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HomeArticoliHamlet: spettatori alla prima

Hamlet: spettatori alla prima

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Hamlet, progetto di Andrea Baracco, Biancofango, Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre) ha debuttato al Teatro Argentina di Roma per il Romaeuropa Festival 2014. Alla prima abbiamo intervistato il pubblico

 

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interviste realizzate da
Marianna Masselli Twitter @Mari_Masselli
Simone Nebbia Twitter @Simone_Nebbia

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3 COMMENTS

  1. Grazie a Teatro e Critica per queste video interviste che mi danno modo di aprire una riflessione rimanendo in attesa di una vostra critica nero su bianco.
    Rimango basita davanti persone che fanno del teatro il loro mestiere o persone che frequentano così tanto il teatro rimaste “entusiaste” di fronte a uno spettacolo che ha dei guizzi carini qui e lì ma che nel complesso risulta non all’altezza di calcare le scene di un teatro che merita molto di più. Gli attori non erano cani ma di certo quel palco era troppo grande per loro. Le proiezioni video non avevano nulla di particolare o strabiliante e sinceramente invece mi aspetto qualcosa del genere se questo spettacolo è inserito in un circuito quale il Roma Europa Festival. Amleto ridotto a fare squallide battute sul gioco di parole “L’udito” “Lu dito”, ho avuto i brividi per la vergonga. L’attore che senza dubbio ha svolto il suo lavoro con passione e dedizione ha portato in scena, sotto indicazione registica, un “Amleto pazzo”… sai la novità!! L’interpretazione più banale e SBAGLIATA che si possa fare su un testo che dovrebbe essere trattato con un rispetto davvero molto molto molto più grande. Gertrude visivamente più giovane di Amleto, forse c’è stato un problema con la scelta degli attori. Ofelia che durante la pantomima (per me l’unica scena ben fatta) ride con Amleto quando invece ha già avuto inizio il suo percorso di disfacimento e non capisco attorialmente come l’attrice poi possa fare un volo pindarico per raggiungere la follia che infatti, ai miei occhi, non è stata credibile. Potrei andare avanti molto ma mi limito a dire che Amleto mi commuove anche solo se ne parlo e difficilmente non ne subisco il trauma emotivo seduta in teatro e questo Amleto è arrivato gelido e finto come nessun altro Amleto era riuscito fino ad ora. Se questo Amleto è bello ne avete visti pochi e soprattutto avete visto quelli sbagliati. Detto cio’ ovviamente questo è il mio pensiero e ognuno ha il suo. La speranza e l’invito che porgo è che una maggiore criticità aiuterebbe e tutelerebbe il lavoro di regista e attore di teatro. Saluti!

  2. Io non ho visto lo spettacolo
    faccio solo una “conta”
    3 interviste
    2 a “non attori” a quanto pare…
    un non attore non è rimasto soddisfatto
    un altro sì, ma non trova nulla di significativamente differente dagli altri, se non la visione della follia che in questo caso è salvifica
    l’altra dice di sì ma non ha capito la storia

    tra gli attori
    3 entusiasti
    2 meno (che dato che conosco posso dire che danno un giudizio in linea con il loro bel lavoro, dicendo che il testo è un po’ fatto da parte)

    BELLISSIMO IL LAVORO DI TeC che intervista gli spettatori, si potesse fare sempre sarebbe magnifico!

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