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Dioniso e la nuvola. La critica, apocalittica e integrata

Quinta di Copertina. Per FrancoAngeli è uscito Dioniso e la Nuvola di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, che segue l’informazione e la critica teatrale attraverso i cambiamenti dell’era digitale.

foto di Sergio Lo Gatto

L’avvento dell’impero digitale ha radicalmente cambiato, e continua a farlo a vertiginosa velocità, le nostre modalità di vedere il mondo. Perché riguarda innanzitutto le modalità di comunicazione. E la possibilità di comunicare e di tradurre un pensiero in forme diverse è ciò che ci rende diversi da tutti gli altri animali. L’evoluzione delle tecnologie della comunicazione ha una storia lunga quanto quella dell’evoluzione della specie; secolo dopo secolo abbiamo continuato a imparare nuovi modi, senza mai – almeno questo ci auguriamo – dimenticare del tutto quelli vecchi.

Ma se cambia il mezzo in cui il dialogo si istituisce, come cambiano la forma e il contenuto di quel dialogo? Dioniso e la nuvola, il libro appena pubblicato da FrancoAngeli e firmato da Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, prova a fare un punto molto sintetico e però esaustivo su ciò che riguarda – citando il sottotitolo – «l’informazione e la critica teatrale in rete». Si parla fin dalla copertina di «nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici»; si parte dai fondamentali del pensiero critico – dall’antica Grecia di Aristotele, passando dalla critica come atto politico, fino a sintetizzare il complesso scenario postmoderno.
Nel secondo capitolo – È possibile una critica oggettiva? – i due autori passano in rassegna i filari teoretici e retorici degli ultimi secoli, cogliendo i grappoli principali e mettendo alla prova la metamorfosi della società con quella del pensiero, sempre sotto il lume del teatro come «arte politica per eccellenza», per dirla con Hannah Arendt.

Per spostare poi l’attenzione allo specifico della critica, gli autori esaminano in brevi paragrafi i principali cambi di paradigma introdotti dal digitale, prendendo a esempio l’informazione e la produzione di pensiero attorno alle arti come espressione culturale in grado di raccontare la storia di un paese e anche di quelli che lo circondano, in un “presente continuo” che sembra abbattere violentemente ogni forma di possibile storicizzazione. Un attento lavoro sui dati offre uno specchio dei numeri e della magnitudo delle più recenti rimediazioni, mentre un’impegnata messa in riga di glossari e tassonomie sono in grado di inquadrare i cambiamenti all’interno del sistema del giornalismo culturale.
Lo studio invita poi il vivace panorama della critica italiana delle ultime due generazioni a farsi caso di studio, arricchito poi dalla pubblicazione su Ateatro.it delle interviste integrali, utili a fotografare lo stato dell’arte del mestiere e della funzione del critico, interrogando una pluralità di sguardi e professionalità.

Il pregio di questa pubblicazione – che apre la collana Lo spettacolo dal vivo, per una cultura dell’innovazione – è la sua agilità e generosità nell’offrire i riferimenti della letteratura fondamentale, divenendo utile a chi voglia affacciarsi su un panorama che si intuisce ben più complesso, orizzontale e multidisciplinare. Dietro a quell’impero del digitale, che tanto ci alimenta quanto ci affama, si nascondono infatti strutture di mercato (come qui ben evidenziato), ma anche una più fitta nebbia di mutamento antropologico, che attende ancora di essere realmente attraversata.

Sergio Lo Gatto

DIONISO E LA NUVOLA
L’informazione e la critica teatrale in rete: nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici
di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino
editore FrancoAngeli, Milano
pagine 190
anno 2017
ISBN 978-88-917-5323-6
prezzo € 23,00
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Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto è giornalista, critico teatrale e ricercatore. È stato consulente alla direzione artistica per Emilia Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale dal 2019 al 2022. Attualmente è ricercatore presso l'Università degli Studi Link di Roma. Insegna anche all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, alla Sapienza Università di Roma e al Master di Critica giornalistica dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma. Collabora alle attività culturali del Teatro di Roma Teatro Nazionale. Si occupa di arti performative su Teatro e Critica e collabora con La Falena. Ha fatto parte della redazione del mensile Quaderni del Teatro di Roma, ha scritto per Il Fatto Quotidiano e Pubblico Giornale, ha collaborato con Hystrio (IT), Critical Stages (Internazionale), Tanz (DE), collabora con il settimanale Left, con Plays International & Europe (UK) e Exeunt Magazine (UK). Ha collaborato nelle attività culturali e di formazione del Teatro di Roma, partecipato a diversi progetti europei di networking e mobilità sulla critica delle arti performative, è co-fondatore del progetto transnazionale di scrittura collettiva WritingShop. Ha partecipato al progetto triennale Conflict Zones promosso dall'Union des Théâtres de l'Europe, dove cura la rivista online Conflict Zones Reviews. Insieme a Debora Pietrobono, è curatore della collana LINEA per Luca Sossella Editore e ERT. Tra le pubblicazioni, ha firmato Abitare la battaglia. Critica teatrale e comunità virtuali (Bulzoni Editore, 2022); con Matteo Antonaci ha curato il volume Iperscene 3 (Editoria&Spettacolo, 2018), con Graziano Graziani La scena contemporanea a Roma (Provincia di Roma, 2013). [photo credit: Jennifer Ressel]

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