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Materiali per un osservatorio critico. Nuove esperienze di drammaturgia 2012 – Residenza Idra

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Raccogliamo in questa pagina i materiarli critici emersi all’interno del progetto Urgenze promosso da Teatro Inverso, Teatri di Vetro e Campo Teatrale. Scelti tramite bando, 7 giovani autori hanno potuto seguire  per 3 giorni un workshop intensivo tenuto da Stefano Massini. Il progetto terminerà con la stesura di nuove drammaturgie ispirate da L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud. Un testo verrà scelto e messo in scena. Parte della redazione di TeC (Andrea Pocosgnich, Sergio lo Gatto e Simone Nebbia) ha accompagnato il percorso affiancando la pratica teatrale con la scrittura critica.

Scritture sceniche o costruzioni letterarie? Drammaturgie del presente

di Lo Gatto/Nebbia/Pocosgnich
È ormai assodato: non si può parlare più al singolare, l’aggettivo “contemporaneo” va declinato al plurale. In un panorama nazionale frammentato e vivissimo, le pratiche del fare e del creare teatro si trovano ad essere non solo variegate ma molte volte in totale contraddizione tra loro. Se alcune di queste modalità di ricerca si esprimono principalmente nel cosiddetto teatro immagine, ovvero in pratiche della visione che trovano il proprio fondamento in costruzioni iconografiche declinate in strutture e compartimenti performativi, si assiste allo stesso tempo anche a un rifiorire della drammaturgia testuale. Nei suoi momenti più alti e riusciti la ricerca sulla parola, addentrandosi anch’essa nei territori della performance e dell’immagine, diventa scrittura scenica. In un recente articolo su Lucia Calamaro, esponente di spicco della nuova drammaturgia – apparso nel numero di febbraio 2012 dei Quaderni del Teatro di Roma, il giornalista e critico teatrale Graziano Graziani ne introduce così il lavoro… Continua a leggere su Network Drammaturgia Nuova

Drammaturgie per un’interpretazione reale dei sogni.

Alcune considerazioni intorno al workshop di Stefano Massini
di Andrea Pocosgnich
La forza teatrale insita d’altronde nel sogno è stata già più volte messa in evidenza, su tutti si pensi ad Artaud che sull’utilizzo o meno della parola in teatro  affermava «non si tratta di sopprimere la parola articolata, ma di dare alle parole all’incirca la stessa importanza che esse hanno nei sogni». Nonostante il punto di partenza, apparentemente lontano dal quotidiano e dalla realtà che ci circonda, ovvero il manuale di Freud, la direzione è invece un tracciato ben preciso tra le contraddizioni della nostra epoca. In questo senso una delle affermazioni più importanti di Stefano Massini – intento più a preparare un terreno fertile sul quale far germogliare il talento dei 7 giovani drammaturghi presenti al workshop che insegnargli modalità o tecniche di scrittura – è relativa proprio al ruolo del teatro inteso come «un sismografo che registra ciò che accade fuori»… Continua a leggere su Network Drammaturgia Nuova

Frammenti di sogno. Trasformarsi in un drammaturgo

di Sergio Lo Gatto
Sette giovani drammaturghi raccolti in una sala prove attorno a colui che, in tre sessioni di lavoro ad alto contenuto di ispirazione, più che un parlatore, più che un mentore, più che un pedagogo si rivelerà essere semplicemente un cercatore. Marcato accento fiorentino, diaframma sempre in tensione, una copia de L’interpretazione dei Sogni di Freud che gli spunta da una tasca della giacca di velluto beige, scarponi che ne hanno viste di belle e berretto abbandonato sul cappotto di cammello, qualche sedia più in là. Questa la prima immagine, l’ultima lui che si lascia alle spalle il gruppo degli scrittori con una raccomandazione, di non inviare alcuna stesura prima di un mese e mezzo. «Vorrei che lasciaste sedimentare le idee», spiega.
Le idee. In un mazzo di ore questa parola ha assunto mille sensi diversi. Trarre un testo teatrale da una delle maggiori opere di Freud è cosa ardua… Continua a leggere su Network Drammaturgia Nuova

Leggi anche Atlante XV – La drammaturgia secondo Freud di Simone Nebbia

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