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Premio di scrittura teatrale Diego Fabbri 2010: ecco il bando e un paio di dubbi

Il Teatro Diego Fabbri a Forlì

Come avete potuto appurare leggendo il bando relativo alla residenza Le ville matte (vai all’articolo) questo è un periodo che può diventare fertile anche per gli autori teatrali. Infatti se il bando della 51° edizione del premio Riccione sarà reso pubblico (notizia presente sul sito dell’associazione) entro la fine di ottobre, è invece già online il bando per un altro importante premio dedicato agli autori drammatici. Parliamo del Premio Diego Fabbri, chiaramente intitolato al celebre autore di Processo a Gesù.

Il concorso in questione balza agli onori delle cronache (avrebbero detto dei colleghi in bianco e nero) non tanto per storia e organizzazione, ma più che altro per il premio di 50.000 euro alla produzione, anzi vi sono evidenti problemi di comunicazione dalle parti del Centro Diego Fabbri dato che solo dopo faticose “ricerche googleiane” sono riuscito a capire che la prima edizione di questo premio, nel 2005, fu vinta dal “giovanissimo” Mario Zucchi, neuropsichiatra classe 1925, con La cuoca. L’anno successivo (dopo un rinvio causato da testi non inediti che arrivarono in finale, leggi l’articolo di Repubblica) vinse fortunatamente qualcuno più giovane, Adriano Bennicelli con Radice di Due, che andò in scena nel 2008 al Teatro dei Servi di Roma. Spettacoli insomma che non hanno nulla a che vedere con il rinnovamento dei linguaggi teatrali, spettacoli che tentano il difficile equilibrismo tra leggerezza e riflessione. Degli anni successivi al 2006 ammetto di non esser riuscito a trovare i vincitori, né sul sito del Centro Diego Fabbri né sulla rete, forse non sono stati assegnati.

Entrando nel vivo del bando, in scadenza al 30 ottobre 2010, notiamo come un ruolo determinante è lasciato al pubblico, dopo la selezione effettuata da una giuria tecnica saranno tre i testi che verranno presentati agli spettatori durante delle letture drammatizzate eseguite da attori professionisti e coordinate da un regista, al termine di questi readings la giuria popolare determinerà il testo vincitore e probabile destinatario dei 50.000 euro.

Perché utilizzo la parola “probabile”? Perché l’ambito malloppo sarà elargito solo dopo che lo spettacolo avrà girato per le sue belle 30 repliche. Forse è per questo che dal 2007 non si trovano vincitori? In poche parole la compagnia che vuole mettere in scena il testo vincitore, perché ne è stata colpita e perché ha a cuore il futuro del teatro di parola italiano, deve anticipare i costi di produzione, trovare 30 date (che per facilitare le cose devono essere dislocate in almeno 3 distinte regioni) per poi essere rimborsata di ciò che ha speso. In questi tempi di vacche non dico magre ma già scheletriche l’operazione è alquanto opinabile e rischia di alimentare solo grandi operazioni da cassetta. Converrebbe chiedersi insomma se è questo il ruolo di un premio.

Ecco la parte del bando in questione:

Il Premio è legato in modo indissolubile alla messa
in scena del testo vincitore per un minimo di 30 (trenta) repliche. Le repliche, a cura della stessa produzione, dovranno essere eseguite entro 3 (tre) anni dalla data di proclamazione del testo vincitore e rappresentate in diverse piazze teatrali dislocate in almeno 3 (tre) distinte regioni italiane. Il Premio sarà corrisposto alla suddetta produzione solo dopo il raggiungimento delle 30 (trenta) repliche e dopo attenta verifica da parte degli organi competenti:
− dei costi di allestimento documentati,
− della reale messa in scena delle repliche previste,
− della distribuzione e circuitazione dello spettacolo secondo i criteri sopra citati.

Poi “fortunatamente” il bando aggiunge:

Il Centro Diego Fabbri e l’autore potranno collaborare alla ricerca di una produzione idonea a inscenare il testo nella stagione teatrale 2011/2012 in coincidenza con le celebrazioni per il Centenario della nascita di Diego Fabbri. Tale opportunità è una facoltà che il Centro Diego Fabbri si riserva di esercitare in piena libertà senza obbligo alcuno. L’ammontare del Premio, qualora il testo non fosse rappresentato nei modi e nei tempi previsti dall’ art. 9 (nove) del presente bando non verrà in nessun modo elargito.

Ecco il link dove scaricare bando e scheda di partecipazione http://www.centrodiegofabbri.it

Andrea Pocosgnich

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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