Banner “Banner Danza in rete
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner “Banner Danza in rete
Banner “Banner Danza in rete
Banner workshop di critica a inDivenire
HomeCordelia - le RecensioniMADRE COURAGE (di Elena Gigliotti)

MADRE COURAGE (di Elena Gigliotti)

Questa recensione fa parte di Cordelia, maggio 2023

Il rapporto tra gli esseri umani e la storia è complesso: c’è chi la interroga o chi la diffonde, ma pochi riescono a sentirsene parte; ciò deriva probabilmente dal carattere di posterità che la storia incarna. Tra coloro che hanno tentato: Bertolt Brecht, soprattutto nel Madre Courage e i suoi figli che Elena Gigliotti porta con 11 attori al Teatro Nazionale di Genova. L’indagine di Gigliotti nel testo esplicita come la storia, oggi che il carico mediatico di informazioni ci fa diventare insensibili alle immagini di guerra, può e deve essere compresa nel tempo presente, forzando cioè quel carattere endemico che ne regola gli equilibri. La scena si apre con una donna davanti a una parete di abiti diversi e dismessi, sanguina un parto doloroso e dà alla luce un mitra, che presto sparerà: siamo in guerra, cui le madri danno i loro figli. Questo è il tema noto di Madre Courage (sontuosa Simonetta Guarino), ma l’indagine di Gigliotti affonda nell’idea che l’impero del capitalismo della guerra sia il motore, radicalizzando le idee marxiste di Brecht. La vicenda ruota infatti attorno ai commerci di Courage (il cui carretto ha la M di madre con il logo di McDonald’s) nel mezzo del conflitto che, per lei, è fonte di guadagno e sopravvivenza ma a cui vende, non volendo, anche i propri figli. Se il presupposto è ricco di interesse, se soprattutto gli attori ballano, cantano, recitano e poche volte accade su un palco, la proposta scenica pecca di un eccesso di elementi e un approccio che non traduce al meglio la filosofia nella pratica: la scelta dei video trailer separa le scene per evidenziare il posticcio dell’informazione ma va a ridicolizzare anche le immagini sul palco; non aiuta di certo una recitazione che, mescolando varie lingue, vuole riprodurre una sorta di Babele, ma che nei fatti si riduce a una sequela di stereotipi linguistici vicini più al macchiettismo; non diverso è ciò che accade alle varie canzoni trattate con Auto-Tune, che rende poco credibili le doti vocali. Ma la regista ha talento e tenacia, la qualità del ragionamento filosofico e critico ne segnala un valore di certo avvenire. (Simone Nebbia)

Visto al Teatro Nazionale di Genova Gustavo Modena. Crediti: di Bertolt Brecht; regia di Elena Gigliotti, con Simonetta Guarino, Sebastiano Bronzato, Didì Garbaccio Bogin, Aleksandros Memetaj, Andrea Nicolini, Aldo Ottobrino, Matteo Palazzo, Sarah Pesca, Alfonso Postiglione, Esela Pysqyli, Ivan Zerbinati; scene e costumi Carlo De Marino; coreografie Claudia Monti, musiche originali e adattamenti da Paul Dessau Matteo Domenichelli; luci Davide Riccardi; video Daniele Salaris; regista assistente Dario Aita; produzione Teatro Nazionale di Genova

recensioni su Cordelia, maggio 2023

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

Simone Nebbia
Simone Nebbia
Professore di scuola media e scrittore. Animatore di Teatro e Critica fin dai primi mesi, collabora con Radio Onda Rossa e ha fatto parte parte della redazione de "I Quaderni del Teatro di Roma", periodico mensile diretto da Attilio Scarpellini. Nel 2013 è co-autore del volume "Il declino del teatro di regia" (Editoria & Spettacolo, di Franco Cordelli, a cura di Andrea Cortellessa); ha collaborato con il programma di "Rai Scuola Terza Pagina". Uscito a dicembre 2013 per l'editore Titivillus il volume "Teatro Studio Krypton. Trent'anni di solitudine". Suoi testi sono apparsi su numerosi periodici e raccolte saggistiche. È, quando può, un cantautore. Nel 2021 ha pubblicato il romanzo Rosso Antico (Giulio Perrone Editore)

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Valerio Binasco nelle ferite di Jon Fosse

Recensione. Dopo aver debuttato in prima assoluta al Teatro Carignano di Torino, La ragazza sul divano di Jon Fosse con la regia di Valerio...

Media Partnership

Contemporaneo Futuro: nel tempo della nuova visione

Presentiamo con un articolo in media partnership la IV edizione del festival Contemporaneo Futuro dedicato ai nuovi autori e ai nuovi pubblici a cura di Fabrizio Pallara che si svolgerà al Teatro India - Teatro Torlonia dal 10 al 14 aprile .