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All’ Eliseo 4 milioni per 2 anni extra Fus. I teatri chiedono trasparenza

Riceviamo e pubblichiamo una lettera sottoscritta da decine di teatri i quali chiedono spiegazioni al Ministro dell’Economia per i 2 milioni stanziati a favore del Teatro Eliseo e per la lievitazione che questo finanziamento ha subito attraverso gli emendamenti che ne prevedono il raddoppio in due anni. 8 milioni totali. Il gruppo Teatri Riuniti attraverso 10 punti molto precisi chiede chiarezza e trasparenza interrogando il Ministero su un atto che nei fatti sposta un ingente finanziamento solo verso una struttura.

 

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Gentile Ministro Pier Carlo Padoan,
dopo il finanziamento da 2 milioni di euro elargito al Teatro Eliseo, poniamo alcune domande su quanto da Lei stabilito, e per comodità di esposizione sintetizziamo la questione in oggetto:

Alla fine del gennaio 2017 il Senatore del PD Bruno Astorre presenta un emendamento alla legge di conversione del decreto milleproroghe: vi è scritto che “per l’anno 2017 una quota risorse può essere destinata, nel limite massimo di 4 milioni di euro, in favore del teatro Eliseo, in occasione del centenario della sua fondazione”.
L’emendamento viene ritirato, forse a seguito delle polemiche suscitate.
Il 15 marzo 2017 Luca Barbareschi, gestore e direttore artistico del Teatro, convoca una conferenza stampa dove, denunciando il disinteresse istituzionale per l’Eliseo, annuncia la chiusura imminente del teatro facendo più volte riferimento ad un patto e ad una promessa non mantenuta dal Ministero: “mi erano stati promessi 4 milioni di euro che non sono mai arrivati”.
Nello stesso giorno l’ufficio stampa del Mibact risponde a Barbareschi con una nota in cui il Ministro Franceschini di fatto elude tale promessa. Nella nota si legge: “Il sostegno alla prosa avviene tramite l’approvazione di progetti triennali da parte di una commissione consultiva indipendente composta da esperti e di criteri oggettivi attraverso un sistema comparativo tra soggetti appartenenti a categorie omogenee su tutto il territorio nazionale”.
Nel mese di Aprile – e qui arriviamo al punto – nella manovra correttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, all’art. 22 comma 8 si legge: “In favore del teatro Eliseo, per spese ordinarie e straordinarie, al fine di garantire la continuità delle sue attività in occasione del centenario della sua fondazione è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2017”.

1. Perché il “contributo al teatro Eliseo” bocciato dal Ministro competente, cioè il titolare della Cultura, Dario Franceschini, presentato e poi ritirato dal decreto Milleproroghe, è presente invece nella manovra correttiva di bilancio?

2. Visto che “le motivazioni e le modalità di ogni sostegno pubblico devono essere chiare, trasparenti e soggette a controllo e verifica”, è possibile sapere quali ragioni effettive siano alla base dello stanziamento dei 2 milioni a favore di un singolo teatro privato?

3. I 2 milioni di euro sono elargiti senza che sia stato disposto alcun vincolo particolare. Chi garantisce che tale denaro pubblico non venga sperperato?

4. Secondo Lei, cultore del libero mercato, il denaro pubblico elargito con procedure straordinarie ad una società privata – quindi al di fuori delle norme ordinarie stabilite dal Ministero della Cultura che tutelano lo spettacolo dal vivo – non crea un caso evidente di concorrenza sleale frutto di una legislazione speciale “ad aziendam”?

5. È stato chiesto il parere dell’Antitrust?

6. Nell’articolo 8 in questione si parla del “teatro Eliseo”: a quale soggetto giuridico ci si sta riferendo? Al Teatro in sé o alla società che lo gestisce, che fa riferimento a Luca Barbareschi?

