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Sospiro d’anima di e con Aida Talliente

Fabio Massimo Franceschelli autore di spettacoli come Appunti per un teatro politico e il recente Terzo millennio ci regala, qui in veste di critico, la recensione dello spettacolo andato in scena al Forte Prenestino. In un periodo storico in cui le contingenze economiche invadono prepotentemente gli spazi della scrittura scenica spianando la strada al minimalismo più triste, da cosa può trarre vita e volare in alto un monologo? Semplice: dal testo e dall’interpretazione...

Per un teatro post-beuysiano. Ragionamenti intorno a Dies Irae.

Matteo Antonaci approfondisce il discorso sulle nuove arti sceniche a partire da Dies irae di Teatro Sotterraneo. Dunque non una recensione ma un vero e proprio saggio. E’ il 1982. Chiamato a partecipare alla settima edizione dell’esposizione Documenta in Germania, l’artista tedesco Joseph Beuys riassume, in un’unica azione artistica, tutta la sua poetica maturata dall’inizio del dopoguerra fino all’ingresso nel movimento Fluxus. Dinanzi al Museo Fidericiano della città di Kassel, Beuys accatasta 7000 monoliti di basalto ...

Come spiegare la storia del comunismo ai malati di mente: Visniec in musical al Valle

La recensione dello spettacolo prodotto dallo Stabile di Catania. Se avete in programma di andare al Teatro Valle per assistere a Come spiegare la storia del comunismo ai malati di mente, in scena fino al 9 maggio all'interno della monografia dedicata allo Stabile di Catania, non fatevi ingannare dal titolo che Matei Visniec ha dato a questo testo scritto nel. La pièce quanto poi la sua traduzione scenica a opera di Gianpiero Borgia affronta il tema in modo "leggero", ma non superficiale...

L’esperienza come prima creazione: postilla sui Muta Imago

Solo pochi giorni fa ho rivisto il loro Madeleine, lavoro presentato in anteprima a Romaeuropa in novembre, ora completo e spogliato di quello che – a sentire la regista Claudia Sorace parlarne – sembra una sorta di cartonato drammaturgico, quello che si usava nella pittura classica per la preparazione delle opere: ho sentito la sostanza di questo spettacolo fluttuare attorno e così, come non farlo, ho tentato di afferrarla...

Kin Keen King: ecco le creature mostruose dei visionari Dewey Dell

La recensione dello spettacolo del gruppo nato nel 2007 dall'unione di Teodora, Agata, Demetrio Castellucci ed Eugenio Resta. Dopo il fresco, esuberante ed energetico à elle vide, Dewey Dell ritorna in scena trasformando il teatro in un mondo destinato alla più innocente immaginazione, una dimensione sognante in cui veri e propri organismi possano prendere vita. Eppure, al contrario del precedente spettacolo, la visionarietà dei membri del gruppo sembra rimanere amputata da una scenografia imponente ...

Pink me & the Roses: al Teatro Palladium la rivincita di Codice Ivan

La recensione dello spettacolo vincitore del Premio Scenario 2009 Lo spettacolo Pink me & the roses vuole farsi portavoce di tali dicotomie incarnate nei meccanismi della rappresentazione teatrale e dunque distruggibili, almeno quanto basta per mostrare la vera natura del teatro stesso. Passato sotto forma di studio nei più importanti festival italiani, da Drodesera a Short Theatre, Pink me & the roses, vincitore dell’ultima edizione del Premio Scenario...

Pathosformel e La prima periferia dove l’artificiale diventa umano

La recensione dell'ultima ricerca del gruppo fondato da Daniel Blanga Gubbay e Paola Villani. Ne La prima periferia, presentato al Teatro Palladium nelle serate dedicate agli artisti di Fies Factory, l'umano torna totalmente visibile in scena seppur rinchiuso in un'ambiguità narrativa e formale che è a mio avviso uno dei temi più interessanti della ricerca. Qual'è il suo ruolo? Qual'è il compito di questi infermieri/burattinai che in jeans e felpa grigia ridanno vita alle articolazioni artificiali di codesti modelli?

Dies Irae: Teatro Sotterraneo e la perdita di senso in cinque episodi

La recensione di DIES IRAE 5 episodi intorno alla fine della specie, ultimo lavoro del gruppo toscano prodotto da Fies Factory One e portato in scena al Teatro Palladium. Prima materia è la morte: su una parete di sangue in cronaca diretta dipingono una guerra e il suo prodotto, poi ci mettono la firma come opera loro, non d’arte ma di morte; dopo il crimine in termini giornalistici viene raccontato mentre gli altri ricoprono la scena, finché il crimine di fronte a chi ascolta non esiste più...

