Dal 28 al 31 agosto 2025 torna il CucuFestival, che giunge quest’anno alla sua quindicesima edizione, promossa e coordinata dal Comune di Roana e organizzata da Carichi Sospesi Aps con la Direzione Artistica di Marco Caldiron e la collaborazione delle Proloco delle sei frazioni del territorio cimbro.
Per quattro giorni Roana e le sue frazioni, situate nel cuore dell’Altopiano dei Sette Comuni in provincia di Vicenza, si trasformeranno in un grande palcoscenico a cielo aperto, dove il teatro di strada si esprimerà nella sua forma più poetica e universale, mettendo in dialogo corpo, paesaggio e memoria e intrecciando l’arte performativa con il territorio che la accoglie.
Artisti da tutto il mondo porteranno in scena spettacoli che dialogano con i gesti, i suoni e il movimento, in un linguaggio capace di parlare a ogni età e di attraversare culture e generazioni.
Le radure, i prati, gli scorci tra gli alberi e i boschi di Roana, Mezzaselva, Cesuna, Canove, Treschè Conca e Camporovere diventeranno scenari vivi, dove il teatro si fonde con la natura, il vento e il ritmo della terra. Tra altalene sospese, palo cinese, danza acrobatica e clownerie, ogni performance sarà un invito a rallentare e guardare il mondo con occhi nuovi, riscoprendo il piacere dell’incontro, della leggerezza e dello stupore.
Il CucuFestival fin dalla sua prima edizione è anche una finestra aperta sul mondo. Ogni anno accoglie artisti provenienti da culture e continenti diversi, offrendo al pubblico l’opportunità di incontrare linguaggi scenici lontani ma immediatamente comprensibili. In questa edizione arrivano voci e visioni dalla Cina, dal Giappone, dall’Argentina, dalla Francia e dalla Spagna, che si intrecciano con la creatività italiana in un dialogo senza confini.
Dalla precisione virtuosistica di Cho Kairin, ultimo erede di una dinastia di acrobati, alla forza poetica di Cie Bêtes de Rue, che danza tra tessuti e catene; dalla memoria femminile evocata in aria da Camila Hernandez, alla delicatezza teatrale di Duo Baires, fino al gusto vintage e surreale di Duo Lollypop: ogni spettacolo internazionale porta con sé una storia da raccontare, un’emozione da condividere.
Perché la meraviglia non ha passaporto.
Il corpo che danza tra cielo e radici
Nel cuore della natura, tra alberi, boschi e spazi sospesi, il gesto si fa racconto e il corpo diventa ponte tra terra e aria: il pubblico assiste come incantato, in ascolto di un ritmo più antico che unisce respiro e movimento.
C’è chi, come l’argentino Adriano Cangemi, trasforma il trapezio in uno strumento poetico. Nagual è un assolo visivo e potente dove il corpo, sospinto dal vento, attraversa cicli e metamorfosi. Danza contemporanea, acrodanza e circo si fondono in un rito laico e silenzioso che parla a ogni sguardo (Canove – Parco Palazzetto Polifuzionale, giovedì 28 agosto, ore 17.00).
Sospesa a cinque metri da terra, Camila Hernandez dà forma a un archivio vivente di memorie femminili. In Memories, ogni salita, rotazione e abbandono al vuoto diventa racconto di forza e vulnerabilità, in un intreccio viscerale tra corpo, identità e eredità condivise (Cesuna – Parco delle Leggende, venerdì 29 agosto, ore 18.30).
Arriva invece dall’Oriente la precisione spettacolare di Cho Kairin, artista erede di una dinastia cinese lunga dieci generazioni. Il suo Super Acrobat Show, presentato per la prima volta in Europa, fonde acrobatica, equilibrismo, giocoleria, trasformismo e comicità visiva. Tra torri di sedie, fruste acrobatiche e l’iconico volto magico ispirato al teatro tradizionale, ogni gesto è costruito con rigore e leggerezza, in una danza controllata tra rischio e meraviglia (Cesuna – Parco delle Leggende, venerdì 29 agosto, ore 17.00; Treschè Conca – Bosco, sabato 30 agosto, ore 18.10).
Anche gli alberi diventano maestri e compagni di danza. Con La signoria degli alberi, il collettivo Vertical Waves Project esplora la verticalità come spazio poetico: tra corde e altalene sospese, gli interpreti si muovono tra le fronde in un rituale ispirato a Il barone rampante, dove equilibrio e respiro si fondono con la natura (Mezzaselva – SelvArt, domenica 31 agosto, ore 11.00).
