Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
Banner workshop di critica a inDivenire
HomeIn evidenza3Al Teatro Eliseo Paolo Poli con "Il Mare" e dal Premio Riccione...

Al Teatro Eliseo Paolo Poli con “Il Mare” e dal Premio Riccione “Avevo un bel pallone rosso” di Angela Demattè

Ricomincia con due proposte di alto livello il 2011 per gli spazi diretti da Massimo Monaci. Nella sala grande troviamo infatti Paolo Poli con il nuovo Il Mare, tratto dai racconti di Anna Maria Ortese; nella sala intitolata a Giuseppe Patroni Griffi fa invece il suo debutto romano lo spettacolo per la regia di Carmelo Rifici e il testo di Angela Demattè, Avevo un bel pallone rosso, vincitore dell’ultimo Premio Riccione.

Cominciamo dall’attore fiorentino classe 1929, un giovinotto che si appresterà a compiere 82 anni capace ancora di riempire le platee e far divertire il pubblico con i suoi spettacoli/show carichi di humor. Dopo il successo dei Sillabari , il lavoro in quel caso era su Goffredo Parise, Poli rimane nel campo della letteratura italiana immergendosi nei racconti di Anna Maria Ortese scritti in un arco di tempo lunghissimo, dagli anni ’30 ai ’70, abbracciando perciò quasi mezzo secolo con due momenti, quello iniziale e terminale totalmente diversi nella storia del nostro paese. Parte di questi racconti la Ortese li pubblicò nel ’53 nel volume Il mare non bagna Napoli con il quale vinse il Premio speciale per la narrativa proprio in quell’edizione del Viareggio.

Che Poli continui sul solco del precedente spettacolo lo si capisce anche dal sottotitolo “due tempi di Paolo Poli”, locuzione presente anche nei Sillabari, e poi naturalmente ci sarà tutto il suo mondo artistico: coreografie, canzoni e ironia per raccontare la nostra bella e triste Italia. Non mancheranno le scene di Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e le musiche di Jacqueline Perrotin, per uno spettacolo, secondo l’opinione di Maria Grazia Gregori (delTeatro.it), “che si snoda con intelligenza autoironica in ogni parola, in ogni nota, in ogni parrucca cambiata, nei turbanti e nei cappelli dalla grande ala, negli abiti da sera da soubrette fatalona e negli straordinari bis finali, che lo rendono unico, inimitabile.”

Passiamo ora alla seconda sala del teatro romano di via Nazionale, nello stesso giorno in cu Poli apre le repliche che lo porteranno fino al 6 febbraio, esordirà Avevo un bel pallone rosso.

Si cambia totalmente di segno con lo spettacolo scritto e interpretatato da Angela Demattè, ci si immerge in una tragedia annunciata dove la storia d’Italia, in uno dei suoi momenti più difficili, gli anni ’70 della lotta armata, si condensa nel quadro familiare proprio di chi fu una protagonista di quelle violente e utopistiche lotte. Margherita Cagol, che poi diventerà Mara Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse insieme al marito Renato Curcio, viene portata in scena proprio dall’autrice, Angela Demattè, e raccontata in quei fatidici 10 anni, dal ’65 al ’75, nei quali la giovane studentessa di sociologia si trasferisce in clandestinità a Milano per abbracciare la lotta armata.

Un testo perciò interessante, se non altro perché si arrampica sulla nostra storia recente, definito dalla giuria del Premio Riccione per il Teatro 2009, presieduta da Umberto Orsini, come una “pièce che attraverso il rapporto tra un padre e una figlia […] riesce ad affrontare uno snodo cruciale della storia italiana, che ha aperto una ferita non ancora rimarginata nella nostra coscienza civile. Il conflitto generazionale più classico tra supposta saggezza della tradizione e furori giovanili trova una singolare consistenza teatrale nel sapiente uso della lingua, in una dinamica di tensione tra l’impianto dialettale, che permette la comunicazione familiare, e l’inadeguatezza di una lingua nazionale che la interrompe. Sorprendono la straordinaria capacità di trasmettere emozioni profonde e insieme lo studio documentaristico che la giovane autrice ha condotto proponendo alla nostra attenzione materiali parzialmente rimossi”.
Il Piccolo Eliseo ospiterà lo spettacolo diretto da Carmelo Rifici fino al 16 gennaio per poi lasciarlo agli spettatori del Teatro Litta di Milano (dal 18 al 30 gennaio) e successivamente al circuito dello Stabile di Bolzano.

Andrea Pocosgnich

11 gennaio 2011 – 6 febbraio 2011
Teatro Eliseo [vai al programma 2010/2011] Roma

Il Mare
due tempi di Paolo Poli
da Anna Maria Ortese
con PAOLO POLI
e con Mauro Barbiero, Fabrizio Casagrande,
Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco regia Paolo Poli
scene Emanuele Luzzati
costumi Santuzza calì
consulenza musicale Jacqueline Perrotin
coreografie Claudia Lawrence
Produzioni Teatrali Paolo Poli 
Associazione Culturale

————————————————————————————

11 – 16 gennaio 2011
Piccolo Teatro Eliseo Patroni Griffi [vai al programma 2010/2011] Roma

Avevo un bel pallone rosso
di Angela Demattè.
Regia Carmelo Rifici
con Andrea Castelli e Angela Demattè
Scene Guido Buganza
costumi Margherita Baldoni
musiche Ferdinando Baroffio
luci Lorenzo Carlucci.
Teatro Stabile di Bolzano
Premio Riccione per il Teatro 2009

Spettacolo segnalato tra gli Imperdibili 2010/2011 di Teatro e Critica – [leggi l’articolo]

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Braunschweig e Deflorian con Pirandello oltre la morte

Recensione. La vita che ti diedi di Luigi Pirandello, con la regia di Stéphane Braunschweig e l'interpretazione di Daria Deflorian nel ruolo da protagonista....

Media Partnership

Contemporaneo Futuro: nel tempo della nuova visione

Presentiamo con un articolo in media partnership la IV edizione del festival Contemporaneo Futuro dedicato ai nuovi autori e ai nuovi pubblici a cura di Fabrizio Pallara che si svolgerà al Teatro India - Teatro Torlonia dal 10 al 14 aprile .