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I menecmi al Teatro Vascello dal 9 al 27 marzo – (scheda spettacolo)

scene e regia Memè PERLINI
interpretipersonaggi
Alkis Zanis – Menecmo 1e 2
Nicola D’Eramo – Vecchio
Maurizio Palladino – Spazzola-Medico
Alberto Caramel – Messanione
Cristina Giachero – Matrona
Massimo Fedele – Cilindro
Gaia Benassi – Erozia
Musiche Gianni Fiori
produzione TSI La Fabbrica dell’Attore

Il testo è originale, con una messa in scena sobria, per una storia piena di sorprese, di doppi sensi che troviamo assolutamente attuale e sorprendentemente somigliante a tante storie reali.
Il titolo Menecmi deriva dal nome dei due personaggi principali, nonché fratelli gemelli.
Essere se stesso e insieme un altro, duplicare la vita: sembra essere questo un sogno bizzarro e perenne dell’uomo, ma è anche un tema farsesco di remotissima origine, che Plauto sviluppa nei “Menecmi” con la singolare freschezza del suo estro scenico. Protagonisti della commedia, ambientata nella Greca Epidamno, sono due gemelli, che il caso ha separato da bambini e che, già adulti, si trovano a vivere, ignari l’uno dell’altro, nello spazio della stessa città. Lo scambio di persona, che la perfetta somiglianza rende inevitabile, dà avvio alla vicenda comica. Un servo, un parassita, una moglie gelosa, una tenera amante si trovano coinvolti in una serie di equivoci paradossali, che scardinano l’ordito delle convenzioni quotidiane, portando i due giovani sull’orlo della follia, fino a che l’atteso riconoscimento non risolve l’intrigo. Commedia divertente ed agilissima destinata a grande fortuna. Fra le più celebri imitazioni si ricordano la “Comedy of Errors “ di Shakespeare e “I gemelli veneziani” di Goldoni.

Memè Perlini è un attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e scenografo italiano, attivo in cinema, teatro e televisione. Nato in una famiglia di girovaghi proprietari di giostre da luna park che battevano la Bassa padana (origini che si rifletteranno sulla sua formazione artistica), sostenitore del surrealismo e dell’arte concettuale, è considerato fra gli esponenti più rappresentativi dell’avanguardia teatrale italiana di scuola romana. Film da lui diretti sono stati inseriti nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes (1978 e 1987). Come autore teatrale ha scritto una cinquantina di testi, rappresentati in tutto il mondo. Come appassionato di pittura ha avuto, in ambito teatrale, esperienze di scenografia. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti iniziando a Roma l’attività professionale proprio come illustratore e, poi, scenografo al Teatro dei Folli. Amico ed allievo di Lindsay Kemp, attore debuttante in teatro con Giancarlo Nanni, è stato poi co-fondatore nel 1973 del Teatro La Maschera. La sua prima regia teatrale ha riguardato la pièce Pirandello chi?. Tra gli altri suoi lavori figura anche La lupa (adattamento teatrale dalla novella di Giovanni Verga, rappresentato nel 1992). Come attore cinematografico ha interpretato ruoli da caratterista in b-movie e commedie licenziose di contenuto boccaccesco interpretando tuttavia anche parti di rilievo in film d’autore. Ha impersonato il ruolo attore-off ne Le castagne sono buone di Pietro Germi (1970, film di debutto), Peon in Giù la testa di Sergio Leone (1971) e Aristide ne La famiglia, di Ettore Scola (1987). Sempre nel 1987 per Carlo Mazzacurati ha interpretato Notte italiana. Con Luigi Comencini è stato nel cast di Voltati Eugenio (1980).

in scena dal 9 al 27 marzo 2011
Teatro Vascello [vai al cartellone 2010/2011] Roma

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