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La pausa silenziosa di gruppo nanou

Esiste un territorio arduo da percorrere per i suoi confini ristretti, fuggevoli e mai ben definibili; una zona allo stesso tempo vastissima ma senza terra da calpestare. Per uscirvi si deve attraversare una sottile linea, una specie di soglia invisibile: dalla sterminata distesa del pensiero si giunge all’azione, ma oltrepassando una sospensione, quell’attimo che segue l’intenzione e precede il movimento. Una frazione temporale a cui solitamente non si fa neanche caso, tanto è marginale. È lo spazio bianco che lega due parole sulla carta, sono le virgole, la punteggiatura; sono le pause, dove a volte si nasconde il vero significato di ciò che si esprime fisicamente e verbalmente; sono i silenzi e le attese, appese, che diventano l’intensità e la carica per compiere un’azione postuma.


Gruppo nanou
indaga questa sospensione, la stasi prima del movimento, lo spazio indicibile e inconsistente ma significante che lega l’intento mentale all’azione fisica. In Sport la performer Rhuena Bracci è una ginnasta alla ricerca della perfezione del gesto, di una pulizia coreografica e una precisione che coniughi forza e delicatezza, potenza ed eleganza.

Continua la lettura su Il Tamburo di Kattrin

Carlotta Tringali

Leggi tutti gli articoli sul Festival Ipercorpo 2011

Questo contenuto è parte del progetto Situazione Critica
in collaborazione con Il Tamburo di Kattrin

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