Questa recensione fa parte di Cordelia di luglio-agosto 25

In un angolo inedito di sole nel pomeriggio cividalese grigio-verde, due personaggi esplorano un patchwork colorato che indoviniamo isola. Curiose, un po’ timorose, lo sguardo all’orizzonte e i piedi ben attenti a non oltrepassare i confini, intercettano i giovani sguardi seduti tutt’attorno. Il gesto coreografico riesce a raccontare, senza farsi mai del tutto didascalico, l’adrenalina dell’avventura e insieme l’incertezza del passo, gli interrogativi del viaggio, una relazione. Qualche piccola parola, per lo più suoni, accompagnano la comprensione dei più piccoli, insieme alle musiche originali di Daniel van Loenen – puntualmente evocative. Ben presto quel monte che se ne stava a un lato dell’isola-tappeto si anima. Una mano, un braccio, due occhi grandi ne vengono fuori: c’è una terza persona nel gioco. Se ne stava lì da sola e da sola comincia la sua esplorazione, sotto lo sguardo interrogativo e un po’ timoroso delle altre due. I suoi gesti sono alieni, mai visti prima. Il busto si abbassa seguito dalle braccia. Una mano decide di cambiare direzione e tutto il corpo la segue. Prima dell’isola, esplora se stessa. La sua presenza altera la relazione tra le altre due, complici fino ad allora, incuriosita una e intimorita l’altra adesso. Si studiano, si toccano, si imitano… si contagiano. Con occhi fulgidi, mimica delicata e accattivante, gesto travolgente e armonico, Lisa Feij, Vera Goetzee e Susan Hoogbergen, danzatrici del collettivo olandese di danza teatrale MAN II CO presentano per la prima volta in Italia On a Lonely Island, lavoro poetico capace di parlare all’immaginazione dei piccoli sussurrando semplici, enormi domande: cosa vuol dire stare al mondo? Come si sta al mondo con gli altri? Chi sono gli altri e chi siamo noi? Si scoprirà che il tuffo nell’ignoto (cioè la vita) è possibile solo tramite l’altro. E per riuscire a vivere bene con l’altro, bisogna prima esplorare la propria isola di solitudine. In replica a Roma a novembre nell’ambito di REF Kids 25. (S. Fasanella)
Visto all’Orto delle Orsoline di Cividale del Friuli – Mittelfest 25. Di MAN || CO, con Lisa Feij, Vera Goetzee, Susan Hoogbergen, regia Sanne Nouws, scenografia e costumi Sanne Lips, musica Daniel van Loenen, luci Wilfred Loopstra, tecnico Joris Schipper, produzione Charlot van der Meer, manager Rosanne Wielenga. Spettacolo realizzato con il sostegno di Amsterdams Fonds voor de Kunst, JanIvo Stichting, Dioraphte, Prins Bernhard Cultuurfonds, Gravin van Bylandt Stichting. Realizzato con il supporto di Performing Arts Fund NL