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HomeIn evidenza2Crisalide Festival 2014 Programma (Forlì,11-14 settembre)

Crisalide Festival 2014 Programma (Forlì,11-14 settembre)

CRISALIDE FESTIVAL 2014
XXI EDIZIONE
11-14 SETTEMBRE
Ex Filanda Maiani – via Orto del fuoco 3, Forlì
Palazzo Albertini –  piazza A. saffi 50, Forlì

PROGRAMMA

 

giovedì 11 settembre

h 21.00 e 22.30 – Masque teatro 
THE DECISION*
_teatro
The Decision si ispira al dramma didattico La linea di condotta [Die Massnahme] di Bertolt Brecht.
Quattro agitatori provenienti dalla Russia comunista varcano il confine cinese con lo scopo di portarvi i classici della rivoluzione, lotta contro lo spontaneismo per una coscienza di classe. Sarà proprio il sentimento di compassione per le miserrime condizioni del proletariato cinese ad indurre “il giovane compagno” a tradire l’avventura rivoluzionaria e a costringere i componenti del gruppo a sopprimerlo. Al ritorno in patria i quattro agitatori si sottoporranno al giudizio del Partito, nel dramma di Brecht identificato nel “coro di controllo”.

 

venerdì 12  settembre

h 21.00 – Masque teatro
THE DECISION*_teatro
h 22.15 – Raimondo Guarino
BRECHT DIDATTICO. AZIONE CORO SACRIFICIO
Nella prima metà del XX secolo, la pratica dei sacrifici umani in Europa non suscitava obiezioni ma discussioni sulla persuasione della vittima. La domanda sostanziale era: come si producono individui disposti a morire per la causa comune? I testi che Brecht definì drammi didattici sono esperimenti sull’eroismo richiesto dalla causa comune della trasformazione del mondo. I drammi didattici, e primo fra tutti Die Maßnahme (1930), furono pensati come mezzi di produzione dell’attore sociale adeguato alla drammaturgia del sacrificio politico. Brecht, interprete critico della fisiologia modernista per cui l’uomo futuro è annientamento dell’individuo e imitazione della macchina, compose la versione comica e tragica della trasformazione. In questo intervento, oltre a richiamare alcuni stadi della genealogia morale, teatrale e politica del sacrificio umano nel Novecento, si spiegano le condizioni dell’operazione pensata a Berlino nel 1930 da Brecht, dal musicista Eisler e da un gruppo di attori-agitatori. Die Maßnahme, La decisione come rito iniziatico e rivoluzionario: la trasmutazione dell’opera dell’attore nella pedagogia dell’azione politica e lo spettacolo come espressione corale della coscienza di classe nelle sue estreme conseguenze.

 

sabato 13 settembre

h 21.00 – F. Cambria, F. Leoni, R. Ronchi, C. Sini
PRAXIS
“Perché non è, questa mia, una scienza come le altre: essa non si può in alcun modo comunicare, ma come fiamma s’accende da fuoco che balza: nasce d’improvviso nell’anima dopo un lungo periodo di discussioni sull’argomento e una vita vissuta in comune, e poi si nutre di se medesima”.(Platone, Lettera VII)

 