7. E’ al corrente che la società che gestisce l’Eliseo ha già ricevuto larghissime concessioni dal Ministero dei Beni Culturali, attraverso il Fus ma anche attraverso fondi integrativi direttamente gestiti dal Ministro Franceschini? Le cifre elargite nell’anno 2016 per la Casanova srl risultano essere le seguenti: 514.831 euro circa dal FUS; 250.000 euro dal fondo integrativo per i progetti speciali gestito dal Ministro Franceschini; 300.000 euro dalla Regione Lazio e 100.000 dal Comune.

8. Perché lo Stato investe fondi pubblici per uno spazio privato che in soli due anni presenta una perdita tale da minacciare la chiusura, nonostante il ricevimento di finanziamenti così ingenti?

9. E’ stata verificata la sostenibilità di una stagione annuale che oggi il gestore del Teatro Luca Barbareschi dice costare 4 milioni l’anno?

10. Perché Parlamento e Governo dedicano tanta attenzione (oltre che risorse) ad un unico soggetto privato davanti ad un mercato teatrale che, nella sua interezza, presenta una serie di criticità economiche note a tutti e da tempo?

Illustre Signor Ministro, ora sappiamo che è possibile intervenire per Legge, fuori dai ristretti confini del Fondo Unico della Spettacolo. Non possiamo che gioire che il tanto auspicato intervento suppletivo di un Ministero non competente alla Cultura e allo Spettacolo a favore di realtà culturali e teatrali in particolare, sia finalmente una realtà a cui soggetti (che però dovranno essere meritevoli) potranno aspirare.
Certo non possiamo credere che l’intervento in questione sia “ad personam” e rappresenti un singolo “privilegio”. Pertanto vorremmo sapere quali siano i criteri e i requisiti necessari per poter accedere a contributi straordinari come quello in oggetto, poiché criteri e requisiti “devono” esserci.
La Sua storia personale e la Sua competenza sono per tutti noi una garanzia di equanimità, oltre alla immarcescibile convinzione che in questo Paese Diritti e Doveri devono essere uguali per tutti.
La ringraziamo anticipatamente per la risposta che vorrà dare a noi e ai contribuenti che tale somma elargiscono e ci affidiamo alla cortesia e alla coscienza civica dei Direttori dei Quotidiani Nazionali per la pubblicazione della presente “lettera aperta”.

Inoltre oggi con grande sorpresa apprendiamo quanto pubblicato dal sito della Camera: all’art. 22 comma 8 le risorse economiche destinate al teatro Eliseo in base agli emendamenti bipartisan – sostenuti da Pd e Forza Italia – approvati dalla Commissione Bilancio della Camera passano da 2 a 4 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018 “mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica”.

Cordiali saluti
Teatri Riuniti

I Teatri e le Associazioni di categoria:
Presidente Arti (Associazione Reti Teatrali Italiane)
Comitato di Presidenza Anet (Associazione Nazionale Esercenti Teatrali)
Assomusica
Teatro Quirino – Roma
Teatro Ambra Jovinelli – Roma
Teatro Sistina – Roma
Teatro Brancaccio – Roma
Sala Umberto – Roma
Teatro Parioli – Roma
Teatro Vascello – Roma
Teatro Vittoria – Roma
Teatro Golden – Roma
Teatro Dei Conciatori – Roma
Teatro Manzoni – Roma
Teatro Italia – Roma
Teatro Roma – Roma
Teatro Marconi – Roma
Teatro Ghione – Roma
Teatro Nino Manfredi – Roma
Teatro de’ Servi – Roma
Teatro Elfo Puccini Impresa Sociale – Milano
Teatro Ciak – Milano
Teatro Menotti – Milano
Teatro Carcano – Milano
Teatro San Babila – Milano
Teatro Martinitt – Milano
Teatro del Buratto – Milano
Teatro della Cooperativa – Milano
Teatro Duse – Bologna
Teatro Metropolitan – Catania
Teatro Abc – Catania
Teatro Brancati – Catania
Teatro Libero – Palermo
Teatro Diana – Napoli
Teatro Alfieri – Torino
Teatro Erba – Torino
Teatro Gioiello – Torino
Teatro TaTÀ – Taranto

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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