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HomeComunicatiSantarcangelo Festival: Eva Neklyaeva è la nuova direttrice artistica

Santarcangelo Festival: Eva Neklyaeva è la nuova direttrice artistica

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Santarcangelo Festival: alla direzione Eva Neklyaeva, curatrice trentaseienne originaria della Bielorussia ma residente a Helsinki. Sarà lei a guidare il progetto per il triennio 2017-2019

COMUNICATO STAMPA

E’ originaria della Bielorussia e viene da Helsinki la nuova direttrice artistica
del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna

La 36enne Eva Neklyaeva alla guida per il triennio 2017-2019

Oggi in un clima di festa il passaggio di testimone con Silvia Bottiroli

Il sindaco Alice Parma:Raccogliamo una nuova sfida

Santarcangelo di Romagna, 17 luglio 2016 – Ancora una giovane donna alla guida del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna. È stato un vero e proprio passaggio di consegne, quello che si è svolto questa mattina, domenica 17 luglio, al Teatro Lavatoio di Santarcangelo di Romagna, dove è stata ufficializzata la nuova direzione artistica del Festival per il triennio 2017-2019. Sarà Eva Neklyaeva, classe 1980, originaria della Bielorussia, ma dagli inizi degli anni Duemila residente a Helsinki, a dirigere le prossime edizioni del più longevo Festival dedicato al teatro di ricerca in Italia, nella sua fase di avvicinamento al mezzo secolo di vita. Una giovane curatrice e produttrice artistica con già una solida esperienza nel campo dell’arte contemporanea, cui il Cda dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri ha deciso di affidare il compito di disegnare il futuro del Festival dopo i cinque anni di lungimirante lavoro della direzione artistica di Silvia Bottiroli.

“Quando tra quattro anni celebreremo i cinquant’anni del Festival Internazionale del Teatro in Piazza – ha scandito questa mattina nel suo discorso Alice Parma, sindaco e presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri – rileggendo la storia della manifestazione, i cinque anni di direzione artistica di Silvia Bottiroli verranno considerati come uno dei passaggi determinanti nella storia del Festival, significativa al pari di quelle che vengono ricordate più spesso da chi ha vissuto tutta la storia di questa manifestazione”. “Oggi si chiude un’edizione del Festival che ci ha stupiti e meravigliati – ha esordito il sindaco di Santarcangelo – come e forse più di quanto abbiano fatto le precedenti splendide edizioni curate da Silvia Bottiroli”. L’accento posto sul lavoro artistico nello spazio aperto e l’allargamento del pubblico del Festival, soprattutto al “target giovane e giovanissimo” sono alcuni dei punti di forza della 46e edizione di Santarcangelo Festival sottolineati dal sindaco. Mentre uno sguardo al quinquennio di lavoro della direttrice uscente ha portato ad evidenziare la “solida reputazione internazionale” conquistata dalla manifestazione.

“Silvia ci lascia – ha continuato il sindaco e presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri – in un momento in cui il Festival può permettersi di guardare al futuro con ottimismo, mentre sappiamo bene che, nella lunga storia del Festival, non tutti gli avvicendamenti alla direzione artistica sono avvenuti in un clima analogo”.

