Vico Quarto Mazzini
Dissènten
Spettacolo finalista al “Premio Kantor 2010”- Teatro CRT Milano
drammaturgia Gabriele Paolocà
diretto e intrepretato da Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolocà
sound design Dario Tatoli light design Valentino Logorio scenografia Michele Ferrieri
Due uomini fuoriescono dal buio e ciascuno nella sua cella, cominciano le regolari procedure che regolano il particolare habitat di un bagno: guanti di lattice e perlustrazione.
Parole e respiri sono l’unico mezzo di comunicazione.Tre cessi. Tre loculi accessoriati. Un luogo oscuro, un “non luogo” che potrebbe essere dovunque: da un autogrill ai sotterranei di Montecitorio. Un luogo ideale per parole che non possono avere spazio altrove, perchè troppo esplicite, fatalmente vere.
Ma questa volta i due non sono soli.
Nel loro linguaggio cifrato appare l’ombra di un’organizzazione più grande. I due sembrano avere ruoli diversi: si intuisce che uno ha il compito di regolare le attività dell’organizzazione e l’altro di promulgarle.
Rumore di passi che si avvicinano. Una terza deformità si appresta ad occupare quel bagno rimasto vuoto: quello centrale, quello del potere.
L’organizzazione si sente minacciata da forze esterne che si stanno organizzando per far declinare il suo potere.
Per combattere questa minaccia il consiglio direttivo dell’organizzazione, “Il Collegio dei tribuni”, decide di avviare una strepitosa iniziativa. Per far si che questo progetto si realizzi c’è bisogno di una concreta azione giudiziaria e mediatica. Un’azione nel perfetto stile dell’organizzazione: sottile e sotterranea, compiacente ed impositiva.