Dopo il celebre Made in Italy il loro teatro è stato definito punk, ribelle nel gesto e nel contenuto. Autori di liriche dove nulla viene addolcito o celato, i Babilonia Teatri riescono a perforare quel velo di buonismo con cui spesso siamo abituati ad affrontare il reale. Nell’ultimo The end, vincitore del Premio Ubu come Miglior novità italiana/ricerca drammaturgica e fotografato qui da Futura Tittaferrante, è il fine vita, la dolorosa morte a essere l’epicentro poetico. (A.P.)
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