Oggetti, ricordi e silenzi
C’è un teatro che non ha bisogno di parole per farsi sentire. Basta un gesto, uno sguardo, un oggetto dimenticato, per aprire la porta alla memoria e far emergere storie che parlano a tutti.
Una valigia, una lampada, una sedia: è da pochi oggetti dimenticati che prende vita ECOS (A), la creazione del Duo Baires. In scena, Carmina e Sergei animano un Ufficio Oggetti Smarriti in cui ogni oggetto racchiude un ricordo. Tra acrobazie, clownerie e momenti sospesi, lo spettacolo riflette con delicatezza sul legame profondo tra ciò che ricordiamo e ciò che siamo (Camporovere – Campo di Schettinaggio, venerdì 29 agosto, ore 11.00).
Apparizioni bianche, immobili ma vibranti, si aggirano silenziose tra la gente. È l’impatto visivo di Segni Bianchi, la performance storica del Silence Teatro, dove la poesia del gesto si fa improvvisazione urbana. Sculture viventi in argilla si muovono lentamente tra le persone, spezzando la quotidianità e generando stupore, ascolto, vicinanza (Treschè Conca – Bosco, sabato 30 agosto, ore 17.00; domenica 31 agosto, Mezzaselva SelVart, ore 19.00).
Una fanfara apre il sipario del varietà surreale e sorprendente di AVANTI! della Compagnia DUE, ma dietro il ritmo brillante si cela una riflessione sottile sul tempo e sull’attesa. I due clown, giocolieri e illusionisti mescolano comicità, magia e poesia visiva per riportare in scena un’umanità buffa e fragile, capace ancora di stupirsi. (Roana – Laghetto, domenica 31 agosto, ore 17.00).
In un’atmosfera sospesa, che richiama l’interno di una fabbrica abbandonata, la francese Cie Bêtes de Rue porta in scena Fragments, un assolo aereo che mette in dialogo la morbidezza dei tessuti con la brutalità delle catene. Il corpo si muove tra costrizione e liberazione, tra forza fisica e gesto poetico, esplorando i limiti dello spazio e della materia in una danza intensa, quasi scultorea (Roana – Laghetto, domenica 31 agosto, ore 19.00).
La comicità che disarma e incanta
Non è solo intrattenimento: il comico diventa incontro, complicità, disarmo. Si ride di cuore, ma anche con la testa, quando la scena accoglie personaggi surreali, imprevedibili, teneramente folli.
Un cappello storto, una valigia troppo grande e una battaglia di cuscini sono gli strumenti con cui Davide Fontana costruisce Talché, spettacolo muto ma eloquente. Il suo clown stralunato gioca con l’assurdo, tra gag visive e invenzioni poetiche, per ricordarci che il riso può essere la risposta più disarmante alla solitudine (Treschè Conca – Bosco, sabato 30 agosto, ore 17.20).
Non c’è bisogno di effetti speciali quando il ritmo, la precisione e l’intesa prendono il sopravvento. I Chalibares combinano musica dal vivo, giocoleria e comicità fisica in Per un pelo, una girandola scenica che coinvolge grandi e piccoli in un gioco sempre nuovo tra gesto e suono (Canove – Parco Palazzetto Polifunzionale, giovedì 28 agosto, ore 18.20; Cesuna – Parco delle Leggende, venerdì 29 agosto, ore 17.40).
Due personaggi irresistibili, Lolly & Pop, si muovono tra vinili, bicchieri e situazioni nonsense. Con Vintash!, il Duo Lollypop omaggia il gusto retrò degli anni ’50, mescolando clownerie, comicità fisica e un finale ad alto rischio, in una sfida tenera all’assurdità quotidiana (Roana – Laghetto, domenica 31 agosto, ore 17.50).
Quindici edizioni dopo, il CucuFestival continua a essere un gesto semplice e potente: portare il teatro là dove non lo si aspetta, tra le fronde di un albero, davanti a una fontana, su un prato di montagna. Un festival che non cerca il centro, ma i margini: i luoghi dove l’arte si lascia incontrare per caso, dove il pubblico si ferma e si scopre parte della scena.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito
Per informazioni
Ufficio IAT Roana
tel.0424-694361
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