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HomeProgrammazioneCartelloni TeatriStagione 2013 - 2014 Teatro Vittoria di Roma

Stagione 2013 – 2014 Teatro Vittoria di Roma

STAGIONE 2013/2014
TEATRO VITTORIA DI ROMA

dall’8 al 20 ottobre 2013
DISCORSI ALLA NAZIONE [RECENSIONE] di e con Ascanio Celestini
suono Andrea Pesce
organizzazione Associazione culturale Lucciola, Paolo Gorietti, Marianna Pezzini
produzione Fabbrica

In un metaforico paese contemporaneo o futuro che attraversa una surreale guerra civile, alcuni cittadini rivelano pensieri, paure e violenze quotidiane (subite e inflitte), in attesa che un tiranno li liberi dalla guerra e dalla democrazia (e dall’aspirazione alla democrazia). Nella luce scura e blu del palco, con il rumore di una pioggia incessante resa dal cadere cadenzato di una goccia d’acqua, si snodano le storie di cinque condomini di uno stesso palazzo, cittadini (o meglio sudditi) di uno stato in rovina, dilaniato da una guerra tra aspiranti tiranni.

dal 22 ottobre al 3 novembre 2013
L’AMORE È UN CANE BLU [RECENSIONE] di e con Paolo Rossi
e con i Virtuosi del carso
Produzione La corte ospitale

In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi, un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull’altopiano del Carso”. Non è facile seguire Paolo Rossi quando descrive il suo nuovo spettacolo, Perché divaga, scherza, improvvisa e ammalia l’interlocutore. “Quest’uomo – prosegue – si perde in una terra che non conosce anche se c‘era nato a poco più di 300 metri. Tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite”.
Sì, ma di che cosa parla questo “Amore è un cane blu” che l’attore di Monfalcone porta al Vittoria dopo i successi di “Mistero buffo” e “Serata del disonore”? “È un diario, un disegno. Diventerà un film. Per ora un concerto visionario, popolare, lirico e umoristico.

dal 19 al 24 novembre 2013
URGE [RECENSIONE] di e con Alessandro Bergonzoni
produzione Progetti dadaumba

Urge è il nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni. Un allestimento che già dal titolo vuole chiaramente segnalare un’allerta, una necessità artistica senza sosta e senza indugi. Ma cosa “Urge” a Bergonzoni, che arriva a questo nuovo testo dopo il pluripremiato “Nel”? Sicuramente farci notare alcune differenze che, se trascurate, possono realmente cambiare il senso delle cose, prima fra tutte quella tra sogno e bisogno. Ma anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato. E soprattutto mettere sotto i nostri occhi il suo “voto di vastità” un vero e proprio canone artistico che lo obbliga a non distogliere mai gli occhi dal tutto. Un tutto composto dall’enormità e dall’invisibile, onirico, sciamanico e trascendentale. “Urge” quindi verificare dalla platea questa ulteriore e necessaria scrittura comica di quello che senza dubbio è uno dei più originali artisti contemporanei.

dal 26 novembre al 1 dicembre 2013
BERLINGUER, I PENSIERI LUNGHI
con Eugenio Allegri
testo e regia di Giorgio Gallione
produzione Teatro dell’Archivolto

Attraverso la figura di Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, lo spettacolo di Eugenio Allegri ripercorre quarant’anni di storia, offrendoci lo spaccato di un paese nel quale parole come fede, ideologia, etica avevano ancora un senso.
Uomo di temperamento estremamente riservato e allo stesso tempo dotato di uno straordinario carisma, nel suo essere politico, Berlinguer aveva qualcosa di antico: la sobrietà, la correttezza, l’orrore per le indiscrezioni e il chiacchiericcio. Ma nonostante questo fu lui ad inventare, con la sua leadership, qualcosa di assolutamente moderno: capì, prima di altri e quasi d’istinto, l’importanza della comunicazione personale, il valore decisivo del rapporto diretto con la base del suo partito, cui si rivolgeva direttamente soprattutto quando doveva annunciare un cambiamento di rotta. La sua faccia “bucava il video”, si disse. Dallo schermo televisivo si rivolgeva direttamente al pubblico con una capacità mai raggiunta da altri politici del suo tempo.
Con Berlinguer, la politica diventa dunque, per la prima volta, anche spettacolo, rappresentazione pubblica. Drammaticamente, persino la sua morte risulterà un rito collettivo e i suoi funerali saranno il primo evento televisivo che riuscirà a modificare – a pochi giorni dalle elezioni europee – un trend elettorale.

