una fantastica sinfonia teatrale, di Massimo Marino, Titivillus, 2023

Meredith Monk in conversazione con Bonnie Marranca

Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi (studioso e docente) curano per la casa editrice Sigaretten Edizioni Grafiche una collana di piccoli e preziosi libri collegati...

Scrivere con la realtà, di Lorenzo Donati

Comincia con una domanda non da poco Lorenzo Donati nel suo Scrivere con la realtà. Oggetti teatrali non identificati 2000-19: «Come mai alcuni spettacoli...

Sul mio teatro: contagio e DISintegrazione, di Rafael Spregelburd

Di recentissima uscita, il 3 dicembre, il saggio/confessione/divertissement/invettiva di Rafael Spregelburd dal titolo "Sul mio teatro: contagio e DISintegrazione. Scritti su maiali, tacchini, supereroi...

Piccoli personaggi grandi incanti, di Giuseppina Volpicelli

Chi abbia avuto l'opportunità di incontrare Giuseppina e Maria Letizia Volpicelli conosce la meraviglia degli innumerevoli aneddoti e del racconto legato alla famiglia e,...

Scenografe, di Anna Maria Monteverdi

Il volume, pubblicato da Dino Audino nel 2021, si propone come un compendio aggiornato e il più possibile esaustivo delle artiste, scenografe e, spesso,...

La scena delle donne, di Emilia Costantini e Mario Moretti

Che ci sia una vera e propria sperequazione di genere nel teatro italiano è evidente. Pochissime le registe che possono lavorare ad alto livello,...

THE LAST LAMENTATION, di Valentina Medda, a cura di Maria Paola Zedda, Kunstverein Publishing (2024)

Il catalogo della mostra che conclude il progetto performativo "The Last Lamentation" di Valentina Medda coadiuvata da Maria Paola Zedda è, materialmente, un susseguirsi...

DIALOGO SOPRA IL MASSIMO SISTEMA. Appunti su Stanislavskij e altri scritti, di Gerardo Guerrieri, Bulzoni Editore (2023)

Dialogo sopra il massimo sistema. Appunti su Stanislavskij e altri scritti, con l'introduzione di Fausto Malcovati e Roberta Arcelloni, arriva nel 2023 edito da...

SARÀ L’AVVENTURA. UNA VITA PER IL TEATRO, di Carlo Fontana, Il Saggiatore (2023)

Nel volume pubblicato dal Saggiatore, Carlo Fontana ripercorre la propria esperienza da appassionato spettatore bambino a sovrintendente, dal 1990 al 2005, del Teatro alla...

LE VOCI DEL SUQ. Dal 1999 l’intercultura in scena, di Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino, Alberto Lasso e Carla Peirolero, Altreconomia (2023)

Questo libro vorrebbe essere un Suq. Nella prima riga della prefazione risuona la sensazione del metter piede nel Porto Antico di Genova durante le...

INCONTRO AL FUTURO. I teatri delle residenze in Italia: un’inchiesta, a cura di Fabio Biondi e Lorenzo Donati, L’Arboreto Edizioni (2023)

Il dibattito attorno alle residenze si è manifestato in questi anni come il terreno più fertile da un lato per comprendere il teatro che...

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