h 22.00 – Habillé d’eau
STRUTTURE ELEMENTARI DELL’AZIONE
_danza
Un fatto volto a esplorare con azioni concrete l’insorgere dell’immagine a partire dal dato. Un’interrogazione sul nascere dell’immagine alla percezione attraverso l’attuarsi di una presenza, di un meccanismo, di una manomissione. Non un incontro teorico né una esibizione. Un tempo fluido di esercizio.
Romeo Castellucci e Silvia Rampelli operano in via ipotetica. Un’azione elementare posta in essere N volte assume a ogni successiva attuazione una condizione che ne determina dinamicamente la forma. La costruzione letterale e progressiva genera sistemi percettivi: l’evento mentale della rappresentazione. Corpo dell’esperimento è la materia performativa, luogo dell’esperimento è il piano di proiezione dello spettatore, il passaggio dal dato semplice alla rappresentazione del dato. L’impegno è a non dissimulare nulla, a rendere osservabile ogni passaggio del processo. Come un prestigiatore che nell’illustrare il proprio trucco generi nondimeno illusione. – Cerco un’azione elementare che non comporti e non dispieghi alcuna virtù. – E’ giusto, io comincio sempre con l’entrata in palcoscenico. “Entrare”, violare e essere violati, allo stesso tempo. Entrare in palcoscenico significa penetrare nella sostanza. – In questo momento penso al passaggio dalla posteriorità alla frontalità (verso/recto), che riverbera questioni in materia di processi epifanici e processi della rappresentazione.
h 23.00 – Eleonora Sedioli
IL PRESENTE_ performance
Una lamiera metallica è sospesa su pistoni pneumatici che ne variano il profilo imponendole perimetri variabili. La figura aderisce alla sinusoide d’acciaio, ne coglie le variazioni. Il movimento respiratorio della macchina impone nuove ed impensate geometrie restringendo ed allargando a dismisura il paesaggio corporeo.

 

domenica 14 settembre

h 19,30 – Simona Bertozzi / Nexus
OBLIQUE appunti coreografici_danza
Oblique è una stesura di orme.
Un tracciato di volumi e geometrie esposti alla pura estensione.
Che sia il passaggio di un animale sconosciuto o l’orbita di un astro solitario, che sia il gesto reiterato dell’atleta o della danza Powhiri delle donne Maori, quello che si deposita nello spazio sono i frammenti di un’interrogazione del corpo. Immagini, sfibrate, esplose, che risorgono in singulti d’azione, fraseggi incompleti, ostinazioni dinamiche, attraversamenti, piegamenti, profili, staticità. Lo spazio si ripropone come un orizzonte che è varco e soglia al contempo.
Espulsione e ingresso delle figure.
Dalle sue fessure si danno, obliquamente, le apparizioni.
h 20,30 Enrico Pitozzi
PRISMA
PRISMA è un gesto del pensiero, la traccia del corpo che manca. Una forma di congedo.
L’atto di pensiero ha una sua temperatura: in accordo con le sfumature della sera, al limite dell’impercettibile, prendere parola per rendere al pensiero il suo colore, al corpo il suo bagliore, al movimento la sua vibrazione.
PRISMA è un pensiero del corpo che si misura con le sue intensità, fratture e torsioni, con una gamma infinita di variazioni, effetti ed efferenze, maniere e modi d’essere che disegnano gradi di presenza.
PRISMA è un pensiero a tarda sera, un’entità leggera tra tutte le cose leggere, l’impressione di una figura in controluce: ciò che resta è un quasi-nulla consegnato alla soglia del finito. Ciò che resta è un’andatura del tempo, un’evanescenza di inaudita precisione.

 

h 21,30 – ErosAntEros
SULLA DIFFICOLTA’ DI DIRE LA VERITA’_teatro
Lo spettacolo prende avvio da un saggio politico-letterario di Bertolt Brecht dal titolo Cinque difficoltà per chi scrive la verità. Scritto nel 1934, dopo l’avvento di Hitler al potere, esso è stato per il drammaturgo tedesco inesilio quasi un manuale di strategia militare attraverso cui enunciare le regole programmatiche per dire la veritàai deboli e combattere la menzogna dei potenti.
ErosAntEros decide di divulgare questo testo assieme ad alcune poesie di Brecht legate al tema della “difficoltà di dire la verità” all’interno di una forma tutta concentrata sul piano sonoro-vocale e l’esecuzione dal vivo, della performance vocale di Agata Tomsic, in scena, e del live electronics di Davide Sacco, dalla consolle in regia.

* prenotazione obbligatoria – posti limitati

 

12-13-14 settembre / Palazzo Albertini

h 18 > 20.30
mostra fotografica di Luca Del Pia
a cura di Adele Cacciagrano
Il giudizio della bellezza
Sguardo di corpi in auto-rappresentazione

info: www.crisalidefestival.eu

 

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