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“Il tuo nome è donna” di Angelo Campolo, riparte il laboratorio di scrittura scenica. #sponsor

GALATI MAMERTINO (ME) – Dopo lo stop imposto dalle restrizioni legate alla pandemia, riparte il progetto “Il tuo nome è donna” ideato e diretto da Angelo Campolo, in una nuova location che ospiterà dieci giovani attrici provenienti da tutta Italia. “Incontri” è il tema del laboratorio che si terrà dal 3 al 9 agosto presso il Parco Robinson di Galati Mamertino (ME).  Un percorso formativo che offrirà alle attrici selezionate tramite il bando di marzo, la possibilità di trascorrere un periodo residenziale in un paese ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, pregno di storia, tradizioni e ospitalità. Un progetto sostenuto dal consorzio Messina TB con il sostegno del fondo PSMSAD dell’Inps. Per 7 giorni le partecipanti selezionate condivideranno un percorso di recitazione, movimento e scrittura scenica autobiografica a partire da incontri personali con figure femminili, reali o immaginarie, che hanno lasciato un segno nella nostra vita, in ambito lavorativo, sociale o affettivo.

“Siamo felicissimi per questa ripartenza dopo il brusco stop imposto dalla situazione sanitaria nazionale” racconta Angelo Campolo. “Devo esprimere il mio grazie all’amministrazione comunale di Galati Mamertino, in particolare al dott. Calogero Emanuele e il sindaco Antonino Baglio, per l’accoglienza e il sostegno rivolto al nostro progetto. Il focus del nostro percorso sarà incentrato sulla scrittura scenica, in particolare sulla narrazione dell’altro”.

Ciascun incontro sarà preceduto da un training fisico guidato dalla coreografa e insegnante Sarah Lanza, cui seguirà un percorso di ricerca e riscrittura intorno all’incontro (vero o verosimile) con una donna (reale o immaginaria) capace di spingere il nostro sguardo verso un cambiamento, una crescita rispetto al nostro modo di vedere le cose.

“L’incontro con questa figura “altra” è uno dei temi ai quali ho dedicato gran parte del mio lavoro negli ultimi anni” prosegue Angelo Campolo. “L’incontro con l’altro spesso ci sorprende, affascina, ci disturba o ci disorienta, ma in fin dei conti dipende da noi. Dal nostro modo di accostarci, dal nostro sguardo, dalla nostra curiosità e soprattutto dal nostro rifiuto di cedere all’indifferenza o ai preconcetti. Nella versione al chiuso avevamo previsto un tipo di programma che per forza di cose dovrà essere rimodulato o adattato alla nuova situazione. Perderemo qualcosa, ma sono certo che guadagneremo da altri punti di vista. Cade la distinzione drammaturghi/attori, Il gruppo si comporrà principalmente di attrici che vogliono mettersi in gioco nella scrittura scenica, ovvero una scrittura cucita addosso sull’interprete che si occupa di tutti gli aspetti della messa in scena del proprio racconto che esploreremo e approfondiremo nel corso dei sei giorni”.

*

A dirigere i lavori, Angelo Campolo, attore e regista, si è formato alla scuola del “Piccolo Teatro” di Milano sotto la direzione di Luca Ronconi. È stato finalista al premio Ubu come “miglior attore under 35”, e vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali, tra i quali: il premio “Scintille” ad Asti teatro festival, il premio “Giovani realtà del teatro italiano” del CSS di Udine e il premio INBOX 2020. Fondatore e direttore artistico della compagnia DAF, dal 2002, negli anni ha ideato e diretto numerosi progetti teatrali, distinguendosi per una ricerca improntata su tematiche sociali e l’impegno nel settore della formazione. Insieme a lui Sarah Lanza, danzatrice, coreografa ed insegnante. Nel 2005 è borsista presso il Centro Internazionale della danza “ OPUS BALLET” perfezionandosi in danza moderna, contemporanea e musical. Dal 2002 inizia la sua carriera di danzatrice e verrà selezionata per svariati spettacoli. Nel 2011 supera gli esami presso lo CSEN abilitandosi all’insegnamento della danza classica e moderna e nello stesso anno viene nominata tecnico della commissione nazionale di danza. Nel 2010 viene inserita nella Compagnia del Balletto di Calabria. Nel 2010 si Laurea al DAMS presso l’università di Palermo.

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