HomeCordelia - le RecensioniBouffées + C’est toi qu’on adore (coreografie di Leïla Ka)

Bouffées + C’est toi qu’on adore (coreografie di Leïla Ka)

Questa recensione fa parte di Cordelia di giugno 25

Uno dei capolavori pittorici nella Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino è La suonatrice di liuto (ca. 1520) di Maestro delle mezze figure femminili («nome convenzionale con il quale si identifica una bottega molto attiva fra terzo e quarto decennio del Cinquecento nelle Fiandre, probabilmente ad Anversa»). Ecco, le cinque splendide danzatrici di Leïla Ka, viste a Torino per il festival Interplay/25, mi hanno ricordato fattezze e perizia di questa stessa tradizione fiamminga. In Bouffées, cinque donne schierate a mezza figura si asciugano lacrime, immobili davanti a noi, e poi orchestrano sequenze di sbuffi e di gesti in contrappunto o a cànone, secondo una perfetta partitura compositiva. Anche le cadute a terra sono orchestrate, secondo il ritmo serrato della doglianza, il respiro della contrizione, ma anche la dinamica della ripartenza, della risalita: la speranza contro ogni speranza. La rinascita («curare l’incurabile») è dunque una virtù, piena di destrezza fisica e di bravura performativa, che è proprio un trend di ritorno nella performance contemporanea. Nel duo C’est toi qu’on adore, danzato da Océane Crouzier e Mathilde Roussin, un sincrono si ripropone, di resistenza e di cedimento, qui però in una presa dello spazio che anche varia le geometrie del movimento, scansiona paure della distanza e successioni di incontri di nuovo all’unisono, per poi alternarsi con anche ricadute nell’hip-hop. Un clavicembalo prima, nel volume di un’orchestra poi, rimanda la sarabande di Händel (quella di Barry Lyndon, per intenderci) che si ripete e si frammischia a musica elettronica, come in uno scorcio drammatico che si ripropone, in una battaglia di resistenza e di restituzione, anche all’amore. Di nuovo, queste figure femminili piene di concentrazione e di intimità, come nella pittura fiamminga sembrano miniature dinamiche di una realtà osservata per frammenti, ma unificata attraverso la tessitura compositiva. Di nuovo Leïla Ka restituisce vita al testuale, con scelte compositive che qui aprono più punti di fuga, letteralmente assediando il nostro sguardo, pronto a ricevere tanta forza, e perizia. (Stefano Tomassini)

Visto al Teatro Astra per Interplay/2025Leggi crediti completi Bouffées -Coreografia Leïla Ka
Performance Océane Crouzier, Jade Logmo, Jane Fournier Dumet, Aïda Ben Hassine or Salomé Moro or Leïla Ka or Inès Lopez or Mathilde Roussin Light design Leïla Ka Partner e supporti Espace 1789 – Scène conventionnée; CENTQUATRE-PARIS – Laboratoire Des Cultures Urbaines Et Espaces Publics Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea Vincitore del Primo Premio DANSE ÉLARGIE 2022 CONTEST OF THÉÂTRE DE LA VILLE – PARIS Coreografa vincitrice del Premio Danza & Danza 2024 come Miglior Coreografa Emergente PRIMA NAZIONALEdurata 15′

C’est toi qu’on adore – Coreografo Leïla Ka Performance Océane Crouzier, Mathilde Roussin, or Inès Lopez, or Salomé Moro Light design Laurent Fallot Light manager Clara Coll Bigot Sound manager Rodrig De Sa or Manon Garnier Produzione Compagnie Leïla Ka Partner e supporti Centre des Arts d’Enghien-les-Bains; L’étoile du nord; Espace 1789; La Becquée – Festival de danse contemporaine; Incubateur IADU / La Villette Fondation de France 2019; Le Théâtre, scène nationale de Saint-Nazaire; Micadanses-Paris; CENTQUATRE-PARIS – Laboratoire Des Cultures Urbaines Et Espaces Publics; Sept Cent Quatre Vingt Trois / Cie 29.27; Conseil Départemental de la Loire-Atlantique; Région des Pays de la Loire; Compagnie Dyptik; La 3’e / Communauté de Communes de l’Ernée Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea Coreografa vincitrice del Premio Danza & Danza 2024 come Miglior Coreografa Emergente PRIMA REGIONALEdurata 25′

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