HomeCordelia - le RecensioniCRY VIOLET (Panzetti/Ticconi)

CRY VIOLET (Panzetti/Ticconi)

Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 25

Sembra quasi una formula esausta, quella reiterazione cinetica che Panzetti/Ticconi scelgono per Cry Violet, presentato all’interno del Danae Festival di Milano. Su partitura sonora – precisa, incalzante, viziosa – di Teho Teardo, la creazione si struttura come un dispositivo performativo di indagine sulla colpa “ambientale”, sulla sua estetizzazione e sulla tentazione, tutta contemporanea, di trasformarla in immagine ripulita e anche commerciabile. Se è vero che la colpa, come si dice, la si legge negli occhi, in questo lavoro essa si disloca, trasferendosi negli arti, nelle genuflessioni, negli atti meccanici e rotatori che si ripetono in modo ossessivo, mostrando un senso di inadeguatezza e di vergogna: mani portate al viso per celarlo, corpi piegati in posture di abnegazione o contorti in un moto di ritorsione verso sé, come a sottrarsi a un interlocutore che è altro, e soprattutto altrove. In questo linguaggio del gesto, ieratico e trattenuto, le pathosformeln warburghiane si consumano nel rigore, come figure archetipiche di un dolore che continua a esistere solo nella sua forma, perché svuotato della propria urgenza originaria. La coreografia procede così per accumulo di codici espressivi ma per sottrazione emotiva degli stessi, costruendo un lessico minimo e disciplinato, mentre sullo fondo bombolette spray e pezzette verdi attendono d’essere agite e significate. Strumenti di pulizia, che si riscoprono medium di rimozione simbolica, verranno usati solo alla fine, rivelando allo spettatore il motivo della colpa da espiare. Di questa dimensione ecologica, nello spettacolo, rimane tuttavia solo il presupposto concettuale, perché essa non riesce a trovare una chiara corrispondenza visiva – costruita su piccoli indizi e residui oggettuali – lasciando emergere invece una più ampia meditazione sulla colpa in sé e sulla sua genealogia fisica e spirituale. (Andrea Gardenghi)

Visto alla Fabbrica del Vapore_Cisterne. Danae Festival. coreografia, performance, costumi Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi composizione sonora Teho Teardo illustrazione grafica Ginevra Panzetti originariamente creato all’interno di Esplorazioni un progetto di Triennale Milano in collaborazione con Volvo Car Italia con il supporto di Lavanderia a Vapore / Piemonte dal Vivo – Torino (IT); Rampe – Stoccarda (DE)

Cordelia, ottobre 2025

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Andrea Gardenghi
Andrea Gardenghi
Andrea Gardenghi, nata in Veneto nel 1999, è laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali. Prosegue i suoi studi a Milano specializzandosi al biennio di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali dell’Accademia di Brera. Dopo aver seguito nel 2020 il corso di giornalismo culturale tenuto dalla Giulio Perrone Editore, inizia il suo percorso nella critica teatrale. Collabora con la rivista online Teatro e Critica da gennaio 2021.

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