Banner “Banner Danza in rete
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner “Banner Danza in rete
Banner “Banner Danza in rete
Banner workshop di critica a inDivenire
HomeArticoliUn libro che mette a sistema la danza. La ricerca di Adriana...

Un libro che mette a sistema la danza. La ricerca di Adriana Borriello

Quinta di copertina. Chiedi al tuo corpo. La ricerca di Adriana Borriello tra coreografia e pedagogia, edito da Edizioni Ephemeria a cura di Ada d’Adamo mette a sistema la danza della coreografa e pedagoga che ha contribuito alla nascita del gruppo Rosas con Anne Teresa de Keersmaeker.

Edito dalla casa editrice marchigiana Edizioni Ephemeria, il volume restituisce tutta l’ampiezza e la profondità della ricerca condotta nel corso degli ultimi decenni dalla coreografa e pedagoga Adriana Borriello.

Il testo si apre con un saggio di Francesca Beatrice Vista che traccia il profilo dell’artista individuando alcuni macro-aspetti di questa micro-storia della danza contemporanea europea che meritano di essere esplorati e conosciuti in maniera approfondita per i loro preziosi intrecci e per la loro capacità di dare vita a un pensiero che, nonostante la complessità, è in grado di distinguersi su tutti i piani su cui agisce il potenziale della danza: l’estetica, l’etica e la politica.

In dialogo con la curatrice del volume Ada d’Adamo, la coreografa avellinese ripercorre l’arco di tempo intercorso tra gli anni della sua formazione all’Accademia Nazionale di Danza di Roma fino al periodo alla scuola Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles, dalla storica nascita del primo nucleo di Rosas all’età di 21 anni – con Anne Teresa de Keersmaeker, Michèle Anne De Mey e Fumiyo Ikeda – fino all’incontro con la pratica del tai-chi e, ancora, lo sviluppo di una chiara identità pedagogica oltre che coreografica.

La terza parte, scritta dalla stessa Adriana Borriello, è la descrizione accurata e approfondita di un metodo che, pur restando aperto, intende fare luce sul movimento come frutto della percezione e dell’esperienza del corpo nel mondo, in sé e tra gli altri corpi.

Nel finale del libro, infine, dopo una sezione iconografica dedicata alle partiture coreografiche e alle fotografie, Alessandro Pontremoli firma una postfazione in cui inscrive il discorso pedagogico e coreografico di Adriana Borriello in un disegno più ampio di esperienza e di conoscenza della corporeità e della storia della danza. Della coreografa, Pontremoli mette in luce in modo particolare la chiarezza che ne caratterizza il percorso, che ha saputo sviluppare un vero e proprio sistema di pensiero sulla danza e sul corpo danzante con grande eleganza e un profondo rigore.

Nel contesto dell’editoria italiana di danza, questo volume esce dall’ordinario grazie alla sua capacità di intrecciare il sapere poetico e quello metodologico in maniera fluida e coerente. Il libro consente al lettore di studiare approfonditamente il pensiero di Adriana Borriello affiancato dalla curatela di Ada d’Adamo che ha saputo dare uniformità, sistematicità e fluidità a pensieri che per loro natura tendono a erompere nella vita dell’artista in maniera non sintetica e articolata. A contatto con questa affascinante complessità, la grande leggibilità del testo è la qualità che ci rende accessibile il lavoro di queste tre studiose osservato accanto alla multiformità del percorso di una tra le più importanti coreografe e pedagoghe della danza contemporanea italiana.

Gaia Clotilde Chernetich

Chiedi al tuo corpo. La ricerca di Adriana Borriello tra coreografia e pedagogia
a cura di Ada d’Adamo
con testi di: Adriana Borriello, Ada d’Adamo, Francesca Beatrice Vista
Editore: Edizioni Ephemeria
Collana: I libri dell’Icosaedro
Anno edizione: 2017
Pagine: 324

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

Gaia Clotilde Chernetich
Gaia Clotilde Chernetich
Gaia Clotilde Chernetich ha ottenuto un dottorato di ricerca europeo presso l’Università di Parma e presso l’Université Côte d’Azur con una tesi sul funzionamento della memoria nella danza contemporanea realizzata grazie alla collaborazione con la Pina Bausch Foundation. Si è laureata in Semiotica delle Arti al corso di laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale dell'Università degli Studi di Pavia prima di proseguire gli studi in Francia. A Parigi ha studiato Teorie e Pratiche del Linguaggio e delle Arti presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales e Studi Teatrali presso l'Université Paris3 - La Sorbonne Nouvelle e l'Ecole Normale Supérieure. I suoi studi vertono sulle metodologie della ricerca storica nelle arti, sull’epistemologia e sull'estetica della danza e sulla trasmissione e sul funzionamento della memoria. Oltre a dedicarsi allo studio, lavora come dramaturg di danza e collabora a progetti di formazione e divulgazione delle arti sceniche e della performance con fondazioni, teatri e festival nazionali e internazionali. Dal 2015 fa parte della Springback Academy del network europeo Aerowaves Europe, mentre ha iniziato a collaborare con Teatro e Critica nel 2013.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Sincronie, macabre sparizioni, salti di specie. La danza a Vicenza

Al Festival Danza in Rete di Vicenza una programmazione che privilegia soprattutto la danza italiana, fa scoprire la complessità di processi creativi e pluralità...

Media Partnership

Contemporaneo Futuro: nel tempo della nuova visione

Presentiamo con un articolo in media partnership la IV edizione del festival Contemporaneo Futuro dedicato ai nuovi autori e ai nuovi pubblici a cura di Fabrizio Pallara che si svolgerà al Teatro India - Teatro Torlonia dal 10 al 14 aprile .