La “Città di M.” secondo Sinigaglia al Teatro Furio Camillo: tra noir e inchiesta la tetra foto della realtà metropolitana

La recensione dello spettacolo di apertura della rassegna Transiti al Teatro Furio Camillo Abitare una città, viverne la frenesia, l’indecifrabilità, gli ambigui e contraddittori rapporti umani, significa probabilmente far sì che lo spazio urbano penetri la nostra personalità e la plasmi a sua immagine e somiglianza. Qui città di M. è un racconto cupo e tetro, tratto dall’omonimo romanzo di Piero Colaprico, che tenta di descrivere la realtà dei dinamismi metropolitani con sguardo critico, ma mai giudizioso, verso i meccanismi perversi dei media. Diretto da Serena Sinigaglia, lo spettacolo, che ha aperto la rassegna Transiti al Teatro Furio Camillo di Roma, narra le vicende di sette personaggi coinvolti in un duplice omicidio, oscillando tra toni ironici e drammatici, fiabeschi e noir...

The Problem: la coppia secondo A.R.Gurney Jr nell’interpretazione di Saba Salvemini e Annika Strohm

La recensione dello spettacolo che è stato in scena all'Arvalia durante la rassegna Mutamenti Qual è il problema? Sembra che l’unica strada per le coppie moderne sia crearsene, annientare la bontà dell’unione, dei sentimenti semplici, corroborando il rapporto di storture ogni volta sempre diverse, perché se ne abbia il rinnovamento. Di questo si nutrono i legami moderni, oggi che perduto è il metro per comprendere la reale urgenza alla coesione e alterato il sintomo che la sincerità sia davvero – perdono per il bisticcio – sincera. E di questo si nutre questo The Problem, drammaturgia originale in commedia di A.R.Gurney Jr. per la prima volta in Italia...

Al Teatro Palladium 5 storie per uno spettacolo irrisolto

La recensione del secondo progetto portato da ZTL al Palladium Dopo un micro conto alla rovescia, i personaggi di questo racconto corale entrano in scena mentre sui due teli scorrono i video delle loro vite in città. [...] La drammaturgia costruita da Setteteste sembra rimanere irrisolta, annichilita dall’uso del video che, incapace di integrarsi sulla scena, si dà come elemento a sé stante...

L’assurdo da Terzo Millennio di Fabio Massimo Franceschelli

La recensione dell'ultima produzione di Olivieri Ravelli Teatro. Un maiale e un pescatore si incontrano in un luogo imprecisato, si accennerà poi ad una improbabile isola, ma senza crederci troppo, qui i due personaggi, sempre coscienti del loro essere personaggi, dunque creature di invenzione, e nella totale immobilità fisica, in questo spettacolo vi è un azzeramento di qualunque fisicità esteriore...

Al Duncan 3.0 scoprendo i Fratelli Broche

E' piacere la scoperta, è un piacere trovarsi seduti insieme ad una manciata di altri spettatori in un posto confortevole lontano dal giro dei soliti appuntamenti, dove non si conosce nessuno e ogni stretta di mano è un guadagno. Dove l'ambiente si struttura nelle mille declinazioni laboratoriali del teatro-danza, dove di aperture serali se ne fanno solo un paio al mese, all'interno di rassegne rigorosamente dedicate ai giovani artisti, e in quelle serate, forse proprio perché centellinate con la parsimonia artigianale di un rito tutto casalingo, il rischio di scoprire qualcosa di toccante è altissimo. E quello che è successo a me un paio di sere fa quando immergendomi nello spazio polifunzionale mi sono imbattuto nei Fratelli Broche...

Un piccolo gioco senza conseguenze: l’ennesima commedia sulla crisi della coppia

La recensione dello spettacolo in scena fino al 25 aprile al Teatro Italia Spinto dal successo (messo in bella mostra in fase di promozione) ottenuto all'ultimo Festival di Spoleto e dalla positiva esperienza avuta con il precedente Nemico di Classe mi sono trovato seduto per la seconda volta nella platea di quello storico edificio che fu del dopo lavoro ferroviario (dotato di un'acustica incomprensibilmente inadeguata) cosciente di trovarmi sì di fronte a un intrattenimento leggero, ma anche a una commedia francese vincitrice di 5 ambiti Premi Molière. Pretendevo troppo dunque nell'aspettarmi qualcosa che colpisse nella risata, ma anche nel cuore e nell’intelletto?

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Contemporaneo Futuro: nel tempo della nuova visione

Presentiamo con un articolo in media partnership la IV edizione del festival Contemporaneo Futuro dedicato ai nuovi autori e ai nuovi pubblici a cura di Fabrizio Pallara che si svolgerà al Teatro India - Teatro Torlonia dal 10 al 14 aprile .