Questa recensione fa parte di Cordelia di luglio-agosto 25

A Centrale Fies, all’interno della sezione dedicata al ‘Radical Love’, dove si esibiscono artisti e artiste da tempo in contatto con il centro di produzione trentino, non può che essere a proprio agio uno spettacolo con {a lesbian tragedy} come sottotitolo. Temporale, nuova produzione di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, è costituito da una sequenza di quadri a sé stanti in cui le parole di Caleo, tratte dai suoi Sonetti della Disperazione ispirati a La forma delle nuvole di Goethe, trovano una corrispondenza più o meno immediata nelle coreografie dei corpi. Le performer, a turno, fanno risuonare sulla scena evocative immagini erotico-metereologiche («Lasciami precipitare in forma di rugiada. Contro il vento di nord-est non si riesce a formare nuvola alcuna»), mentre compongono figure ora di atonia, ora di sottomissione, ora di disperazione, davanti alle pareti di una stanza decorata con carta da parati. Da foglio di sala, la scenografia e le luci sature citano le Backrooms, ambientazioni diffuse su internet alcuni anni fa che fanno parte del più ampio fenomeno del Creepypasta e che basano la loro inquietante fascinazione sulla ripetizione modulare e labirintica di un’architettura apparentemente deserta. Come quando nei primi videogiochi si transitava da un ambiente a un altro, anche qui i vari quadri sono separati da un breve momento di buio totale che, almeno all’inizio, tende i nervi di chi guarda, anche grazie ai sentimenti perturbanti che le danzatrici sanno generare (e proprio nella parola “perturbazione”, immagino, va trovato il legame, altrimenti incomprensibile, tra l’amore, il meteo e le Backrooms). Tuttavia, se l’angoscia che anima chi si aggira nelle Backrooms è data da un’ipotetica presenza minacciosa, in Temporale le “minacce” si manifestano dall’inizio e si susseguono con la medesima intensità per tutta la durata dello spettacolo: in questo modo, l’ambientazione perde l’originale carica eversiva per lo sguardo e diventa una statica citazione sottoculturale a corredo di un amore, più che radicale, radical.
Visto Centrale Fies. Radical Love di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo | con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Ondina Quadri, Francesca Turrini | atmosfere sonore Martina Ruggeri | Sonetti della Disperazione di Ilenia Caleo, ispirati da La forma delle nuvole di J. W. Goethe | traduzione Paola Bono | consulenza organizzativa Elisa Bartolucci | residenze: PARC Firenze; BASE Milano; Residenza Centrale Fies, con il sostegno di Passo Nord; Atelier Sì – Bologna, Lavanderia a Vapore Torino, Istituto di Cultura italiano, Paris; in collaborazione con AMAT e Comune di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane | co-produzioni: VIELNURVIEL (Ghent); Motus Vague; Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale | grazie a: Alessandra Indolfi, Roberta Indolfi, Paola Granato, Eva Bruno, Vilma Carlini, Ulisse Poggioni