HomeCordelia - le RecensioniRISE (ideazione e coreografia di Daniele Ninarello

RISE (ideazione e coreografia di Daniele Ninarello

Questa recensione fa parte di Cordelia di settembre 25

C’è un sipario sul fondo della sala, sbarluccicante, tutto una cascata di striscioline che accolgono e divampano il colore delle luci che di volta in volta vi si adagiano. Ma l’avvio di Rise di Daniele Ninarello per Torinodanza è dilatato…, eppure questo suggestivo impatto, con le forze che sappiamo messe in campo, sembrerebbe chiedere subito dinamica. Dan Kinzelman si approssima lento al suo desk e maneggia, al solito, microfoni strumenti e laptop: più volte ascolteremo lunghi suoni subito campionati che nel ripetersi e accavallarsi comporranno un pezzo da sé, in un tempo però senza mistero (non se li poteva preparare a casa?). Poi lentamente entrano le danzatrici e i danzatori che oggi più ci piacciono, con costumi sbarluccicanti come le striscioline che attraversano, esibiscono subito sorrisi, costruiscono flussi di movimento aggreganti come quelli di una comunità, eppure non si toccano mai, in un movimento libero prevalentemente circolare, semplice ed elementare, tutto sempre uguale dentro al quale perdersi e sparire per ritrovarsi nell’altro: è la misura di questa gioiosa carambola. Se il suono ha il suo lungo spazio solistico, nessun* de* performer danzanti resta mai invece nel silenzio del suo corpo, sempre costretti nel flusso di un anda-e-rianda tra il suono e questo sipario di strisce luminose (nel corridoio del retro nessun contrappunto visivo o rinforzo di forme). Vi sono dei potenti controluce che pure avrebbero potuto fermare il tempo e porre un problema (Nicola Cisternino e poi Erica Bravini provano qualche controritmo che subito si perde): tutto scorre senza intoppi, l’allegra brigata si infoltisce di nuovi progressivi ingressi («un gruppo di giovani performer incontrato in un laboratorio di ricerca») e la scena si affolla e si addensa (in circolo come una giostra, o da parete a parete come colletti bianchi il lunedì mattina). Kinzelman entra e si muove per la scena e con il sassofono sposta e destina la massa dei corpi danzanti, ma il ritmo non riesce ipnotico, solo ripetitivo: conta l’andare non la mèta. La formula è semplice, esausta, ma già altre volte proposta efficace da Ninarello. (Stefano Tomassini)

Visto alle Fonderie Limone per Torinodanza. Ideazione e coreografia Daniele Ninarello danza Marina Bertoni, Vera Borghini, Erica Bravini, Nicola Simone Cisternino, Pietro C. Milani e con i/le partecipanti al workshop Parade Alice Bosco, Arianna Buffo Blin, Veronica Daidone, Francesco Delle Donne, Rachele Ferraro, Caterina Giolitti, Baptiste Elia Hotz, Amal Koudya Costanza Mobilia e Isaac Ace Munn musiche originali composte ed eseguite dal vivo Dan Kinzelman assistente alla creazione Elena Giannotti
disegno luci Marco Santambrogio tecnica Lucia Ferrero. durata 1h

Cordelia, settembre 2025

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