DI COSA PARLIAMO QUANDO
PARLIAMO D’AMORE
workshop intensivo di recitazione
a cura di Roberto Rustioni
dal 15 al 20 settembre
orario 10:00 – 19:00
..iscrizioni entro il 30 agosto .
“Dovremmo occuparci delle cose che contano. Le cose che sono vicine al cuore, le cose che ci commuovono.
La capacità di sopravvivere, per dirne una. L’amore, la morte, i sogni, le ambizioni, crescere,
fare i conti con i propri limiti e con quelli degli altri. Come ci dovremmo comportare?
Come si fa ad andare avanti nella vita a dispetto di tutto quello che ci accade?”
Raymond Carver
Raymond Carver è un gigante della letteratura del XX secolo. La sua scrittura densa e
coinvolgente, sempre tesa a individuare uno stile autentico, ne fa ancora oggi un modello
assoluto per molti scrittori contemporanei. I suoi personaggi ci regalano squarci di vita
immediati, semplici e naturali che ci restituiscono la realtà così com’è, piena di sfumature, in
continuo movimento e mutamento. Carver fa emergere la dimensione misteriosa della
condizione umana: il nascosto, il non detto, ciò che non si vede ma che conta più di ogni altra
cosa. E questa dimensione silenziosa e nascosta nelle relazioni è una qualità centrale negli
ultimi lavori del regista e drammaturgo Roberto Rustioni e nella sua ricerca attuale.
La visione poetica di Carver è una palestra stimolante per praticare un certo tipo di attitudine
scenica.
A partire dal racconto “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” in questo laboratorio ci si
eserciterà a ricercare una qualità interpretativa viva, immediata, reale. Si cercherà di far vivere
le scene e le relazioni tra i personaggi, di farle accadere sul serio, quasi una tecnica – per
paradosso – di non recitazione che scavalca le convenzioni teatrali.
Le attrici e gli attori che parteciperanno al laboratorio lavoreranno quotidianamente,
con grande libertà creativa, alternando momenti di analisi del testo a giochi e
tecniche d’improvvisazione, studio delle dinamiche relazionali tra i personaggi ed
esercizi di riscrittura scenica, attraverso un lavoro drammaturgico a specchio con il
contenuto originale.
..Info iscrizioni..
Rivolto a: attor* professionist* e alliev* attori*.
(Non sono previsti limiti di età).
Costo: 100.00 euro
Per candidarsi: inviare CV e una foto a genialabart.info@gmail.com
entro il 30 agosto 2025
Indicazioni utili: è consigliato un abbigliamento comodo per training e lavoro fisico.
ROBERTO
RUSTIONI
Nasce a Milano e si diploma alla scuola d’arte drammatica “Accademia dei Filodrammatici”. Dal 1991 entra a far parte
stabilmente della compagnia di G. Barberio Corsetti, con cui partecipa per più di dieci anni a tutte le produzioni. Da circa una quindicina d’anni inizia a costruire un percorso autoriale e di regia focalizzato sulle scritture contemporanee, sulla nuova drammaturgia e sulla riscrittura di classici in chiave contemporanea. Tra i suoi spettacoli e progetti: “Lucido” di Rafael Spregelburd (Premio UBU – miglior novità stranierà 2011), “Tre atti unici da Anton Cechov” (diverse segnalazioni e due candidature al premio UBU 2013), “Being norwegian” di David Greig, “Ramayana” dal poeta indù Valmiki (progetto vincitore Bando Teatri del Sacro 2016), “Villa dolorosa” di Rebekka Kricheldorf, “Donne che sognarono cavalli”, di Daniel Veronese, “Vaudeville! Atti unici da Eugene Labiche”. Nelle ultime stagioni ha partecipato come attore all’allestimento di “Metamorfosi” di Kafka, regia di Giorgio Barberio Corsetti e ha curato la regia e l’adattamento radiofonico di Ufo di Ivan Vyrypaev, prodotti dal Teatro di Roma. Ha recentemente debuttato al RomaEuropaFest con “Tomor row’s Par ties ” dei Forced Entertainment . Successivamente prodotto da Sardegna teatro, mette in scena “In fedeltà” da un testo di Rob Drummond e “Anton Checov Remix”, monologo che ha scritto e interpretato. La sua ultima creazione è “The Dumb Waiter” (Il Calapranzi) di Harold Pinter, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo che ha debuttato nell’ultima stagione.