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Donne senza Censura. #sponsor

 

DONNE SENZA CENSURA   3 febbraio ore 21,00 – 4 febbraio ore 17,00 Teatro Lo Spazio

Ispirato a tutto ciò che ha significato qualcosa

scritto, diretto e interpretato da Patrizia Schiavo

con Silvia Grassi e Sarah Nicolucci

Luci Alessandro Iannattone  –  Audio Leonardo Liberati –  Editing Social Flavio Santini   – Produzione Cnt-Teatrocittà – Florian Metateatro

 Uno spettacolo nato nel 2013, in netto anticipo rispetto al fenomeno “Me Too”, diffuso dal 2017, contro le molestie sessuali, pregiudizi di genere e abusi verbali che continuano a venire a galla nel mondo dello spettacolo.

“Patrizia Schiavocome se rivelasse se stessa e tutto il suo talento… ci racconta nel suo vibrante, funambolico, fantasioso, liberatorio, malinconico spettacolo, un incontro con Carmelo Bene…Una quantità di umorismo e ironia, una varietà di toni e ritmi, una tale vitalità che ci si può solo augurare che sia visto da molti più spettatori di quelli che ne hanno avuto finora la fortuna.  Franco Cordelli – Il Corriere della sera-

“Testimonianze sconvolgenti, ricordi e falsi ricordi si susseguono attraverso immagini e linguaggi schietti, una sorta di valzer tormentato dove a ballare sono i confini tra realtà e finzione…l’attrice si spoglia di tutte le sue maschere. Una sorta di strip-tease dell’anima per liberarsi di un pudore inutile e soffocante e, finalmente, urlare le sue verità”. Marilisa Pendino  – Teatro.it  

…un teatro, per una sera tornato ad essere spazio di verità. Ecco c’è chi passa il tempo a mostrare teatro, chi si affanna coraggiosamente a farlo, poi qualcuno ci ricorda che non c’è modo di mostrare o fare, se ci si dimentica di essere.  Simone Nebbia- Teatro e Critica

“Patrizia Schiavo con il suo “Donne senza censura” abbatte il muro del silenzio, delle ipocrisie e del perbenismo di una società che ci vuole solo a determinate condizioni.” Chiara di Pietro – Saltinaria

“Attrice intensa e fortemente evocativa, espande le sue emozioni e contagia il pubblico. Lo fa ridere, lo fa commuovere, lo punzecchia anche, senza mai lasciarlo indifferente. Assieme alle due bravissime colleghe mette in scena uno spettacolo…assolutamente da vedere sia per il tema trattato che per la straordinaria performance.” Simone Romano 

SINOSSI

Patrizia Schiavo, sotto lo pseudonimo di Letizia Servo, si racconta in toni provocatori, grotteschi, radicali o malinconici, attraversando un’identità multipla: dialoga ora con il pubblico, ora con un’intervistatrice immaginaria, (una voce off che non a caso è la sua stessa voce), ora con le zone più oscure di sé. Stupida, scandalistica, idealista o arrabbiata, in conflitto tra essere e dover essere, racconta la sua vita nel teatro tra verità e menzogne.Storia di un’artista eclettica, che si confronta con la propria immagine, il mestiere, il rapporto con l’altro sesso, con la libertà, il potere… e tra fantasmi reali e immaginari giganteggia l’ombra di Carmelo Bene. Ironizzando sui torti o smitizzando gli abusi di potere, il racconto diventa ribellione linguistica anche attraverso due alter ego, che amplificano gli aspetti scabrosi e piccanti. Due donne in conflitto ma pronte a vendicarsi dei torti subiti, che mentre si preparano per quello che sembrerebbe l’incontro della loro vita, passano in rassegna, con ironia e un certo gusto per l’eccesso, i fallimenti amorosi precedenti. Ognuna fa da specchio e da contrappeso all’altra e al di fuori di ogni vittimismo o moralismo, si espongono senza censura.

Link acquisto biglietti Teatro Lo Spazio:

https://www.vivaticket.com/it/ticket/donne-senza-censura-di-patrizia-schiavo/228076

 Altri estratti dalle recensioni

Patrizia Schiavo… come se rivelasse se stessa e tutto il suo talento… ci racconta nel suo vibrante, funambolico, fantasioso, liberatorio, malinconico spettacolo, un incontro con Carmelo Bene…Una quantità di umorismo e ironia, una varietà di toni e ritmi, una tale vitalità che ci si può solo augurare che sia visto da molti più spettatori di quelli che ne hanno avuto finora la fortuna.  Franco Cordelli – Il Corriere della sera-2013

 …un teatro, per una sera tornato ad essere spazio di verità. Ecco c’è chi passa il tempo a mostrare teatro, chi si affanna coraggiosamente a farlo, poi qualcuno ci ricorda che non c’è modo di mostrare o fare, se ci si dimentica di essere. Simone Nebbia- Teatro e Critica 2013