dal 3 al 15 dicembre 2013
PRAPATAPUMPAPUMPAPÀ [RECENSIONE] testi di Cosimo Damiano Damato, Raffaele Nigro, Moni Ovadia
con Moni Ovadia
Musiche dal vivo di H.E.R e la band Famenera
produzione Promomusic

E’ un gradito ritorno quello di Moni Ovadia al Teatro Vittoria. Dopo il successo dello scorso anno con Senza confini, dedicato alle similitudini fra due “popoli”, quello zingaro e quello ebreo, l’artista bulgaro (ma milanese d’adozione) propone un nuovo spettacolo dedicato a Matteo Salvatore, compositore e cantante pugliese riscoperto negli ultimi tempi da autentici big della musica italiana, da Lucio Dalla a Renzo Arbore fino a Vinicio Capossela che spesso inserisce brani di Salvarore nella scaletta dei suoi concerti. Prapatapumpapumpapà, padrone mio ti voglio arricchire è quindi un autentico omaggio e un atto d’amore verso la straordinaria avventura poetica e musicale di Matteo Salvatore, uno dei padri della musica popolare del Sud. Lo spettacolo nasce su ispirazione delle rappresentazione teatrale “Il Bene mio. La vita e le canzoni di Matteo Salvatore”, andato in scena il 10 febbraio 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari, che vedeva sul palco oltre allo stesso Ovadia, anche uno struggente Lucio Dalla in una delle sue ultime apparizioni live in Italia.

dal 9 al 19 gennaio 2014
FAUSTO E GLI SCIACALLI [RECENSIONE] di Gianni Clementi
con Nicola Pistoia e Paolo Triestino
e con Elisabetta De Vito,Ciro Scalera, Sandra Caruso, Ariele Vincenti
produzione Neraonda

Dopo i successi di “Grisù, Giuseppe e Maria” e “Ben Hur” continua la collaborazione di Paolo Triestino e Nicola Pistoia con l’autore Gianni Clementi, che ha scritto per loro, il nuovo testo “Fausto e gli sciacalli”. Fausto, cinquantenne, ex leader e cantante di un complesso, Gli Sciacalli, che hanno conosciuto negli anni ’80 un momento di popolarità, oggi si arrabatta per vivere facendo l’ambulante nei mercati rionali e nelle sagre di paese. Vive con sua moglie Ottavia ed il figlio Elvis nella periferia romana, presso la casa del padre.
Una vita che si trascina stanca, complicata, priva di soddisfazioni, con il rimpianto per quell’attimo di gloria. Fausto rappresenta un po’ ciò che è ed è stato il nostro paese. Un paese che ha vissuto momenti di grande slancio economico ed intellettuale e adesso è allo sbando, in cerca di un sogno, una speranza.

dal 21 gennaio al 2 febbraio 2014
IL BALCONE DI GOLDA [RECENSIONE] di William Gibson
traduzione Maria Rosaria Omaggio e Enrico Luttman
regia Maria Rosaria Omaggio
con Paola Gassman
musica Luis Bacalov
produzione Angelaria/Teatro Stabile d’Abruzzo

