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CA-NI-CI-NI-CA (di Greta Tommesani)

Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 23

Greta Tommesani è un’artista atipica, con una laurea in cooperazione internazionale, dunque al netto della poca esperienza teatrale (ha appena 28 anni)  in questo CA-NI-CI-NI-CA, che ha debuttato nel contenitore Ref di Anni Luce, è evidente il campo di azione derivato anche dagli studi e dall’esperienza lavorativa. In uno spazio completamente bianco e plastificato la protagonista sistema alcuni pomodori ai lati del perimetro, sembra ogni volta misurare lo spazio attorno ad essi anche rispetto al proprio corpo, alle mani, sono gesti che si ripetono, finché tutto il pubblico ha preso posto. Pomodori e lavoro, questi sono i due oggetti sociali e fisici che occupano il luogo scenico e drammaturgico: quanto vale il nostro tempo? Quanto veniamo pagati per il tempo che prestiamo? Formalmente lo spettacolo è un alternarsi di discorsi al pubblico, dialoghi con l’altro autore (Federico Cicinelli, che siede lateralmente dietro un tavolo di regia), video e testi proiettati. Il cuore sembra essere lo sfruttamento dei braccianti nella filiera del pomodoro, ma cosa accade quando cominciamo a indagare altri ambiti lavorativi apparentemente lontani? Greta spiega i meccanismi che sottendono alla trasformazione industriale del pomodoro, evidenziando quanto il peso specifico della Gdo influenzi gran parte dell’andamento dei prezzi e dunque la dispersione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici (soprattutto migranti), ma in un successivo video, in cui la stessa artista interpreta un bracciante a cui è stata rivolta un’intervista, viene superato il paradigma. L’intervistatore è un videomaker, uno dei centinaia a Milano, il bracciante ribalta i ruoli e gli chiede come invece lui se la passi, se anche i video maker possano unirsi e lottare per i propri diritti. Il lavoro di Tommesani merita attenzione ma anche un maggiore rigore drammaturgico, una messa appunto registica che definisca meglio i ruoli e la scrittura scenica. (Andrea Pocosgnich)

Visto alla Pelanda, Romaeuropa Festival Progetto vincitore di “Animali Teatrali Fantastici & Dove Trovarli” Progetto vincitore Powered by Ref 2022 Progetto vincitore Bando Cura 2023 con Greta Tommesani e Federico Cicinelli drammaturgia e messa in scena Greta Tommesani e Federico Cicinelli con la collaborazione di Daniele Turconi cura del movimento Beatrice Pozzi e Angela Piccinni scene Rosita Vallefuoco luci Raffella Vitiello suono Jacopo Ruben Dell’Abate  produzione Cranpi, 369gradi e Romaeuropa Festival con il contributo di MiC- Ministero della Cultura con il sostegno di Carrozzerie | n.o.t, Teatro Biblioteca Quarticciolo con il supporto di Residenza IDRA e Teatro del Lemming nell’ambito del progetto CURA 2023

Recensioni su Cordelia, ottobre 2023

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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