banner NidPlatform 2024
banner NidPlatform 2024
banner NidPlatform 2024
HomeArticoliFestival: reportage e articoli"Waiting for Orestes: Electra" al Napoli Teatro Festival

“Waiting for Orestes: Electra” al Napoli Teatro Festival

elettra-piccolaQualcuno inizia già a paragonarlo al Festival d’Avignone, tutti gli operatori teatrali comunque hanno gli occhi puntati verso Napoli. In questo momento la capitale campana è il l’ombelico dell’universo teatrale italiano e non solo.
Effettivamente i numerosi spettacoli, il grande impegno produttivo e comunicativo, già alla seconda edizione, hanno creato una manifestazione che rischia di diventare la più importante d’Italia.

Nonostante si chiami Napoli Teatro Festival Italia, l’apertura agli artisti esteri è completa e determinante, quest’anno oltre a nomi come Metthew Lenton, Matej Filipcic, Miguel Narros, Matthias Langhoff, Ali Zaidi e Lambert Wilson, il festival partenopeo ospita Tadashi Suzuki. E’ uno dei maggiori registi della scena giapponese, ma il suo ruolo in patria è stato di primo piano anche per il lavoro svolto nell’ambito della promozione culturale, Suzuki ha infatti portato in Giappone personaggi del calibro di Tadeusz Kantor e Bob Wilson facendo conoscere al suo paese alcune tra le massime ricerche performative occidentali.

Proprio con un archetipo culturale occidentale si confronta Tadashi Suzuki al Napli Teatro Festival: Elettra da Euripide. Il regista giapponese, che ha intitolato il lavoro Waiting for Orestes: Electra, immagina la protagonista dello spettacolo “in solitudine, completamente muta, in un ospedale”.
Suzuki parlando della sua Elettra spiega:

Tutto quello che vuole è la vendetta nei confronti di chi l’ha ridotta in questo stato, ossia la madre che l’ha abbandonata. Quest’aspirazione è diventata una fantasia oscura, sempre più morbosa per via dell’impossibilità di realizzare la sua vendetta. Qual è il legame, ci si potrebbe chiedere, fra questo progetto e le sofferenze di Elettra descritte dai tragediografi dell’Antica Grecia? Credo che le agonie dello svuotamento spirituale a cui è sottoposto ogni paziente di un ospedale – condizione in cui è inevitabilmente intrappolato – siano identiche, indipendentemente dal luogo e dal tempo. Il mio lavoro registico è stato caratterizzato dall’urgenza che sentivo di enfatizzare il fatto che nessuna creatura umana, in qualsiasi tempo e spazio, è immune dal rischio di avere una vita altrettanto folle e atroce.

Waiting for Orestes: Electra
da Euripide, Hugo von Hofmannsthal
regia Tadashi Suzuki
produzione SCOT Suzuki Company of Toga
con il sostegno di Agency for Cultural Affairs – Government of Japan
Prima europea
Lingua giapponese, coreana, (con sopratitoli in italiano)

in scena
19, 20, 21 giugno (ore 20.00)
durata 75′
Teatro Mercadante Teatro Stabile di Napoli – Napoli Teatro Festival

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Medea’s Children di Milo Rau. Il sesto atto della tragedia

Recensione. Milo Rau alla Biennale Teatro 2024 ha portato in prima nazionale l'ultimo capitolo di un ciclo in cui i fatti di cronaca dialogano...