Ed è stato invece proprio un clima di festa, di riconoscimento reciproco, quello che si è voluto creare con la presentazione pubblica di questa mattina. Un momento di bilancio e di saluto da parte della direttrice uscente Silvia Bottiroli che ha ripercorso i tratti fondamentali del suo quinquennio di lavoro, a cui si deve un deciso posizionamento del Festival nel panorama internazionale e una ridefinizione del suo profilo nel senso di una centralità della creazione e produzione artistica e di un articolato lavoro di coinvolgimento del pubblico. “Santarcangelo – ha detto Silvia Bottiroli – è un contesto straordinario in cui artisti internazionali della scena contemporanea incontrano un territorio culturale e sociale, e un pubblico composto sia di una comunità artistica sia di una collettività ampia. Il Festival è una sfida alta, e in questi dieci giorni abbiamo potuto respirare tutti quella ‘aria pubblica’ che, con Cristina Ventrucci e Rodolfo Sacchettini, evocavamo nel 2012 all’inizio del nostro mandato e che ha guidato anche questi ultimi due anni di direzione individuale. ‘Pubblica’ non significa ‘generica’, e l’apertura che il festival dimostra alla città e al pubblico nasce da una consapevolezza precisa del ruolo culturale e del profilo artistico che Santarcangelo ha costruito e vuole mantenere, e da una forma di uguaglianza con gli spettatori che viene attivata da una comunità artistica capace di dialettica e di antagonismo al suo interno. Una comunità formata di voci differenti e anche contraddittorie, che in questi anni hanno trovato qui un festival in cui riconoscersi e a cui contribuire generosamente. In questi anni abbiamo voluto e saputo immaginare collettivamente un futuro possibile, lo abbiamo fatto ricominciando ogni giorno daccapo, creando condizioni per il lavoro degli artisti, coinvolgendoli e lasciandoci coinvolgere da loro in avventure fantastiche, rendendoci disponibili ad alcuni incontri, viaggiando ossessivamente per innescare e costruire progettualità condivise. Credo sia questa generosità, insieme a quella di un gruppo di lavoro straordinario, a creare le condizioni per il rigore e l’apertura che è oggi di Santarcangelo”. “A Eva Neklyaeva – ha concluso Silvia Bottiroli – consegno la responsabilità bellissima di avere cura di questo ambiente e di continuare a permettere al festival di pensarsi e di crescere, anche in consapevolezza e capacità di produrre discorso. Al gruppo di lavoro e agli artisti va il mio ringraziamento più profondo: da loro e con loro ho imparato a vedere l’invisibile e, guardandolo insieme, a farlo apparire”.

Alla scelta della proposta presentata da Eva Neklyaeva il Cda di Santarcangelo dei Teatri  (composto oltre che da Alice Parma, dai consiglieri Natalino Cappelli e Giampiero Piscaglia) è giunto dopo un esame inziale dei vari progetti (75, presentati da una ottantina di candidati che avevano risposto alla call lanciata lo scorso marzo),  effettuato con l’apporto del direttore generale Roberto Naccari e di due consulenti tecnici (Fabio Biondi dell’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Enrico Casagrande dei Motus). L’esame iniziale ha portato ad una short list di candidati. Il Cda ha quindi approfondito le singole candidature attraverso colloqui diretti che si sono svolti tra il 25 e il 27 giugno.

La selezione – ha spiegato Alice Parma – è stata lunga e difficile, perché tutte le proposte contenevano aspetti interessanti e prospettive affascinanti”. Due gli scenari che si sono ad un certo punto delineati, a fronte di progetti che “si muovevano in un orizzonte di parziale continuità con l’identità del Festival”. Alcune delle proposte “andavano a consolidare il disegno attuale, seppure alla luce di sguardi, visioni e sensibilità artistiche differenti”. Il Cda si è però “persuaso dell’opportunità di raccogliere una nuova sfida, ponendo alla guida del Festival un operatore straniero, giovane, ma dalla grande esperienza internazionale”.

L’esperienza internazionale di Eva Neklyaeva in campo artistico, ma anche la sua storia personale – è figlia di Uladzimir Niakliaeu, poeta bielorusso, candidato alle elezioni presidenziali, perseguitato e imprigionato per la sua opposizione al governo di Alexsandr Lukashenko – ne fanno una figura esemplare del mondo globale di oggi. Arrivata in Finlandia nel 2000 dalla Bielorussia ha imparato da subito cosa significhi doversi orientare in una realtà nuova. Il suo sguardo di “outsider” si è trasformato in un punto di forza nei suoi interventi sulla scena artistica finlandese.

“In un mondo sempre più globale, la mia è una storia che accomuna sempre più persone: una narrativa universale della migrazione, del ricominciare da zero, del confronto con nuove culture, dell’apprendimento di nuovi linguaggi” ha raccontato al pubblico venuto oggi a conoscerla da vicino. “Santarcangelo è un festival unico, un evento come non se ne conoscono altri. Sono affascinata dalla relazione tra la pratica artistica contemporanea e il contesto della comunità locale. Non vedo l’ora di trasferirmi a Santarcangelo per esplorarne e conoscere la realtà e il suo territorio”.

La nuova direttrice artistica, dopo l’estate si stabilirà in Romagna per poter svolgere al meglio il proprio compito. Ha già dato appuntamento all’autunno prossimo per un momento pubblico di approfondimento delle linee di lavoro per il prossimo triennio del Festival Internazionale del Teatro in Piazza.

 

Leggi anche:
Bando direzione artistica Santarcangelo dei Teatri

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