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Dal Teatro i una chiamata per drammaturghi emergenti

Teatro i ha pubblicato una call per autori e autrici teatrali emergenti. Il progetto non prevede premi o economie ma un interessante dialogo da costruire con i/le partecipanti

Se è vero che da anni ci occupiamo di drammaturgia contemporanea è ancor più vero che, negli ultimi anni, abbiamo deciso di affrontare, sempre di più, una drammaturgia “sommersa”. Quella scrittura teatrale che difficilmente riesce a diventare visibile su un palco e spesso rimane chiusa nei cassetti, in attesa di essere scoperta.
Infatti, è difficile dire quali siano le strade per un drammaturgo emergente. A guardarsi attorno pare non esserci una via segnata, ma, piuttosto, lodevoli iniziative di singole direzioni artistiche o ottimi progetti votati alla veicolazione, anche extra moenia, di testi teatrali, come Fabulamundi – Playwriting Europe, di cui siamo felici partner e grazie al quale abbiamo potuto avvicinarci ad una drammaturgia europea di difficile accesso.

Da questa premessa nasce un progetto.

Ci siamo detti, perché non usare questo tempo di attesa e silenzio per dare voce a chi, anche in periodi migliori, difficilmente riesce a farsi sentire?
Gli autori sono molti, molti di più di quelli che conosciamo.
Se ne stanno nascosti, spesso non per loro volontà, bisogna scovarli.
Questa, dunque, è una chiamata a farsi avanti. Una call, se vi piace di più l’inglese.
Non c’è un premio, ma c’è la possibilità di aprire i cassetti e liberare i vostri testi.

Cerchiamo autori emergenti!

E no, non significa giovani o under qualcosa, significa autori che non abbiano avuto più di due testi prodotti in ambito professionale.

Cerchiamo autori che scrivano testi teatrali in qualsiasi modo, in qualsiasi forma, con uno dieci cento personaggi, in italiano, in gramelot, in idioletto, in una qualsiasi lingua immaginata.

Cerchiamo autori inventori o autori votati alle riscritture (sono testi originali, le riscritture).
E ci vanno bene anche testi presentati in altri ambiti, premi, contesti.
Non vogliamo l’esclusiva, vogliamo conoscervi.

La dead line per mandarci il vostro lavoro – anche più di un testo, sì, ma non più di due, please – è il 15 gennaio 2021.

Ci inviate i testi via mail (pubblicazioni@teatroi.org), insieme ad una scheda per ogni testo.

Subito dopo, ci mettiamo al lavoro.

Abbiamo creato un Comitato di Lettori, un gruppo di persone chiamate a leggere e individuare più testi possibili che saranno inseriti in una sorta di biblioteca virtuale a cui tutti (attori, registi, direttori, spettatori, tecnici, altri autori… ecc) potranno accedere.
Il criterio che il Comitato seguirà per scegliere i testi sarà l’originalità, del linguaggio e del tema.
Il risultato di questo primo passo sarà comunicato attorno al 15 febbraio.
(È vero, qualche testo sarà escluso ma solo perché vogliamo essere sicuri che tutto ciò che pubblicheremo possa essere letto ed apprezzato, per cui staremo attenti a proteggere il vostro lavoro e se lo troveremo fragile o ancora da approfondire non lo metteremo nel database, ma Teatro i sarà disponibile per un confronto, questo è certo.)
Il secondo passo sarà individuare, entro l’8 marzo una rosa di cinque testi.

Nessun premio, ma la possibilità di sentirli letti e interpretati da attori professionisti: non faremo uno spettacolo in streaming, ma un bel podcast sempre disponibile online, sì!

Per selezionare questa rosa coinvolgeremo anche alcuni spettatori volontari, che leggeranno i testi della biblioteca online segnalando la loro preferenza.
Un voto in più, insieme a quelli del Comitato di Lettori, per decidere quali saranno i testi “in voce”.

Ma non solo, gli spettor-lettori avranno anche la possibilità di segnalarci il loro preferito, il loro coup au coeur, colpo al cuore, come dicono i francesi.

E a partire dal 26 marzo, metteremo tutto in prova, due testi al mese da ascoltare, con le cuffie o senza.
In ogni caso, “a volume brillante”, come diceva Carmelo Bene.
N.B. Ah, ci siamo dimenticati una cosa importantissima, il Comitato di Lettori!
Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico: Magdalena Barile, Federico Bellini, Valentina Diana, Chiara Lagani, Claudia di Giacomo e Valentina De Simone (PAV/ Fabulamundi – Playwriting Europe), Omar Elerian, Pier Lorenzo Pisano, Michelangelo Zeno.

E noi, ovviamente.

N.B. Per il gruppo di spettator-lettori, invece, è in arrivo un’altra call.

Keep in touch!

Info: http://www.teatroi.org/pubblicazioni/

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