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Il teatro ecosostenibile viaggia in bicicletta

Altri Mondi Bike Tour è il progetto teatrale ecosostenibile itinerante di Valerio Gatto Bonanni, Mauro Milone e Guido Bertorelli che in estate parlerà di sostenibilità ambientale in giro per le città italiane. Intervista

 

https://www.facebook.com/altrimondibiketour
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Non tutte le esperienze teatrali riescono a sopravvivere, anzi, molto spesso siamo testimoni proprio della loro lenta e graduale crisi che le conduce al dissolvimento. Altre invece sembrano scomparire solo apparentemente per poi riprodursi attraverso una nuova gemmazione, casomai embrionale, forse ancora bisognosa di maturazione, ma senza dubbio rappresentante di una nuova, altra, vitalità. Così l’esperienza del Valle Occupato, e poi della Fondazione Teatro Valle Bene Comune, – dalla quale attendiamo ancora futuri sviluppi e che a dispetto di molte promesse resta ancora chiuso dall’uscita degli occupanti nel 2014  – oltre al valore artistico, etico e politico che è stata in grado di produrre, è riuscita a creare prima di tutto una rete sinergica di relazioni. In questa trama di conoscenze si sono incontrati Valerio Gatto Bonanni, Mauro Milone e Guido Bertorelli, ora impegnati nel progetto Altri Mondi Bike Tour, che nei prossimi mesi di giugno e luglio attraverserà i luoghi più belli, e più problematici, della Penisola portando in bici un “teatro sostenibile” che parla di ambiente. Durante le prove nelle sale di Spin Time Labs – «cantiere di rigenerazione urbana» attivo sul territorio che offre spazi di prove a compagnie teatrali e organizza attività e corsi per adulti e bambini – abbiamo incontrato i tre ideatori per farci spiegare come stanno procedendo nella strutturazione di questa iniziativa, che è inoltre possibile sostenere attraverso una raccolta fondi ancora attiva.

Com’è nata l’idea di Altri Mondi Bike Tour e come avete unito le vostre diverse esperienze?

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L’idea nasce dal desiderio di guardare all’esperienza del Valle Occupato come alla possibilità di una pratica di azione, sostenuta da quelle argomentazioni di carattere politico, civile, etico e soprattutto performativo che abbiamo affrontato durante quel periodo. Tutto ciò poteva essere messo su una bici e portato fuori, portato nelle piazze. È proprio nelle piazze che il teatro di oggi deve ritornare. La bicicletta è il mezzo: simbolo di sostenibilità, ambientalismo, cooperazione e, sopra ogni cosa, di alternativa.

Sono entrata in sala e Mauro (Milone) stava studiando; quali sono le vostre fonti e su quali materiali state lavorando?

Il materiale consultato è vastissimo, e ora ci troviamo proprio nella fase più difficile, quella che trasforma le fonti usate in questo strano linguaggio scenico itinerante. Il primo passo fondamentale è stato infatti quello di suddividere i diversi ambiti tematici che volevamo affrontare: biologia, etologia e esobiologia, ovvero la biologia che studia i possibili pianeti al di fuori del sistema solare. Illuminanti sono stati per noi i testi Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale, L’intelligenza morale degli animali e Il libro dell’ignoranza sugli animali scritto da due biologi divulgatori anglosassoni che hanno reso il linguaggio scientifico della zoologia accattivante e curioso: a proposito, sapevi che un albatros può volare per dieci anni senza mai fermarsi?

E voi, qual è il vostro ruolo?

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Non volevamo correre il rischio di fare i predicatori o i moralisti di turno, quindi ci siamo approcciati ai materiali e al modo in cui li avremo resi scenicamente sempre distaccandocene con ironia. Il nostro non è un approccio frontale ma il risultato di una distanza; vogliamo attuare una distanza di specie. Siamo una sorta di “scienziati ghostbusters” che umilmente cercano di smantellare l’antropocentrismo della razza umana, per poter imparare a vivere in armonia con le altre specie. Del resto, potremmo non sopravvivere alla selezione naturale e Madre Natura potrebbe non risparmiarci dal pericolo di estinzione.

Drammaturgicamente parlando come si organizzerà il vostro spettacolo in bici?

Crediamo che il nostro sia un “discorso performativo” già a partire dalla scelta di spostarci sulle due ruote. La parte della carovana – alla quale potrà unirsi chiunque incontreremo nel nostro percorso e vorrà seguirci – non ha una drammaturgia, una volta arrivati nel luogo che ci ospita è lì che avrà inizio e fine lo spettacolo, il resto che lo precede appartiene al viaggio. Per lo spettacolo in sé ci sarà ovviamente un bordone drammaturgico predefinito, ma la struttura si presterà all’improvvisazione a seconda del tipo di relazione che instaureremo col luogo ospitante.

Quali saranno le tappe?

Partiremo i primi di giugno dalla Sicilia per poi risalire. Abbiamo già fissato dei luoghi ma siamo pronti e disposti a cambiarli sia perché vogliamo scoprirli nel tragitto, sia perché auspichiamo che gli incontri che faremo possano farci cambiare strada. Tutto è in itinere.

Dal punto di vista tecnico-ecologico invece, cosa state sviluppando?

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Siamo in contatto con Raniero Terribili di Mobile Green Power, ingegnere attentissimo alle tematiche ambientali. Insieme abbiamo cercato di creare qualcosa ad hoc che fosse pratica, ecologica e allo stesso tempo spettacolare. Ciascuno spettacolo sarà infatti a impatto zero: una batteria accumulerà energia tanto dalle pedalate della carovana che da quelle degli spettatori che durante le serate inviteremo a salire sulla bicicletta. Ci piace immaginarla come una carovana di cooperazione ecologica.

Come affronterete l’emergenza ambientale di alcune delle zone che attraverserete?

Siamo stati scelti dai comitati cittadini attivi in queste zone, sono proprio loro che vogliono puntare l’attenzione sulle problematiche ambientali. Vogliamo che il nostro modo di fare teatro, che i nostri racconti, possano venire incontro alle esigenze dei luoghi che ci ospiteranno. Lo scopo di Altri Mondi Bike Tour è quello di fare rete e creare aggregazione in quei posti dove ci sono ora delle resistenze, attraverso una modalità simpatica, e sostenibile, di fare teatro.

Lucia Medri

ALTRI MONDI BIKE TOUR

un progetto di Valerio Gatto Bonanni, Mauro Milone, Guido Bertorelli

Collaborazioni

A Sud Onlus, Terra! onlus, Rebike Altermobility, Legambiente Onlus, Associazione Ciclonauti, Salvaiciclisti-Roma, FIAB Onlus, Comune-info, Italia Che Cambia

Sponsor
Italia che cambia –  Comune-info, Bikenbike cicloturismo social Cooperativa Sociale Le mille e una notte, LeaderFox Italia

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Lucia Medri
Lucia Medri
Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Regione Lazio, laureata al DAMS presso l’Università degli Studi di Roma Tre con una tesi magistrale in Antropologia Sociale. Dopo la formazione editoriale in contesti quali agenzie letterarie e case editrici (Einaudi) si specializza in web editing e social media management svolgendo come freelance attività di redazione, ghostwriting e consulenza presso agenzie di comunicazione, testate giornalistiche, e per realtà promotrici in ambito culturale (Fondazione Cinema per Roma). Nel 2018, vince il Premio Nico Garrone come "critica sensibile al teatro che muta".

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