Cosa accade quando “l’idealismo diventa potere?” si chiedeva in questo testo il drammaturgo William Gibson. Oltre si potrebbe dire: “Cosa accade quando protagonista dell’idealismo e del potere è una donna, influenzata anche dalle emozioni private?” Così Maria Rosaria Omaggio ha affrontato la regia de Il balcone di Golda. Lo spettacolo, con oltre tremila repliche a Broadway, detiene il record del cartellone più longevo per un monologo. Il lavoro di Gibson è dedicato a una delle figure più importanti della storia del XX secolo: Golda è la Meir, prima donna premier di Israele, quarta al mondo a ricoprire questo ruolo.
Una ‘Lady di ferro’, paragonata alla Thatcher, “il miglior uomo al governo” diceva di lei l ’ex premier Ben Gurion. “Invece era una donna, certo forte ma anche con molte fragilità”, dice ora Paola Gassman, che la interpreta in Italia. Sola in scena, con alle spalle foto rare e le immagini autentiche di ciò che narra, sorprendentemente ottenute e selezionate con cura dalla Omaggio, soffuse nelle musiche firmate dal premio Oscar Luis Bacalov, Golda rivive raccontandoci la sua, ma anche la nostra, Storia.

dal 4 al 16 febbraio 2014
MIO NONNO È MORTO IN GUERRA
di e con Simone Cristicchi
e con Riccardo Ciaramellari (Pianoforte e fisarmonica), Gabriele Ortenzi (theremin e strumenti giocattolo)
Produzione Promomusic
Reduce dal successo con il monologo “Li romani in Russia”, Simone Cristicchi presenta un nuovo spettacolo sulla memoria della seconda guerra mondiale: “Mio nonno è morto in guerra” prodotto da Promo Music di Marcello Corvino. Uno spettacolo di parole e musica, commovente, coinvolgente e ironico: un affresco di piccole e grandi storie individuali, un mosaico di istantanee emozionanti, schegge di voci inghiottite dal vortice della Grande Storia e salvate dall’oblio.
Palco spoglio, quattordici vecchie sedie accatastate, che proiettano sullo sfondo una ragnatela di luce, un pianoforte, strumenti giocattolo. Questo è quanto basta per raccontare le storie “in bianco e nero” di quattordici piccoli eroi quotidiani attraversati dal terremoto della seconda guerra mondiale. Racconti di bombardamenti nelle borgate, di fame, di madri coraggiose, di prigionieri in Africa, di alpini nella ritirata di Russia, di lotta partigiana, di esuli dell’Istria. Storie cariche di speranza, umanità e resistenza.

dal 18 febbraio al 2 marzo 2014
LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W [RECENSIONE] di Stefano Benni
con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
produzione Teatro dell’Archivolto

Una donna qualsiasi, di nome V, nata un giorno qualsiasi in modo funambolico ripercorre, follemente, comicamente, la sua vita, alla ricerca del suo pezzo mancante W.
V è perciò una parte che cerca il suo tutto e in questo monologo paradossale, ridicolo e doloroso, cerca una spiegazione al suo senso di infelicità e incompletezza. Nel farlo si interroga su povertà e guerra, amicizia e intolleranza, giustizia e amore: “Sono stata con Wolmer 6 anni e 2 mesi. Abbiamo totalizzato 12.346 baci e 854 coiti con una media di orgasmi per lui del cento per cento, per me del sedici per cento, media complessiva, secondo lui, del cinquantanove per cento, che non è male”. Tutto sembra sfaldarsi attorno a lei: scompare il coniglietto Walter, viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma l’amicizia con la compagna di scuola Wilma e si chiude squallidamente la storia d’amore con il fidanzato Wolmer.

dal 4 al 16 marzo 2014
INDAGINE SU UN MUSICISTA AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO
di e con Max Paiella
produzione LSD Edizioni

“Un’orrida caponata – afferma ridendo Max Paiella parlando del suo spettacolo – fatta con i brandelli delle canzonette. Un’orrida caponata che diventa investigazione nella musica per arrivare a capire meglio gli italiani, i nostri costumi e, incredibilmente, anche la nostra politica”.

dal 18 al 30 marzo 2014
EXIT [RECENSIONE] di Fausto Paravidino
regia Fausto Paravidino
con Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo, Davide Lorino
produzione Teatro Stabile di Bolzano

