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Ascoltando la realtà. A Cagliari è tempo di Autunno Danza

Al Teatro Massimo di Cagliari, dall’11 ottobre al 9 dicembre, la 24° edizione di Autunno Danza. Presentazione. Contenuto realizzato in media partnership.

Jacopo Jenna_ph_GiuliaBroggi

Una questione fondamentale del contemporaneo della danza è quella della presenza, quella soglia sottile che racchiude, nel suo manifestarsi, tutte le possibilità di azione dell’umano. Nella sua dimora, che è il corpo, risiedono il potenziale dell’agire insieme alla profonda delicatezza e vulnerabilità che lo contraddistinguono. Attorno a questi temi si svolge a Cagliari la 24° edizione del festival Autunno Danza, che presenta al pubblico spettacoli, di cui una prima nazionale, di dodici diverse compagnie oltre a workshop e incontri.

Come as you are ph Giulia Broggi

Il programma è orientato verso proposte che esplorano il presente della ricerca della danza da diversi punti di vista, con un’attenzione particolare rivolta anche alle nuove generazioni di spettatori. A questo proposito, il festival inizia l’11 ottobre con Ana Pi, Cecilia Bengolea e François Chaignaud che presentano Le tour du monde des danses urbaines en 10 villes, una conferenza-spettacolo sulle danze urbane dove i giovani sono condotti alla conoscenza del sistema corpo-danza-mondo in un’unica, divertente soluzione. Sempre rivolto ai ragazzi e alle ragazze è Désir Mimétique di Jacopo Jenna, artista fiorentino che, prendendo spunto dal concetto di «desiderio mimetico» elaborato da René Girard, esplora l’imitazione come energia delle azioni umane. Sempre di Jenna, sabato 13 ottobre verrà presentato Come As You Are, titolo di un pezzo celebre dei Nirvana il cui testo entra nel progetto coreografico decostruendosi e facendosi, letteralmente, a pezzi su dei teli di spugna che consegnano una nuova forma alle parole per il tramite della presenza del corpo. Lo stesso giorno debutterà anche Tango glaciale reloaded di Mario Martone, Raffaele Di Florio e Anna Redi, spettacolo del 1982 riallestito grazie al progetto RIC.CI. ideato da Marinella Guatterini per rimettere in moto la memoria della danza degli anni Ottanta e Novanta e oggi di nuovo in scena con nuovi interpreti (Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro).

Igor e Moreno foto Alice Clarke

Dopo la regia storica di Martone, si torna alla danza più attuale con Annamaria Ajmone che il 20-21 ottobre porterà in scena Trigger, performance parte del progetto Arcipelago dedicato agli spazi non teatrali. Francesca Foscarini, invece, presenterà Vocazione all’asimmetria (26-27 ottobre), un duetto con Andrea Costanzo Martini dove corpo, voce e sguardo entrano in dialogo tra loro e con il pubblico.

Alla fine del mese di ottobre, il duo di artisti sardi Igor e Moreno presentano A Room for All Our Tomorrow, un lavoro sulla componente di segretezza delle nostre vite. Di Alessandro Sciarroni, invece, il 3-4 novembre il pubblico potrà ammirare Chroma – Don’t Be Frightened of Turning the Page, un solo ipnotico sull’azione del ruotare come metafora del concetto di migrazione. Negli stessi giorni, i Dewey Dell saranno presenti al festival con I Am Within, I Am Without, una performance che esplora la solitudine e la capacità dell’uomo di proteggersi dal mondo esterno. Il 9-10 novembre sarà la volta invece del progetto interdisciplinare No Comfort Zone di Sara Marasso e Stefano Risso seguito, il 16-17 novembre, dalla prima nazionale di Gyohei Zaitsu, Enfin comme une fleur, spettacolo di danza butô per la prima volta in Italia.

Simone Cargnoni _ Abbondanza Bertoni

Tornando agli artisti italiani, il 29 novembre, La morte e la fanciulla di Abbondanza/Bertoni trasporterà il pubblico nell’atmosfera delicata e lirica che indaga il mistero della fine accompagnata dal Quartetto in Re Minore di Schubert. A concludere la programmazione, C.Arte d’imbarco di Carovana S.M.I., un progetto sul tema dell’incontro, del viaggio e della memoria di Ornella D’Agostino che coinvolge anche giovani asiatici e africani residenti nella provincia di Cagliari.

A corredare la programmazione degli spettacoli del festival saranno, infine, i workshop di Jacopo Jenna, Annamaria Ajmone, Francesca Foscarini, Igor e Moreno, Sara Marasso con Stefano Risso e Michele Abbondanza: opportunità per chi desideri studiare e sperimentare da vicino le pratiche di alcuni dei coreografi in programmazione al festival.
Per approfondire, invece, la conoscenza delle qualità della danza del nuovo millennio, il 9 novembre si potrà assistere all’incontro tra Alessandro Pontremoli e Momi Falchi, direttrice del festival, che dialogheranno sui paesaggi coreografici degli ultimi anni, in Italia e in Europa. Nell’insieme, Autunno Danza è un festival ricco di proposte diverse che si trasforma, anno dopo anno, ascoltando in maniera coraggiosa e sensibile la realtà, i suoi spazi, il senso della presenza individuale e di quella collettiva.

Vai al programma del festival

 Andrea Pocosgnich

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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