Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 25
Tra gli spettacoli presentati da Anni Luce ce n’è uno “strano”, sghembo, che davvero è un “oggetto teatrale non identificato” – per citare un libro di Lorenzo Donati – e forse lo inquadriamo come spettacolo proprio perché i due protagonisti “fanno finta”, uno non è neanche attore teatrale (Pietro Turano, nel cast di Skam Italia e vicepresidente di Arcigay Roma, attivista e influencer da più di 100mila follower), l’altro, Pietro Angelini, è un performer e un attore tutt’altro che accademico, entrambi possono e devono migliorare proprio dal punto di vista dell’interpretazione. Direi che anche la drammaturgia avrebbe bisogno di una pulizia maggiore, eppure questo lavoro storto, tra documentarismo, autorappresentazione, comicità vive di una leggerezza che diventa un passe-partout per entrare in un mondo che altrimenti rischierebbe lo sguardo morboso e il giudizio moralistico. I due ci portano nel metaverso delle chat tra uomini e lo fanno partendo dalle loro vite: quella di un attore eterosessuale che incontra online un giovane gay. Da qui lo l’ironia sull’arista che si considera un antropologo alla ricerca di spunti per uno spettacolo, le riflessioni sul privilegio etero, la relazione con il femminile – che da quel privilegio sembra non riuscire a liberarsi. Geniale il prologo in video nel quale gli uomini incontrati da Angelini online si aprono dimostrando desideri ed eccitazione (anche con risultati evidentemente comici) oppure raccontando gli amori vissuti e mancati. L’artista in questo caso è una sorta di virus nel sistema: di fronte a uomini che dietro al proprio schermo vorrebbero masturbarsi compare qualcuno con domande quasi pasoliniane alla Comizi d’amore. C’è qualcosa che non è chiaro nella relazione tra rappresentazione e realtà, verrebbe da dire che non ci sarebbe necessità di fingere, che i due potrebbero giocare a carte totalmente scoperte ed essere se stessi, ma forse si perderebbe quella grazia sgraziata che ci fa sorridere di fronte a questo incontro non identificato. (Andrea Pocosgnich)
Visto al Ex Mattatoio. Romaeuropa Festival. Concept: Pietro Angelini Di e con: Pietro Angelini e Pietro Turano Light Design: Marco D’Amelio Sound Design: Filippo Lilli Costumi: Ileana Alesi
Ringraziamento Speciale: Maurizio Rippa Produzione: 369gradi Residenza produttiva: Carrozzerie | N.O.T. Con il sostegno di: Settimo Cielo – Residenza Artistica Teatro di Arsoli, Teatro del Lido, Ferrara OFF – Selezione Chiamata Offline 2023, ARTEFICI. ResidenzeCreativeFVG/ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale, C.U.R.A. UMBRIA Progetto vincitore del bando Produzione dello Spettacolo dal Vivo 2025 Promosso dalla Regione Lazio