Quattro personaggi senza nome che si distinguono per lettera A, B, C, D come elementi di un’espressione matematica. Un uomo legge un libro, una donna lo guarda; la donna gli chiede cosa legge… e così inizia un confronto serrato tra i due, tra argomenti alti e banalità quotidiane, storie di calzini, crisi scampate e attraversate, sospesi, incompatibilità che li portano inesorabilmente a lasciarsi. La coppia si scinde, si spacca, esce dal suo gioco e raddoppia: la donna incontra un altro uomo, l’uomo un’altra donna. La drammaturgia si complica e il conflitto si moltiplica al raddoppio: dagli Affari Interni passiamo agli Affari Esteri.
“Il primo atto è così: loro un po’ si parlano e un po’ parlano al pubblico (che al momento di scrivere ero solo io) – racconta l’autore e regista Fausto Paravidino – Poi c’è un altro atto tutto diverso. La loro storia non funziona più e allora quei due cercano se stessi fuori di casa, così facciamo la conoscenza con altri due personaggi. Terzo atto: resa dei conti.

dal 1 al 13 aprile 2014
LE MARIONETTE COLLA: I PROMESSI SPOSI
a cura di Carlo II Colla ed Eugenio Monti Colla
musica di Amilcare Ponchielli
Regia Eugenio Monti Colla
Produzione Ass. Grupporiani – Milano

La Compagnia Carlo Colla & Figli, un pezzo di storia del teatro e dell’arte popolare, sarà ospite per la prima volta a Roma e al Teatro Vittoria. Fondata nel 1835, è divenuta celebre in tutto il mondo per le sue marionette, grandissimi esempi di un artigianato che, unito al talento, è diventato patrimonio storico e artistico. Oggi i loro spettacoli vantano un successo eccezionale in numerose manifestazioni nazionali e internazionali (come testimonia anche la recente tournée a Mosca) e sono apprezzati da un pubblico di adulti e giovani.

dal 22 aprile al 4 maggio 2014
BUBBLES
di e con Marco Zoppi
direzione tecnica Paolo Jacobazzi
produzione Teatro Fantastico

Dopo aver incantato gli spettatori del Varietà delle Meraviglie Night Show, torna al Teatro Vittoria l’illusionista e bubble artist Marco Zoppi con il suo spettacolo “Bubbles”.
“Bubbles” conduce il pubblico in un viaggio nel magico mondo delle bolle di sapone, una dimensione fantastica dove tutto è possibile e non esistono limiti all’immaginazione.
In “Bubbles”, Marco Zoppi racchiude tutta la sua esperienza di illusionista e bubble artist, crea bolle di sapone di ogni forma e colore che prendono vita, mutano e si trasformano, gioca con gli elementi della natura attraverso la sua arte leggera e delicata, realizza uno spettacolo magico, poetico e surreale dove musica, colori, luci e materia si fondono e fenomeni all’apparenza impossibili ed inspiegabili accadono di fronte allo sguardo attonito dello spettatore.

dal 6 al 18 maggio 2014
CAPITAN FRACASSA
da Theophile Gautier
Adattamento e regia Claudio Di Palma
con Lello Arena, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Giovanna Mangiù, Barbara Giordano,
Fabrizio Bordignon, Enzo Mirone, Mirco Dettori, Eleonora Tiberia, Francesco Russo, Clio Scira Saccà, Martina Cassarà, Massimiliano Sacchi
produzione Teatro Stabile di Catania

Un grande classico della letteratura francese affrontato da un grande protagonista della scena teatrale italiana. Lello Arena si cimenta per la prima volta con il Capitan Fracassa di Theophile Gautier, romanzo pubblicato a puntate nel 1863. Si narra della Malin-Comica esistenza di un nobile decaduto, il barone di Sigognac, che, pur di arrivare a Parigi per implorare aiuto al re, accetta un passaggio da una compagnia di attori che fa lo stesso tragitto. Ma durante il viaggio non solo sconfiggerà la spietata solitudine che lo circondava a castello ma scoprirà due amori: quello per la giovane Isabella, attrice della compagnia, in difesa della quale si batterà strenuamente con il rivale duca di Vallombrosa, e quello, salvifico, per il teatro che, come afferma lo stesso Lello Arena, “riesce a convertire il silenzio indolente del duca di Sigognac in azione e gli sottopone una grammatica di segni comici che ne risvegliano gli umori insani riconcedendogli una vita, riassegnandogli un’identità: Capitan Fracassa”.

info su www.teatrovittoria.it

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