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Workshop intensivo con Giuliano Scarpinato. #sponsor

Schnitzler Suite – Attorno a Girotondo di Arthur Schnitzler

Workshop intensivo con Giuliano Scarpinato

12 – 16 giugno h 10/17.00 

LAB121 Corso di Porta Romana 121, Milano

Accesso su selezione inviando 2 foto (figura intera e ritratto) e CV o bio teatrale entro il 30 maggio

Per informazioni sui costi e candidature: formazione@lab121.it

 

Nel 1920, finalmente libero dalla morsa della censura tedesca, Girotondo di Arthur Schnitzler viene rappresentato per la prima volta a Berlino con la regia di Max Reinhardt. Lo spettacolo turba le coscienze, suscita un gigantesco scandalo e causa all’intera compagnia un processo per pornografia. Il resto, si sa, è storia del teatro e della letteratura.

Cosa resta oggi, in mezzo più di un secolo di rivoluzione del costume sessuale e amoroso, di quest’opera? Il suo meccanismo drammatico e le sue strutture profonde, fatte di coazione a ripetere, pulsione erotica e autodistruttiva, esplosione delle maschere sociali, resistono alla prova del tempo?

Schnitzler suite prenderà le mosse dal testo del grande autore austriaco per fare un viaggio dentro al mistero dei corpi e delle loro richieste, al bisogno d’amore e all’incapacità di dirlo.

 

Giuliano Scarpinato è regista, drammaturgo, sceneggiatore, attore. Nel 2006 consegue la laurea in lettere moderne all’Università di Palermo con una tesi sul teatro di Pier Paolo Pasolini. Nel 2009 si diploma come attore alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Prende parte come attore e performer a numerose produzioni, diretto da Emma Dante, Carlo Cecchi, John Turturro, Giancarlo Sepe, Glauco Mauri, Andrea Baracco, Cristina Pezzoli e altri. Nel 2012 studia al Susan Batson Studio di New York. Nel 2014 debutta come autore e regista con lo spettacolo Fa’afafine, storia del “gender fluid child” Alex White, che vince il Premio Scenario Infanzia, il Premio Infogiovani 2015, l’Eolo Award 2016. Nel 2015 cura per il festival “Dionisiache” di Segesta la regia e l’adattamento drammaturgico di Elettra di Hugo von Hofmannsthal, in scena per due stagioni successive al Teatro Greco di Segesta e vincitore nel 2016 del Premio Attilio Corsini. Nel 2017 scrive con Gioia Salvatori e dirige Alan e il mare, dedicato al profugo siriano Alan Kurdi, e Se non sporca il mio pavimento – un mélo, ispirato all’episodio di cronaca nera dell’omicidio Rosboch, che debutta al Romaeuropa Festival. Nel 2018 scrive e dirige per il Teatro di Marsala ‘A Supirchiarìa, da “I Pugnalatori” di Leonardo Sciascia. Nel maggio 2019 Fa’afafine debutta a Parigi al Theatre de Montreuil, all’interno della programmazione del Theatre de la Ville hors le murs. In maggio 2021 debutta A+A. Storia di una prima volta, sull’educazione sessuale degli adolescenti italiani, che vince l’anno dopo la menzione come miglior spettacolo per il pubblico adolescente ai Premi Eolo 22.  È vincitore del Premio Solinas 2021 con la sua prima sceneggiatura, La Gioia, scritta con Benedetta Mori e la partecipazione di Chiara Tripaldi. In febbraio 2022 debutta il trittico Favola Personale, ispirato alla filmografia del cineasta greco Yorgos Lanthimos. Nel 2023 debutteranno Il tempo attorno, storia di una coppia di magistrati e un giovane figlio tra gli anni 80 e la fine del processo Andreotti, di ispirazione autobiografica, e All about Adam, primo progetto interamente coreografico sulle nuove forme dell’identità maschile. Attualmente è a lavoro sul suo secondo film.

 

 

 

 

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