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BODY TEACHES (di Roberto Zappalà)

Questa recensione fa parte di Cordelia, maggio 2023

Foto Serena NIcoletti

Il FIC Fest 2023 si è concluso negli spazi di Scenario Pubblico a Catania con la prima assoluta di Body teaches di Roberto Zappalà: in scena 8 danzat* della Compagnia Zappalà Danza e 13 elementi dell’ensemble d’archi dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini, con il coordinamento musicale di Alessandro Cortese. L’evento fa parte della collaborazione tra l’ente lirico etneo e Scenario Pubblico siglato nel protocollo d’intesa Be resident: nella città la danza. Il lavoro sul territorio di questo Centro di Rilevante Interesse siciliano è davvero impressionante, ogni volta che ci torno mi sembra di riconoscere una ‘casa’ più grande. Tanto lavoro ripaga e ripagherà sempre più. Anche la compagnia in questi ultimi anni si è rinnovata ed è cresciuta moltissimo, in presenza e in qualità, perché attorno ha un sistema tecnico ed economico virtuoso fatto di condivisione e di cura, tra formazione e produzione, che la sostiene e che la favorisce in ogni modo. Tutto il lavoro sembra già convergere in una forte consapevolezza di che cosa può essere un centro coreografico nazionale. Body teaches è un progetto che sarà destinato soprattutto alle scuole catanesi perché esemplificativo del linguaggio di questa compagnia. Ma propone anche un’esperienza fondativa: quella della performance danzata con la musica eseguita dal vivo, e tutta la complessa trasversalità e la pluralità di competenze necessarie a questi processi compositivi e interpretativi. E non vorremmo parlare d’altro. Il programma musicale (da Biber a Beethoven e Vivaldi) è costruito secondo una precisa drammaturgia, anche decostruttiva e ostentatamente impura, in un contagio continuo tra il beat dei corpi e le misure musicali nonché vocali, grazie agli interventi della soprano Marianna Cappellani. In uno spazio stracolmo di pubblico su tutti i lati del perimetro (ma tutto il festival ha registrato presenze massime e manifestazioni continue di apprezzamento), la consegna del pubblico è immediata perché tutto qui è complice, nulla sembra essere capace di resistere all’evento che accade. (Stefano Tomassini)

Visto al FIC Fest 2023, Scenario Pubblico. Crediti Compagnia Zappalà Danza e Ensemble dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini; ideazione, regia e coreografia Roberto Zappalà; coordinamento musicale Alessandro Cortese; danzatori: Giulia Berretta, Andrea Rachele Bruno, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Alessandra Verona, Erik Zarcone; assistente Fernando Roldan Ferrer; Ensemble dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini, violini primi: Salvatore Domina, Massimo Cipria, Giulia Giuffrida, Marco Mazzamuto; violini secondi: Marcello Spina, Giovanni Cucuccio, Ricardo Urbina, Simone Molino; viole: Giovanni Casano, Vincenzo Sequenzia, Roberta Bullace; violoncelli: Andrea Waccher, Antonio Di Credico; soprano Marianna Cappellani; direzione tecnica Sammy Torrisi.

oni su Cordelia, maggio 2023

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Stefano Tomassini
Stefano Tomassini
Insegna studi di danza e coreografici presso l’Università Iuav di Venezia. Nel 2008-2009 è stato Fulbright-Schuman Research Scholar (NYC); nel 2010 Scholar-in-Residence presso l’Archivio del Jacob’s Pillow Dance Festival (Lee, Mass.) e nel 2011, Associate Research Scholar presso l’Italian Academy for Advanced Studies in America, Columbia University (NYC). Dal 2021 è membro onorario dell’Associazione Danzare Cecchetti ANCEC Italia. Nel 2018 ha pubblicato la monografia Tempo fermo. Danza e performance alla prova dell’impossibile (Scalpendi) e, più di recente, con lo stesso editore, Tempo perso. Danza e coreografia dello stare fermi.

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