 Testimonianze sconvolgenti, ricordi e falsi ricordi si susseguono attraverso immagini e linguaggi schietti, una sorta di valzer tormentato dove a ballare sono i confini tra realtà e finzione.…l’attrice si spoglia di tutte le sue maschere. Una sorta di strip-tease dell’anima per liberarsi di un pudore inutile e soffocante e, finalmente, urlare le sue verità. Un urlo spietato, una ribellione disperata per dare spazio a una voce femminile graffiante e vera…Dobbiamo rassegnarci a un’esistenza mediocre? Proprio quando in platea dilaga la rassegnazione, Patrizia Schiavo… lancia un messaggio di speranza: si può e si deve urlare forte, si devono superare gli ostacoli, avere il coraggio di essere femmine e donne contemporaneamente, libere, senza censura. Marilisa Pendino – Teatro.it  ai Giardini della Filarmonica di Roma. 2018

…Uno spettacolo di protesta, di rivendicazioni. Amaro, sentito, irriverente. Una pièce dai toni duri, più duri nel buio. Patrizia Schiavo con il suo “Donne senza censura” abbatte il muro del silenzio, delle ipocrisie e del perbenismo di una società che ci vuole solo a determinate condizioni.Attraverso le parole di Letizia Servo, scrittrice di successo a cui delega la sua voce di donna e di artista, si racconta con fare provocatorio il profilo di una donna, come tante arrabbiata, delusa, disillusa, che grida il suo bisogno di ascolto dall’angolo più remoto della sua intimità, che ha sete di cose giuste, pulite. Chiara di Pietro-Saltinaria- 2017

 Patrizia Schiavo, spogliata di ogni orpello multimediale, ha sentito la necessità di mettersi in gioco personalmente, in un’analisi metateatrale sul mestiere che diventa, come lo è stato per molti drammaturghi e attori, un modo per provocare la riflessione sull’uomo e in particolare sulla svilita e svilente contemporaneità…Tra immaginazione, eclettismo verbale, materiali autobiografici, Patrizia Schiavo divaga su materia e spirito, raggiungendo intenso spessore quando…si presenta anima denudata alla ricerca di autenticità…commozione compartecipativa del pubblico…caldo tributo di applausi. Manuela Camponovo- Giornale del Popolo CH 2015

 Di Patrizia Schiavo ci siamo occupati parecchio durante un periodo che l’ha vista autrice, regista e attrice molto attiva in Svizzera con la C.N.T. (Compagnia Nuovo Teatro)…tornata in scena a Lugano con un generoso, sincero, “emblematico” portfolio… l’attrice, con grande bravura e intensità, si rimette in gioco con onestà e generosità teatrale. Giorgio Thoeni – Azione CH 2015

…siamo di fronte a un capolavoro spietato, duro, cattivo….non possiamo non sottolineare lo straordinario ‘timbro’ di questa attrice meravigliosa, la sua capacità di essere tante donne diverse, l’intensità recitativa e la profondità d’impostazione di una voce – e di un’anima – che è quella di un’autentica ‘gigantessa’ del panorama artistico e culturale capitolino. Un ambiente che ritrova, dopo il suo lungo decennio di ‘esilio’ personale in Svizzera, una magnifica attrice e una donna immensa. Fringe Festival di Roma 2014

…Patrizia Schiavo denuncia con forza i mali del mondo al femminile, la difficoltà ad emergere e a restare puliti nell’anima e nell’intelletto, in una pièce intensa…ha fegato, non ha filtri, non ha nulla da perdere perché ha se stessa, il proprio percorso, le proprie scelte, i propri riscatti. Attrice intensa e fortemente evocativa, espande le sue emozioni e contagia il pubblico. Lo fa ridere, lo fa commuovere, lo punzecchia anche, senza mai lasciarlo indifferente. Assieme alle due bravissime colleghe mette in scena uno spettacolo sul ruolo della donna nel teatro e sul difficile cammino per la sua autoaffermazione. Spettacolo assolutamente da vedere sia per il tema trattato che per la straordinaria performance. Simone Romano 

 …è teatro dell’essere, dell’esistenza femminile nella società. È arte con la A maiuscola, nell’interpretazione di un’attrice che diviene divinità grazie al proprio timbro diaframmatico eccezionale e inconfondibile: una ‘voce-donna’ che snocciola ‘parole-femmina’, nell’avvenuta maturazione di se stessa. L’universo femminile è il vero contesto di fondo di questo spettacolo, che descrive senza censure il tortuoso cammino evolutivo di un’artista attraverso l’aiuto di due alter ego, ben interpretate da Silvia Grassi e Flavia Pinti, brave a fornire tesi e antitesi, positività e negatività, di quei processi psicologici che configurano e completano l’equilibrio interiore di una donna.  Vittorio Lussana – Periodico italiano magazine 2017

Link Trailer  : https://www.youtube.com/watch?v=QGORiVOccAA

Contatti : cnt.formazionericerca@gmail.com- 339 8610703 www.teatrocitta.org

 

 

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