Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
HomeCordelia - le RecensioniLA SCATOLA DEI BISCOTTI (di M. de Giovanni, Regia A. Renzi)

LA SCATOLA DEI BISCOTTI (di M. de Giovanni, Regia A. Renzi)

Questa recensione fa parte di Cordelia di dicembre 23

Dio, o chi per lui, ce ne scansi e liberi dai detentori del “potere” culturale di questo Paese (e di Napoli soprattutto!). Difficilmente si può trattenere la frustrazione dopo aver subito la grottesca intromissione dell’ingombro immaginativo qualunquista e piccolo borghese da RAI 1, col suo portato ideologico pericolosamente banale in cui Maurizio De Giovanni, che è uno degli esponenti più in voga di questo ingombro immaginativo, alimenta la sua penna. La scatola di biscotti rielabora alcuni elementi della tradizione eduardiana, o comunque se ne lascia suggestionare da quelli, senza però toccarne le estreme profondità. Marina Confalone è una agente dello spettacolo che torna a casa, in un paese meridionale, per il funerale della madre (Chiara Baffi) che non vede da svariati decenni; da sola in casa (un delizioso salotto realizzato da Lino Fiorito, tanto caro e chiaro nella memoria di moltissimi), si lascia andare a una lunga conversazione con sé stessa e con i fantasmi del suo passato. Da qui, uno stereotipo dopo l’altro utile solo a solleticare la gola del pubblico. I personaggi sono delle sagomette a una dimensione e non hanno troppo che coinvolga o stupisca; in questa dinamica, che non è assolutamente ingenua per quanto manca di spessore e correttezza, i personaggi femminili sono le vittime ideali: la donna ricca, frigida e infelice ma che riscopre la gioia negli affetti della famiglia; la mamma meridionale che nasce vive muore per i figli; la bella ragazza, un po’ semplice e stupidina, ma di ottimi sentimenti (tant’è che con quello «stacco di coscia» mica è uno stereotipo lei: vuole una famiglia e si fa una bella numerosissima famiglia, di cui lei, giovane ancora, è madre, nonna e bisnonna!). Gli uomini non fanno una fine migliore: lo stronzo e il dolcissimo amore di gioventù (Andrea Cioffi che è un ottimo e stimabile professionista, come attore e autore, merita visibilità molto più adatte alla sua persona). Nessuno si salva, nemmeno il povero pesce rosso chiuso in quella minuscola palla. (Valentina V. Mancini)

Visto a Teatro San Ferdinando; Crediti: Di Maurizio de Giovanni; Regia Andrea Renzi; Con Marina Confalone, Chiara Baffi, Andrea Cioffi, Silvia D’Anastasio; E con le voci registrate di Tony Laudadio e Andrea Renzi; Scene Lino Fiorito; Disegno luci Carmine Pierri; Video e foto di scena Serena Petricelli; Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale;

Cordelia, dicembre 2023

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Il contemporaneo è ancora il futuro

Un viaggio nel festival dedicato alle nuove generazioni diretto da Fabrizio Pallara e programmato dal Teatro di Roma negli spazi di Torlonia e India. IL...